Che numero ha il Paradiso?» «Scusi che numero devo fare per parlare con il 112?». Assurdità, furbizie e svarioni raccolti dal servizio 11811

Madrid - Deve dare un senso di onnipotenza, lavorare al call center dell’11811 spagnolo, l’equivalente del 1240 italiano, il servizio che fornisce numeri di telefono degli abbonati. Un elenco delle richieste più strampalate, comiche, surreali, ricevute dagli operatori negli ultimi cinque anni è diventato un libro, il cui titolo dice già tutto, o quasi: «Me pone con el cielo?», liberamente traducibile con «Mi passa il paradiso?». Non tutte le richieste sono così elevate e può capitare ai centralinisti di sentirsi presi in giro quando si sentono chiedere se Lucifero abbia cambiato numero: «Compongo il 666, ma non dà segnale» si è lamentato, senza dare altri segni di squilibrio, un garbato utente.

Assurdità e furbizie- Ci vuole pazienza anche con chi chiama affannato: «Scusi che numero devo fare per parlare con il 112?». L’operatore respira profondamente: «Ha da scrivere? Bene, prenda nota signore: 112». Molto spesso c’è chi semplicemente fa il furbo: «Scusi, potrei avere il numero di cellulare di Elsa Pataky?» ha tentato il colpo grosso un giovanotto. E chi invece si appella allo spirito patriottico dell’operatore: «Deve assolutamente mettermi in linea con Zapatero. Ho importanti consigli per risolvere la crisi economica e il nostro presidente mi sembra un po’ smarrito al riguardo». A parte chi cercava un pronto soccorso, nessuno degli altri clienti ha visto esaudito il suo desiderio, ma possono ora consolarsi sapendo di aver rallegrato le giornate dei 400 operatori che ogni 24 ore rispondono a 40 mila chiamate. E di aver fatto, in fondo, un’opera di bene. Sì, perché da cinque anni, incentivati da premi per gli aneddoti migliori, i centralinisti hanno un foglio per annotare le richieste più gustose. Il ricavato della vendita del libro finanzierà il progetto della fondazione Gomaespuma per mamme e bambini del Nicaragua. Per loro sì, ogni telefonata balorda ha avuto senso.

Elisabetta Rosapina (Corriere della Sera)