martedì 17 febbraio 2009

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Pericle - Discorso agli Ateniesi, 461 a.C.

ATENE 461 a.C

Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Pericle - Discorso agli Ateniesi, 461 a.C.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

eggià

Vlad ha detto...

Qui a casa nostra noi facciamo così.
Qui nel mio studio noi facciamo così...
Forse è per quello che non saremo mai ricchi, di soldi. Ma siamo ricchissimi di tante altre cose.

Anonimo ha detto...

Ma Roma non é Atene..., purtroppo!

Anonimo ha detto...

e Cagliari meno che mai.. sigh!

Vlad ha detto...

Le Sarignanas Islands e L'Atelier di Via Cavallotti si...

Anonimo ha detto...

La democrazia ateniese era perfetta, perché le donne non votavano... ;-), eh, eh, eh

Anonimo ha detto...

La mia mamma Api, che per una settimana non può parlare per protesta, mi ha detto di dirti che sei un maledettissimo strunz.

Micheluzzo ha detto...

Ma la mamma per cosa protesta? Non era meglio uno sciopero della fame, che le faceva bene pure al fisico???

Anonimo ha detto...

La mamma mi ha detto di dirti che se tu leggessi quello che scrive ogni tanto mica sempre sapresti la ragione per cui si è messa il bavaglio.

mi ha anche detto di dirti che sei strunz come maxbury però vi vuole bene.


Ah e poi, riguardo al fisico, ha borbottato:
"Uh, da che pulpito..."

Micheluzzo ha detto...

Dì pure alla mamma che non posso perdere tempo a leggere tutte le cazzate che scrive, lei che è casalinga: c'è gente che lavora per portare il pane a casa a 1500 chilometri di distanza!

Anonimo ha detto...

la mamma ha risposto che è un bene che lavori, così ci puoi spedire il mio assegno di mantenimento.

Micheluzzo ha detto...

Scordatelo, ho già un'altra famiglia, mi sono stancato di questa doppia vita.

Anonimo ha detto...

e allora ha la detto la mamma che sei cattivo perché non si possono trattare così, i figli.
so' piezzi e'core...
e non avanzare dubbi sulla paternità perché siamo guali uguali!!!!!!.

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