sabato 15 novembre 2008

13

Biblioteca del Gruppo Volontari Avis-Cri


A volte mi arriva qualcuno che dice: "Vorrei ricominciare a leggere i classici..."
Cosa consigliereste, voi?
Grazie per la collaborazione,
Api.

13 commenti:

api ha detto...

per maria e ben:
ultimo vanity fair: intervista a david grossman!

Anonimo ha detto...

Grazie ApiPia!
Lo trovo ancora in edicola, vero?
Baci e buon weekend!
Maria

Micheluzzo ha detto...

Un classico potrebbe essere quello di Ivan Komajlovic Frequenienko " Le moltitudini della Siberia", o Ismail Ali Ben Tista "Ogni riccio un capriccio", o per restare in casa nostra, un bel Gianguidobaldo Frescassai con "I racconti a matita" o con "Rumori dentro di me".

Micheluzzo ha detto...

Bisogna prima intendersi cosa si intende per classico...

Anonimo ha detto...

Il conte di Montecristo

api ha detto...

Mik è ufficiale: sei un maledetto carognone.
dammi dei titoli veri!!!!!!!!!

Micheluzzo ha detto...

Tutti i russi

Ben ha detto...

Scurano, 15 novembre 2069.
Una signora dall'aspetto distinto entra nella biblioteca del Gruppo Volontari Avis-Cri. Si aggira fra gli scaffali e guarda i libri ivi esposti. Ogni tanto scuote la testa. Sembra insoddisfatta di ciò che le capita fra le mani e ripone i libri dai quali, inutilmente, ha tentato di farsi incuriosire.
Nessuno di loro le ha sussurrato le paroline magiche: "Sono io quello che cerchi."
Decisa, si dirige verso la commessa che sta al bancone: è giovane e bella e si direbbe che sappia il fatto suo. Attaccato al taschino della sua camicia c'è un cartellino con il nome scritto a caratteri cubitali.
La signora lo legge e poi si rivolge a lei dandole del tu.
"Scusami... Anna Pia. Vorrei un classico da leggere, ma ce ne sono molti, sono un po' indecisa e non ho visto quelli che cercavo. Puoi aiutarmi?"
"Certamente!" risponde zelante la ragazza.
Prende alcuni libri dagli scaffali e li propone alla signora che, appena visti, rimane stupefatta e assume l'aria di chi ha appena ricevuto il più gradito dei doni.
"Ma come hai fatto? Erano proprio questi quelli che cercavo! Ma come ho fatto a non vederli!"
Estasiata, legge a voce alta i titoli: "Ti ho trovata, La ventitreesima primavera, Al di là delle ombre. Grazie Anna Pia"
"Prego" risponde lei sorridendo.

Anonimo ha detto...

La 'commessa' giovane e bella ringrazia mr. ben.


In c@@@o alla balena a tutti gli esordienti simpaticissimiiiiiii!!!!!!!!!


(scusatemi, ho perso il bon ton.)

Anonimo ha detto...

Non ancora best sellers, ma già classici..., mi puo' bastare. ;-)

Anonimo ha detto...

ApiPia,
lo so, mi dirai che sono fuori tema (come sempre) ma tu la segnalazione dell'intervista a Grossman me l'hai postata qui e io qui ti rispondo.
Ieri, doopo la nostra simpaticissima chiacchierata, sono riuscita a comprare Vanity fair (commissionato al marito che rientrava da trasferta)
Stamattina con la casa ancora silenziosa (anche se la gatta era già in giro in cerca dei suoi topolini colorati..)mi sono fiondata sull'intervista e...mi sono inca@@ata non poco.
A parte il fatto che il protagonista mi è parso più l'intervistatore che non l'intervistato (ha fatto gran sfoggio della sua cultura, ma i libri citati li ho letti anche io!), vorrei sapere per quale perfida e stupida ragione chi ha letto un libro o visto un film deve rivelarne parti importanti quando non addirittura il finale?
Voi me lo sapete spiegare?
Fra l'altro, Piperno è uno che scrive libri. Come può non capire che toglie al lettore o spettatore il piacere dell'attesa?
Il libro di Grossman è stupendo, sono oltre la metà e vi garantisco che leggerlo è un piacere infinito, e non merita un' "anteprima" come quella fatta dallo scrittore/giornalista.
Posso anche intuire come può finire un personaggio (quasi ovvio) ma da qui a saperlo trovo ci sia una grande differenza.
Non si tratta di un giallo, no.
Ma considero un grande dispetto essere stata privata del piacere di "attendere" con gli altri personaggi le sorti di uno di loro, figura molto importante del libro.
Tante cose avrebbe potuto dire di questo romanzo. Il fatto che non ne abbia parlato mi fa dubitare che lo abbia letto per intero, altrimenti quella rivelazione non l'avrebbe fatta.
Scusate, mi sono sfogata. So che quando riprenderò in mano il libro più tardi dimenticherò tutto ma non potevo passarci sopra.
Grazie per l'ascolto.
Una felice domenica a tutti!
Maria

api ha detto...

a me non è piaciuto il fatto che piperno abbia presentato grossman come una primadonna, non trovi?

Anonimo ha detto...

Nemmeno a me Pia,
anche quello non è stato per niente elegante nei confronti di un calibro come Grossman. L'ho visto varie volte intervistato in TV e posso garantirti, se te lo sei perso, che è tutto tranne una primadonna. Uno sguardo dolce e partecipativo. Un po' schivo.
Non sarà che dietro questa intervista c'è una punta (leggggera) di invidia per la "penna" sensibile e capace di Grossman?
Maria

Archivio blog