sabato 7 febbraio 2009

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Palcoscenico - Sabato teatrale su Ma Ki Te Vole / 3

L'INVENTARIO

La corsia di un supermercato: reparto detersivi. Sul fondo del palcoscenico uno scaffale, lungo, su cui sono riposti detersivi liquidi e poi detersivi in polvere. Si vede un ragazzo di spalle: indossa una maglietta gialla con il nome e il logo di una catena di supermercati. E' il commesso che segue quel reparto. Il suo sguardo si muove avanti e indietro tra un foglio che tiene nella mano destra e i ripiani che ha davanti a sé. Da destra entra una ragazza che spinge un carrello mezzo vuoto: si intravedono zucchini, un pandoro, un casco da motociclista. Si guarda intorno come se cercasse qualcosa: d'un tratto spinge il carrello e urta il ragazzo.

R: Con questo euro non si può comprare più nulla!
C: Almeno, una volta, con la lira potevamo svalutarci!
R: Vorrei tanto avere una vita diversa...
C: Quanto vuoi per venire a letto con me?
R: Con te? Nulla.
C: Allora pagami tu.
R: Posso darti solo me stessa.
C: Oggi no, devo fare l'inventario.

I due restano a guardarsi per venti secondi; poi la ragazza indossa il casco ed esce verso il lato sinistro.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

oh no, anche il nostro commediografo si è convertito agli 'zucchini'!!
( però, un po' ci mancavano i sabati a teatro ehehe)

api ha detto...

gli è andata buca.
governo ladro.

Vlad ha detto...

Nel nichilismo merceologico (il sesso...) che trapela dalla piece di questa sera si riesce ad intuire la crisi totale dei valori (gli zucchini col pandoro...).
Il casco rappresenta l'istintivo atteggiamento di autodifesa che contraddistingue una umanità allo sbando.
Scenografie dell'Ufficio tecnico dell'Agenzia del Territorio.
Musiche di Arnold Schönberg.

Micheluzzo ha detto...

Hai colto il senso! E poi, la capacità di darsi agli altri viene fraintesa come mero scambio sessuale, quando invece sottende l'ansia di recuperare (e di difendere) i valori dell'onestà e del lavoro, che è l'unico mezzo per uscire dalla crisi.

Anonimo ha detto...

non ci siamo, Vlad, secondo me, molto più semplicemente, il commesso era gay.

api ha detto...

no, xenia, non è gay.
se hai fatto caso alla prima domanda, il commesso ha chiesto alla ragazza quanto voleva per andare a letto con lui, cioè sarebbe stato disposta a pagarla.

credo che invece questa maglietta gialla con nome e logo della catena di supermercati abbia innescato un meccanismo di spersonalizzazione che lo porta a non avere più fiducia in sé, nella proprie capacità: infatti, di fronte alla evidente proposta della ragazza, si ritira, con la scusa di dovere fare l'inventario.

ma la ragazza, mik, è andata via portandosi dieto il carrello o lo ha lasciato lì in senso di spregio?

Micheluzzo ha detto...

Io davo per scontato che la ragazza andasse via con il carrello, ma effettivamente sarebbe un gesto di rottura quello di andare via senza pagare la spesa, anzi rubando il casco.

api ha detto...

eeeeeeh, non per niente sono l'anarchica del plop.

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