giovedì 2 ottobre 2008

22

ma

MA MI NOTERANNO DI PIU' SE PARLO O SE NON PARLO?

22 commenti:

api ha detto...

Forse... mi noterebbero tantissimo se non andassi addirittura.

Micheluzzo ha detto...

Cercate di riprendere magari anche solo il tuo intervento, così lo carichiamo su youtube e ci facciamo un link dal blog...

api ha detto...

ci pensa la pina granata de noantri, la socia. leggi suo post sotto la fotocamera digitale.
fa 15 film da 1 minuto, mi sembra, con non so cosa.

Catia ha detto...

Ghe penso mi, pirlotti...
faso tutto mi, teroni, la signora la riprendo io, da tutte le angolazioni.
Volevo comunicare che domani sera andrò a cena al Birimbao, churrascao meravigliao ristorante very trendy in quel di Milano... di proprietà di un mio cliente.
Le pizzerie plebee le lascio agli esordienti rubafidanzati!
CAPITO PIAAAAAAA

Catia ha detto...

Ovviamente Vlad sei invitato, il tuo posto è tra i veri VIP,SNOB,TRENDY, URBAN CHIC, FASHION ADDICT... molla quella plebaglia di intellettuali noiso e buttati nella movida milanese con me caro!

api ha detto...

seeeee,
"al 'Birimbao' con Catia e Pippo".
Sembra il titolo del nuovo film di Natale dei Vanzina.

Attenta a non macchiarti il vestitino grigio perla, mi raccomando, cara.
Sai che ci saranno persone molto importanti, no?

Catia ha detto...

Rettifico alle esordienti... e noiosi... sapete com'è... le mie unghie laccate rosso fuoco mi impediscono di pigiare i tasti con cura

Catia ha detto...

TACI CAZZARA CHE NON SEI ALTRA!

api ha detto...

Ma guarda non riesce a scrivere sulla tastiera causa unghie rapaci laccate di rosso...
Prova a scrivere con le punte dei tacchi, va là.
E mettiti gli occhiali da presbite, che è ora.
A proposito: gli occhiali.
Li metto? Non li metto?

Catia ha detto...

Io li metterei durante la presentazione, ossia mentre parli ai lettori, così li distrai dalle minchiate che dirai...
e togli anche la giacca mentre parli, un manager mi ha detto che è un gesto che seduce la platea,oh tu prova, male che vada ti prendono a pomodori marci.

Micheluzzo ha detto...

Certo, se si levasse la giacca senza avere nulla sotto, sarebbe un gesto ancor più seducente... Vlad permettente.

Catia ha detto...

Mik secondo me non accetta, mi ci gioco le pubenda della statua bronzea

api ha detto...

Non avrò la giacca.
Avrò maglioncino cashmere verde chiaro con sotto top cashmere uguale scollo a VVVu.
Se mi tolgo il maglioncino non è fine (braccia nude, spalline reggiseno a vista e seno procace).
La volete capire che quello che importa è il libro e non la gnocca?
Guarda che chiedo a Di Stefano, che ti sistema lui!
Caralina ha già detto che ho ragione io: calzoni, cashmere e tacchi bassi. e via andare.

Paolo Federici ha detto...

sto pensando alle domande da farti. Che ne dici di queste tre:
1. perché hai scelto Venezia per ambientarci il tuo libro? Mi dicono che la conosci bene come conosci bene il lavoro di traduttrice della protagonista: ma allora è un romanzo autobiografico?
2. quale è lo champagne che preferisci? Nel libro continui ad elencare i pregi del KRUG … però mi sembri più un tipo da PROSECCO!
3. so che uno dei tuoi dubbi amletici riguardava il tacco: alla fine che misura hai scelto?
:-)
va bene?
Paolo

Vlad ha detto...

sotto il vestito... niente!
Uhauuuu!!!!!!!

Oh! Credevate fossi Rex, vero?

api ha detto...

Guarda, se poi mi presenti anche come Maria Pia Antoni ricordati il fazzoletto per ripulirmi gli angoli delle labbra dalla bava.

Le domande che odio:
Questo romanzo è autobiografico?
Quando scrivi?
Perché scrivi?
Da quando scrivi?
Perché l'hai chiamato thriller se non è un thriller?
Perché in questo romanzo i protagonisti sono tutti belli?
E perché non c'è nemmeno un operaio?
In quanto tempo lo hai scritto?
A quando il secondo?

se poi me ne vengono altre in mente te le comunico. Attingi pure liberamente a queste, per ora.

Catia ha detto...

Paolo Federici la domanda sul tacco mi sembra la più pertinente.
E soprattutto: "sto bukhara ndò cazze se compra?".
Occhio alla pubblicità occulta che occupa ampie pagine del libro.

Paolo Federici ha detto...

potrei domandarti "quali sono le domande che odii"?
Cosa per mezz'ora ... hai il palco tutto tuo!
Paolo

api ha detto...

Potresti domandarmi che domanda vorrei che tu mi facessi, caro.
Ti risponderei "Nessuna, caro."

Micheluzzo ha detto...

Io le chiederei: hai mai aperto un libro di grammatica?

Vlad ha detto...

Io farò la seguente domanda:
Senta A.P., ma lei ha mai scritto qualcosa? Se non l'ha mai fatto, ha mai pensato poterlo fare prima o poi?...

Bella no?

Poi potrei proseguire sull'approfondimento del rapporto con il luogo, sul parallelismo tra la doppiezza del paesaggio urbano e la psicologia dei personaggi, sul tema del riflesso e della maschera...............
Ribello, no?

Paolo Federici ha detto...

per chi ancora non lo sapesse ... le domande le può fare anche il PUBBLICO presente in sala!
Preparatevi (e prenotatevi).
:-)
Paolo
(ci si può anche alzare e chiedere, ad esempio: "visto che io ho letto il libro e quindi so chi sia l'assassino ... cosa mi dai per NON rivelarlo adesso!?)

Archivio blog