Si dolce è'l tormento Ch'in seno mi sta, Ch'io vivo contento Per cruda beltà. Nel ciel di bellezza S'accreschi fierezza Et manchi pietà: Che sempre qual scoglio All'onda d'orgoglio Mia fede sarà.
La speme fallace Rivolgam' il piè. Diletto ne pace Non scendano a me. E l'empia ch'adoro Mi nieghi ristoro Di buona mercè: Tra doglia infinita, Tra speme tradita Vivrà la mia fè.
Se fiamma d'amore Già mai non sentì Quel riggido core Ch'il cor mi rapì, Se nega pietate La cruda beltate Che l'alma invaghì: Ben fia che dolente, Pentita e languente Sospirimi un dì.
Sulla Grande Musica non si discute... e poi i duelli non mi piacciono, spesso fanno fare tardi a colazione (citazione adattata da Il signore degli anelli). Ma in quanto a tristezza fa il paio con Claudio Lolli..., scusatemi, adesso vado a piangere un po' in cucina...
Carissima Maria, amica mia, grazie come sempre delle tue 'reazioni poetiche' come le avrebbe definite Le Corbusier parlando degli oggetti dell'architettura... Ti consiglio con tutto il cuore la versione di Paolo Fresu e Uri Caine che appare nel CD Things di Fresu: ineffabile! Baci
Ah! dimenticavo. La fotografia rappresenta il paesaggio che mi trovo di fronte tutti i giorni quando torno a casa, nelle stagioni che ci regalano giornate lunghe.
Grazie, la cercherò. Piccolo contributo per te che scegli sempre il meglio per noi. Ho finalmente dato il nome alla micetta che si è appena insediata in casa. Si chiama Fedora, in omaggio all'amato Calvino e alla sua città invisibile che io preferisco. Ho scelto fra le città del desiderio perchè questa micia è un desiderio rimasto a lungo inappagato. Te ne riporto un estratto ma sono certa che le conosci tutte molto meglio di me. Ciao. Maria
" Al centro di Fedora, metropoli di pietra grigia, sta un palazzo di metallo con una sfera di vetro in ogni stanza. Guardando dentro ogni sfera si vede una città azzurra che è il modello di un'altra Fedora. Sono le forme che la città avrebbe potuto prendere se non fosse, per una ragione o per l'altra, diventata come oggi la vediamo. In ogni epoca qualcuno, guardando Fedora qual era, aveva immaginato il modo di farne la città ideale, ma mentre costruiva il suo modello in miniatura già Fedora non era più la stessa di prima, e quello che fino a ieri era stato un suo possibile futuro ormai era solo un giocattolo in una sfera di vetro.[...] Nella mappa del tuo impero, devono trovar posto sia la grande Fedora di pietra, sia le piccole Fedore nelle sfere di vetro. Non perchè tutte ugualmente reali, ma perchè tutte solo presunte. L'una racchiude ciò che è accettato come necessario mentre non lo è ancora; le altre ciò che è immaginato come possibile e un minuto dopo non lo è più. "
mentre il signore (dopo avere interrotto il progetto a cui stava lavorando...) faceva la doccia, accendeva la stufa, ricordava alla signora che c'erano dei cappelletti già pronti in frigo, aiutava ad apparecchiare, preparava un piccolo aperitivo; mentre la signora preparava un risotto in busta liofilizzato (salatissimo...). Però è vero, ha anche bollito dei gamberi surgelati... Pia ti amo!
11 commenti:
questa si che è musica-poesia. Altro che palle... E non osate contraddirmi, ché vi sfido a duello...
Struggente e malinconica..
Splendida.
Ora devo riprendermi.. forse avrei fatto meglio a rimandarne l'ascolto a stasera..
Grazie
Maria
Sulla Grande Musica non si discute... e poi i duelli non mi piacciono, spesso fanno fare tardi a colazione (citazione adattata da Il signore degli anelli). Ma in quanto a tristezza fa il paio con Claudio Lolli..., scusatemi, adesso vado a piangere un po' in cucina...
Ammazza! anch'io vado in cucina. Se volgiamo mangiare qualcosa è bene che mi dia una mossa. La Signora è giù in paese...
Carissima Maria, amica mia,
grazie come sempre delle tue 'reazioni poetiche' come le avrebbe definite Le Corbusier parlando degli oggetti dell'architettura...
Ti consiglio con tutto il cuore la versione di Paolo Fresu e Uri Caine che appare nel CD Things di Fresu: ineffabile!
Baci
Ah! dimenticavo. La fotografia rappresenta il paesaggio che mi trovo di fronte tutti i giorni quando torno a casa, nelle stagioni che ci regalano giornate lunghe.
Grazie, la cercherò.
Piccolo contributo per te che scegli sempre il meglio per noi.
Ho finalmente dato il nome alla micetta che si è appena insediata in casa.
Si chiama Fedora, in omaggio all'amato Calvino e alla sua città invisibile che io preferisco. Ho scelto fra le città del desiderio perchè questa micia è un desiderio rimasto a lungo inappagato.
Te ne riporto un estratto ma sono certa che le conosci tutte molto meglio di me. Ciao. Maria
" Al centro di Fedora, metropoli di pietra grigia, sta un palazzo di metallo con una sfera di vetro in ogni stanza. Guardando dentro ogni sfera si vede una città azzurra che è il modello di un'altra Fedora. Sono le forme che la città avrebbe potuto prendere se non fosse, per una ragione o per l'altra, diventata come oggi la vediamo. In ogni epoca qualcuno, guardando Fedora qual era, aveva immaginato il modo di farne la città ideale, ma mentre costruiva il suo modello in miniatura già Fedora non era più la stessa di prima, e quello che fino a ieri era stato un suo possibile futuro ormai era solo un giocattolo in una sfera di vetro.[...] Nella mappa del tuo impero, devono trovar posto sia la grande Fedora di pietra, sia le piccole Fedore nelle sfere di vetro. Non perchè tutte ugualmente reali, ma perchè tutte solo presunte. L'una racchiude ciò che è accettato come necessario mentre non lo è ancora; le altre ciò che è immaginato come possibile e un minuto dopo non lo è più. "
la signora è tornata in tempo per preparare il pranzo.
Maria, mi mandi foto di Fedora?
la posto lunedì.
Natasha sarà deliziata all'idea di avere compagnia a parte i miei due cani un po' tonti.
mentre il signore (dopo avere interrotto il progetto a cui stava lavorando...) faceva la doccia, accendeva la stufa, ricordava alla signora che c'erano dei cappelletti già pronti in frigo, aiutava ad apparecchiare, preparava un piccolo aperitivo; mentre la signora preparava un risotto in busta liofilizzato (salatissimo...). Però è vero, ha anche bollito dei gamberi surgelati...
Pia ti amo!
grande Calvino. Grazie carissima Maria
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