giovedì 26 marzo 2009

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La forza delle parole

Avevo appena finito di fare dei lavoretti. Gli occhi erano stanchi, e allora ho deciso di mettermi a guardare la tv, per rilassarmi. Mia suocera stava dormendo, quindi il film non doveva essere molto interessante.
Ho deciso di fare zapping e mi sono sintonizzato su raitre. Lì Roberto Saviano stava facendo un mologo sugli argomenti che ormai sono diventati la sua ossessione e non lo lasciano più vivere.
Dopo un po' il presentatore ha annunciato la presenza di due ospiti che erano presenti anche per solidarietà nei confronti di Saviano: Paul Auster e David Grossman.
E' stato un piacere ascoltare ciò che hanno detto. Quando uno interveniva, l'altro che parlava dopo iniziava dicendo: "Sarebbe stato difficile usare parole migliori per... Io credo..." E diceva cose altrettanto interessanti, usando parole altrettando belle, se non di più.
Quando sei in presenza di persone di quel calibro, e le ascolti, ti rendi veramente conto di quanto le parole, dette da loro, rimangano scolpite nell'aria e assumano un significato quasi diverso da quello che hanno.
Poi le luci si sono spente e la scorta, ai bordi della scena, si è ripresa Saviano.
Per portarlo chissà dove.

2 commenti:

api ha detto...

Bel pezzo, Ben.

api ha detto...

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cultura/200903articoli/42282girata.asp

Io quando leggo queste cose mi confondo, ho paura.

L'articolo è di fabrizio rondolino, l'ha postato au facebook, perciò l'ho letto.

delegittimare saviano equivale a legittimare la camorra, così la penso io.

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