sabato 21 febbraio 2009

29

Salvatore Borsellino continua a lottare: io sto con lui.


Ho chiesto l'amicizia a Salvatore Borsellino, fratello di Paolo.
Ho ricevuto questa risposta, da lui, vorrei trasmetterla a voi tutti:

Cara Pia, certo che possiamo diventare amici e intanto ti do il benvenuto tra i miei compagni di lotta per la GIUSTIZIA e per la LIBERTA' .
Per il 19 luglio di quest'anno, sarà una domenica, come 17 anni fa, sto organizzando qualcosa che impedisca a queglii sciacalli che occupano le nostre Istituzioni e ogni anno arrivano in via D'Amelio a fingere cordoglio ed assicurarsi così che Paolo sia veramente morto, di ripetere i loro riti di morte.
Grideremo loro di andare a mettere le loro corone funebri sulla tomba di Mangano, è quello il "loro" eroe.
Spero che saremo in tanti, e tutti con una agenda rossa in mano per ricordare i misteri che ancora pesano su Via D'Amelio, i processi che vengono bloccati appena arrivano a toccare gli "intoccabili", i mandanti di quelle stragi.
Da Via D'Amelio, con quell'agenda in mano, andremo al Castello Utveggio, il posto dal quale una mano, che non era la mano di un mafioso ma di chi con la mafia ha stretto un patto scellerato, ha inviato il comando che ha fatto a pezzi Paolo e la sua scorta.
Un giorno della nostra vita per Paolo e i suoi ragazzi che hanno sacrificato la loro vita per noi.
Sarà il giorno di inizio della nostra RESISTENZA,
una RESISTENZA che sarà fatta di azioni e non solo di parole,
una RESISTENZA che ci farà riappropriare del nostro paese e del nostro futuro

A presto

Salvatore

29 commenti:

Vlad ha detto...

Ore 16,40. Io sto lavorando e, in una incursione nel nostro blog, ho letto questo post. Bravissima Api.
Mi sono commosso, lo ammetto. Perché non è ancora intervenuto nessuno?
Naturalmente non parlo dei nani e ballerine che cippano e lippano nelle serate cippalippamorose...

api ha detto...

Non capisco neanch'io. Non importa.

Anonimo ha detto...

ok, ve lo dico io perchè nessuno interviene. perchè aggiungere qualcosa a questa dichiarazione di intenti suonerebbe falso e retorico. perchè il linguaggio sputato fuori dalla nostra esimia classe politica ha svuotato le parole e con le parole i concetti. perchè tenersi le parole di Borsellino dentro, in un certo senso è custodirle e preservarle e metterle a disposizione di una resistenza concreta, quella del 'giorno per giorno io non voglio dimenticare'. sono da leggere, da meditare, da conservare. non da commentare ricalcandole a pappagallo.
questo è ciò che penso e sento.

Anonimo ha detto...

La penso come Xenia.

Ben ha detto...

E' vero, c'è poco da aggiungere.
Xenia ha espresso un concetto in maniera ineccepibile. Mi associo, senza dire niente, perchè tutto potrebbe risultare un qualcosa di più.

Anonimo ha detto...

Dimenticavo di salutare Ben, ciao!

Mi associo a xenia, quando uno spunto è così pieno si rischia di scivolare nella retorica.

Ora vado davvero, saluti a voi e buona domenica.

Ben ha detto...

Bianca,
doei, doei.

api ha detto...

ricordatevi: a volte il silenzio non aiuta.
meno male che è intervenuta xeny.

il silenzio-assenso funziona solo - e male - nei comuni, in provincia e nello stato.
in questi casi, invece, quando qualcuno ci mette la faccia (api, 4 instance) è bello sapere che condividete.

CIAO A TUTTI. GRAZIE.


GRAZIE!

Micheluzzo ha detto...

