giovedì 12 marzo 2009

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Qui Radio Web


A volte mi ritrovo a scrivere sul blog nel silenzio delle notte, cercando di comunicare chissà che cosa ad un pubblico che forse non c'è o, se c'è, se ne rimane silenzioso, al di là dello schermo, in un mondo senza voce che non si vede.
E allora mi sembra di essere come quel dj che parla alla radio, in uno studio quasi buio e un po' fumoso, con la musica che va, alternata alle parole, nell'etere, al di fuori di quelle quattro mura. Ma di là chi c'è ad ascoltare? Una o più persone o, forse, nessuno?
Ma lui continua a parlare, con la speranza che qualcuno ascolti e si decida a comporre quel numero sulla tastiera di un telefono per chiamare, per fargli capire che quelle parole e quella musica non si perdono nel niente.
Ancora un altro brano, poi ancora alcune frasi, ad effetto, per attirare l'attenzione, per non far scappare un ipotetico ascoltatore. L'attenzione deve rimanere desta.
"Siete ancora sintonizzati su Radio Web ed è il vostro dj che vi parla. La notte è ancora lunga e noi siamo qui per allietarla. Continuate a tenerci compagnia. Ed ora, vai col prossimo brano."
Parte un jingle: Radio, radio, ...adio ... Web, web, ...eb!
Poi di nuovo la musica.


1 commento:

api ha detto...

Lone Wolf di American Graffiti...

bella riflessione, Ben!

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