sabato 25 ottobre 2008

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Un incontro con Rushdie. Raccolte 250 mila firme

Roberto Saviano invitato dagli Accademici del Nobel

di Paola Coppola (la Repubblica, 25.10.08)

ROMA - Roberto Saviano è stato invitato a tenere un discorso all'Accademia di Svezia. Una lezione sulla "libertà di espressione e la violenza senza legge". Non è ancora fissata una data per l'incontro che, nelle intenzioni dell'istituzione, che ogni anno sceglie i Nobel per la letteratura, dovrebbe essere un dialogo tra l'autore di Gomorra e Salman Rushdie, lo scrittore colpito da una fatwa dopo la pubblicazione de I versetti satanici. L'invito a Stoccolma è arrivato dopo che l'appello dei sei Nobel in favore di Saviano su Repubblica ha acceso un dibattito tra i membri dell'Accademia, divisi sull'opportunità che l'istituzione appoggi pubblicamente lo scrittore minacciato dalla camorra. Nei confronti di Saviano continuano ad arrivare manifestazioni di solidarietà: sul sito di Repubblica è stato raggiunto il traguardo delle 250mila firme grazie alle adesioni raccolte sui blog e i siti collegati. Una risposta eccezionale all'appello lanciato da Dario Fo, dallo scrittore tedesco Günter Grass e dal turco Orhan Pamuk, da Michail Gorbaciov, dall'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu e da Rita Levi Montalcini, a cui si sono aggiunti gli altri Nobel, José Saramago, Elfriede Jelinek, Betty Williams, Wislawa Szymborska, Lech Walesa, Shirin Ebadi, Pérez Esquivel, Renato Dulbecco, Medici senza frontiere e Elie Wiesel. Scrittori e registi italiani e stranieri e tanti personaggi illustri, moltissimi cittadini, scuole e associazioni hanno firmato per ribadire, insieme che "la libertà nella sicurezza di Saviano riguarda tutti noi, come cittadini" e che "lo Stato deve fare ogni sforzo per proteggerlo e per sconfiggere la camorra", come dice il testo dell'appello che oggi si può firmare alla manifestazione del Pd.
Solidarietà all'autore di Gomorra è stata espressa anche in una lettera firmata, tra gli altri, da Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, e Sonia Alfano, presidente dell'Associazione nazionale dei familiari delle vittime della mafia, dove si legge: "Ringraziamo Saviano per averci chiamato a raccolta davanti a un progetto di civiltà e democrazia che appartiene a tutti gli italiani e che implica, in primo luogo, vigilanza, partecipazione e fiducia collettiva".


Voglio illudermi che sia servito a qualcosa anche il nostro entusiasmo...
Immodestamente vostra,
Api


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