Ora non esagerare come solito tuo! E' vero, ci hai messo la faccia, ma non è che hai fatto tutta questa gran cosa da cambiare il mondo.
Hai accusato qualcuno?
Hai fatto dei nomi?
Hai causato la condanna di qualcuno? Se non siamo intervenuti prima è perchè non c'era nulla da dire: e poi, a che serve intervenire a parole quando invece è con i fatti concreti e quotidiani che si può (si deve) dare testimonianza del proprio impegno e della propria libertà?
Credo che su certe questioni siamo tutti d'accordo, in linea di massima: ci mancherebbe altro che avessi preso il nostro silenzio per "silenzio mafioso", come ha detto quella specie di politico ex magistrato ex inquisito ex beneficiato...
Cosa ti aspetti da uno stato in cui al signor Tanzi è nuovamente permesso di guidare una azienda dolciaria nonostante una condanna per truffa megagalattica?

api ha detto...

oooooooooh
io non esagero 'come al solito mio'.

voglio solo dare evidenza, tra un racconto breve, una poesia e SI', perchè no?! una sciocchezza...
al fatto che non sono sola, in questo momento ALLUCINANTE (proprio così, non mi sono mai fatta di elleessedì, ma a volte mi sembra di avere le allucinazioni) E SCHIFOSO, in cui ci viene il dubbio di essere NOI i pazzi.


Bene, la notizia è: non siamo noi, pazzi.
e siamo in tanti.
tutto qui, mik.
e tu ci sei.
e lo so.

Micheluzzo ha detto...

Io non sono solo: c'è con me Herbert Fang, il mio amico cinese invisibile, che mi stima tanto.

Vlad ha detto...

Scusate, ma forse non ci siamo capiti; non cercavo un consenso retorico: bastava un 'ciao, ci sono'. MIca bisogna aggiungere lunghe frasi dense e accorate.
Il rischio è di scivolare nella retorica del silenzio.
C'è il silenzio nobile e dignitoso del rispetto (come quello, unicamente possibile, del caso Englaro).
C'è il silenzio omertoso della collusione.
C'è il silenzio distratto e comodo del disinteresse e del disimpegno. Quello che 'tanto io cosa ci posso fare?'.
A volte basta solo dare umilmente ascolto ai richiami e fare sentire la propria presenza...

Anonimo ha detto...

il vero eroe esiste, ma solo finché nessuno lo sa e tutti gli sputano addosso senza pietà mentre lui lotta brutto e repellente.

ecco perché il diavolo è bellissimo quando rovista il nostro basso.

Micheluzzo ha detto...

Vlad, ciao, ci sono.

Vlad ha detto...

meno male. Già temevo per le panelle...

Micheluzzo ha detto...

Vlad, ciao, ci sono (anche le panelle).

Anonimo ha detto...

domandina: il vero eroe è Don Chisciotte o Sancio Panza?

Anonimo ha detto...

o Dulcinea?

marco ha detto...

il vero eroe è Tersite, brutto storpio e vigliacco, che parla a una platea guerresca per convincerla alla pace. Finché non arriva Achille a fare il figo e a tramandarci nei millenni l'idea dell'eroe bello, spaccone e testardo. Con i risultati che conosciamo.

Anonimo ha detto...

Achille era brutto, nero e mooolto irsuto. cioè mica era Brad Pitt di Troy. personalmente ho molto amato Ettore, schernita dalle compagne che tifavano il vincitore. e la richiesta di Priamo del cadavere del figlio mi sembra che renda per un poco umano anche Achille. e poi, vuoi mettere Laocoonte? e Cassandra?
mi piace il gioco: vota i perdenti.
del resto: virtù non luce in disadorno ammanto.. mi sa che è storia antica.

Micheluzzo ha detto...

Evviva la Xenia omerica!
Secondo me si diventa eroi soltanto dopo morti.

Vlad ha detto...

è vero. Guardate 'Bombolo'...
scusate se ho abbassato il livello dei riferimenti...

Anonimo ha detto...

Mik la devi piantare con questa ossessione mortuaria. ti faccio un esempio: quando tu ci descrivi la spicciola e piccola umanità della metro io rifletto e penso che quelli sono gli eroi. e quando scrivo i miei eroi son così: con le zecche nelle mutande. che si grattano i morsi, che tentano di strapparsele di dosso, che ci provano. a vivere.

Micheluzzo ha detto...

Dobbiamo intenderci sul peso specifico dell'eroe, cioè: eroe è colui il quale lotta contro tutto e contro tutti, contro il potere del male per fare trionfare il bene, o eroe è anche colui che campa con mille euro al mese, un mutuo, due figli, la rata della macchina etc. etc.?
Ti ricordo che l'etimologia di eroe è chiara: ero-e, cioè io "ero e non sono più".

Vlad ha detto...

ero, sono, sarò
eroe è anche quello che ha più di un mutuo, e che ha due figli ma anche tre o quattro fidi in banca e due 'fidi' in casa. Ma forse non pensa solo alla sopravvivenza. Crede che ci sia qualcosa in più da raggiungere; che rincorre il sogno più antico dell'uomo: l'immortalità.

