l ministro dell'Interno aveva detto "non è l'unico simbolo della lotta antimafia"
Oggi la precisazione: "E' un ragazzo coraggioso ma non bisogna caricarlo di responsabilità"
Maroni: "Frainteso su Saviano
Lo Stato gli è sempre vicino"
"Su Saviano sono stato frainteso. Ho voluto fargli un favore, dirgli che lo Stato gli è vicino, che gli garantiamo il massimo livello di sicurezza ma anche affermare che non spetta solo a lui farsi carico della lotta alla criminalità". Il ministro Roberto Maroni - intervenendo a Saint-Vincent all'incontro su immigrazione e sicurezza organizzato dalla Fondazione Carlo Donat-Cattin - è ritornato sul caso Saviano, spiegando le dichiarazioni di ieri in cui aveva sostenuto che lo scrittore è un simbolo della lotta alla criminalità e non il simbolo.
"Conosco Saviano, è un ragazzo molto coraggioso - prosegue il ministro dell'Interno - ma non è un bene per lui caricargli addosso tutte queste responsabilità, perchè non lo fanno vivere bene, non può essere lui da solo a farsi carico nell'immaginario collettivo della lotta alla criminalità. E' una semplificazione che non va bene per lui e non fa onore alle migliaia di persone, magistrati, poliziotti e carabinieri, che tutti i giorni combattono contro la criminalità".
Le parole pronunciate ieri da Maroni suonavano come una presa di distanza dallo scrittore di Gomorra. A Napoli per la firma di un protocollo per la legalità nella sede dell'Associazione industriali, il ministro dell'Interno aveva detto: "Al di là della risonanza mediatica e della vicenda personale di Saviano, la lotta alla criminalità la fanno ogni giorno polizia, magistratura, imprenditori, in prima linea magari senza gli onori delle cronache dei giornali. Non vorrei ridurre lo Stato a una personificazione. Gli garantiamo il massimo livello di protezione. Mi auguro che voglia rimanere in Italia. Non credo sia una buona idea andarsene. E dove, poi? Se la camorra vuole vendicarsi, lo fa, la vendetta camorristica non ha confini. Siamo al suo fianco". E non si fermano le manifestazioni di solidarietà nei confronti di Roberto Saviano. In rete impazzano forum e messaggi. Preso d'assalto il sito de l'Espresso che raccoglie i messaggi da indirizzare allo scrittore. Al fianco di Saviano magistrati come il procuratore reggente di Bologna, Silverio Piro e il pm di Potenza, Henry John Woodcok. Venerdì 24 ottobre, nella sede del Palazzo delle Arti di Napoli, è in programma la lettura pubblica di "Gomorra" promossa dall'assessore regionale al Turismo, Claudio Velardi. Il sociologo Domenico De Masi propone sulle pagine di Repubblica Napoli, di assegnare a Saviano il Nobel per la Pace. Anche gli studenti napoletani, ieri in piazza contro la riforma Gelmini, hanno annunciato una manifestazione a favore dello scrittore.
(la Repubblica, 18.10.08)
oggi in biblioteca mi hanno chiesto in due il libro di Saviano. Buon segno.
e se scrivessimo al sito dell'Espresso?
ciao
Api
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