mercoledì 22 ottobre 2008

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Ricordo della Brigliadori

Al di là delle battute da osteria che vi prego cortesemente di evitare:
Qualcuno mi può spiegare che razza di virus è entrato nei neuroni della signora Brigliadori?????
Leggete pure qui sotto, tratto dal Corriere:

OLBIA - L'anno scorso, in vacanza a Portobello in Sardegna, Eleonora Brigliadori ha deciso di lasciare un segno del proprio passaggio dipingendo un pezzo di scogliera con tre tonalità di azzurro. L'opera, da lei stessa definita «installazione removibile», rappresenterebbe un angelo. Ma la sensibilità artistica dell'attrice non è stata compresa né tantomeno apprezzata dalla popolazione di Aglientu, che l'ha denunciata per «danneggiamento e deturpamento delle bellezze naturali». Ai verbali della polizia municipale si sono aggiunti poi quelli del Corpo forestale. Ora la Brigliadori, che rischia una multa fino a 10 mila euro, si è offerta di pagare un risarcimento.

OBLAZIONE DEL REATO - Il suo legale, Gerolamo Orecchioni, ha chiesto al giudice del Tribunale di Tempio Pausania, Marco Contu, l'oblazione del reato, cioè l'estinzione dietro il pagamento volontario di una somma. Il giudice si è riservato di decidere e il processo è stato rinviato al 10 febbraio. L'attrice non era presente in aula. All'epoca si era difesa con gli agenti spiegando che il suo gesto non voleva essere un atto vandalico, ma di «voler lasciare un ricordo» offrendo un regalo artistico alla Sardegna. Voleva anche rivolgersi all'allora ministro per i Beni e le attività culturali Francesco Rutelli per evitare che la sua «opera d'arte» fosse rimossa dalle rocce di Portobello. Cosa che in effetti non è accaduta, se non altro perché rappresenta il «corpo del reato». «Siamo molto amareggiati - aveva detto il sindaco Pietro Giorgioni -, ovviamente ora ci muoveremo per eliminare il colore dal granito. Ho acquisito le prime informazioni, ancora non so bene che tipo di materiale sia stato utilizzato. A quanto pare, però, saremo costretti a chiedere l'intervento di un'impresa specializzata e il risultato non è sicuro». E comunque vada a finire quello scoglio nella spiaggia di Li Teggiaccj, uno dei luoghi più suggestivi di Portobello di Gallura, sarà per tutti la «roccia di Eleonora».


Voleva lasciare un 'ricordo artistico' alla Sardegna, dice.

Cosa ne pensate, voi?


p.s.: per cortesia, non scherzo: vietate battute da caserma.

2 commenti:

Catia ha detto...

Pia, oserei definire la Brigliadori preda di delirio di onnipotenza, e la invito a dipingere le pareti di casa sua nel qual caso abbia un attacco patologico di pittura.
La Sardegna non si tocca, di blu ce n'è abbastanza. Di gente poco rispettosa della natura poca, purtroppo.

Vlad ha detto...

Forse l'autrice conosce Klee e Benjamin... e "L'Angelo della Storia"

“C’è un quadro di Klee che si intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese. L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove ci appare una catena di eventi, egli vede una sola catastrofe, che accumula senza tregua rovine su rovine e le rovescia ai suoi piedi, egli vorrebbe trattenersi, destare i morti e ricomporre l’infranto. Ma una tempesta spira dal paradiso, che si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte ch’egli non può più chiuderle. Questa tempesta lo sospinge irresistibilmente nel futuro, a cui egli volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine sale davanti a lui nel cielo. Ciò che chiamiamo il progresso è questa tempesta.” (Walter Benjamin)

A me in fondo quelle pietre azzurre non dispiacciono; ma io sono moderno, non postmoderno...

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