"La tristezza è il nostro destino: ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno."

'... Li vide partie, Achille. E allora si andò a sedere, da solo, in riva al mare bianco di schiuma, e scoppiò a pioangere, con davanti a se quella distesa infinita. era il signore della guerra e il terrore di ogni Troiano. ma scoppiò in lacrime e come un bambino si mise a invocare il nome della madre. Da lontano, lei venne, allora, e gli apparve. Si sedette accanto a lui e prese ad accarezzarlo. Sottovoce, lo chiamò per nome. "Figlio mio, perché ti ho messo al mondo, io, madre infelice? La tua vita sarà breve, se almeno tu potessi trascorrerla senza lacrime, e senza dolore..." Achille le chiese: "Puoi salvarmi tu, madre?, puoi farlo?". Ma la madre gli disse soltanto "Ascoltami: rimani qui, vicino allenavi, e non andare più i battaglia. Rimani fermo nella tua ira verso gli Achei e non cedere al tuo desiderio di guerra. io ti dico: un giorno ti offriranno doni splendidi e te ne daranno tre volte tanti, per l'offesa che hai patito". poi scomparve, e Achille rimase lì, solo: il suo animo era pieno d'ira per l'ingiustizia subita. E il suo cuore si struggeva di nostalgia per l'urlo della battaglia e il tumulto della guerra.'
(omeritudine baricchiana. Consiglio vivamente)

Anonimo ha detto...

maaaa, la frase era così?
rimani, virgola, qui vicino ALLENAVI, virgola etc etc
suona bene, Achille allenava la squadra degli Achei.

Micheluzzo ha detto...

Mr. Achille.
Giocava a zona o a uomo?

Vlad ha detto...

lui, si, struggeva, perché, non, poteva, giocare, in, quel, frangente. E aveva il costume bagnato dalla risacca.
(Del resto, come sostiene qualcuno..., la punteggiatura non serve a niente. Così è negli stadi che frequenta costui la domenica, urlando sguaiatamente dalla curva sud...).

Anonimo ha detto...

Ricevo da Benny Calasanzio una sua lettera aperta nella quale invita Sonia Alfano ad accettare la proposta che gli è stata offerta da Antonio Di Pietro per una candidatura alle elezioni europee come indipendente nella lista di Italia dei Valori.
Non mi limito a pubblicarla, voglio anche aggiungere un mio invito pressante a Sonia, con la quale ho condiviso e continuo a condividere, insieme a Benny Calasanzio, tante battaglie ed incontri in tutte le città d'Italia, dovunque qualcuno ci chiama a gridare la nostra rabbia e la nostra voglia di Verità, di Libertà e di Giustizia, percè accetti di combattere questa nuova battaglia.
Sonia, lo sai, siamo soli e pochi. Tanti in Italia ci appoggiano e condividono le nostra lotte, ma enorme è la massa degli indifferenti e degli assuefatti, dei rassegnati a chinare la testa sotto questo nuovo regime che ci sta togliendo tutto, la libertà, la stessa memoria, la democrazia, la nostra Costituzione, la solidarietà, tutti i valori in cui abbiamo sempre creduto.
Noi continueremo sempre a combattere, fino all'ultimo, ma la nostra voce viene nascosta, le nostra manifestazioni occultate, cercano in ogni modo di discreditarci e di sminuire la nostra azione, la stampa ci oppone un ostrracismo compatto e, quando necessario, velenoso.
In Parlamento, tranne quello, seppur episodico, di Di Pietro, non abbiamo nessun riferimento, l'opposizione è sparita, disfatta dalla voglia di un dialogo che altro non è che supino e cieco asservimento e dalla necessità di un aiuto per occultare non i suoi scheletri, ma i cadaveri ancora caldi che nasconde dentro i suoi armadi.
La tua voce potrà risuonare, franca e dura, nel Parlamento europeo come risuona negli incontri che facciamo in tutta Italia, ma con una possibilità mille volte più grande di essere ascoltata e di farci ascoltare.
In Italia il nostro paese è allo sbando, abbiamo bisogno di un aiuto in Europa, dobbiamo aprire un nuovo fronte di battaglia ed è tuo dovere essere lí a combattere.
Se avessi trenta anni di meno lo farei io, ma servono dei giovani e tu lo sei e hai anche tutta la forza e il coraggio che sono necessari.
Vai e porta con te la nostra bandiera.

Salvatore Borsellino

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