mercoledì 1 aprile 2009

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Lettera aperta a E. Fido. Di Cinzia Lacalamita. Che ci mette la faccia.


Caro Emilio Fede, ti scrivo e, forse, verrò censurata.

Forse, verrò querelata. Pazienza, ne varrà la pena. In fin dei conti, nella vita, c'è sempre un prezzo da pagare e io sono disposta a correre il rischio di farmi tappare la bocca, pur di dirti ciò che penso. Perdonami se non ho esordito con un servile "caro direttore". Non ce la faccio, con tutta la più buona volontà, a portarti rispetto. Per l'ennesima volta, con l'assunzione di "Miss Alitalia" - Daniela Martani - hai ostentato un potere che pensi di avere, ma che in realtà, è solo frutto del tuo quotidiano inginocchiarti al padrone. Sei un servo. Tu si. Io no. Bella la Martani, vero Emilio? Bella, certo.

Anche capace? Dubito. Sai, caro Emilio, c'è gente, anche se potrà sembrarti strano, che non è disposta a vendersi: io sono una di quelle persone. Per questo, dopo centinaia di articoli scritti, di editoriali e di interviste, non sono neppure ancora giornalista pubblicista. C'è gente, caro Emilio, e questo ti sembrerà ancora più strano, che, al contrario di me, ha anche un tesserino... un tesserino sudato, guadagnato, ma che vale tanto quanto un pezzo di carta igienica. Lo vuoi sapere perché? Perché c'è gente come te. Persone che non rispettano la professione, persone incapaci di seguire le regole, persone che pur di stare in vetta scendono a qualsiasi compromesso. Ora, caro Emilio, ti sfido. Ti sfido a mettere alla prova "Miss Alitalia" con uno di noi. Con un precario. Non accetterai. Lo so bene: farlo significherebbe avere un minimo di dignità e tu, la dignità, l'hai persa da troppo tempo per poterla ritrovare. Cordialmente Cinzia Lacalamita.

Tramite Paoloeffe ho ricevuto questo link. Mi sembra un grido condivisibile. Sono in contatto anche con lei. Esiste. Noi di MaKiTeVole... condividiamo? Ditemi di sì.

http://news.kataweb.it/item/568054/lettera-aperta-ad-emilio-fede


11 commenti:

api ha detto...

Bene.
Vi chiederete la ragione per cui ho scritto E. Fido.
La ragione risiede nel fatto che non si riusciva a postare questo link in Facebook con il nome originale.
Evidentemente... che dire, come si pensa da un po' di tempo, ci sono chiavi di parole da non pubblicare, su Faccialibro, stasera ne ho avuto la conferma (se ce n'era bisogno).
Ho cambiato titolo al post per riuscire a piazzarlo sulle bacheche di due persone (paoloeffe e cinzia). non c'è verso.
Nei link.. il blog non cambia il titolo. Peccato.

api ha detto...

Spero che Cinzia riesca a entrare dal titolo del NOSTRO BLOG, sotto il mio profilo.

E non cominciate a dire, eh.... facebook.

queste notizie arrivano da lì!!!!!

maria ha detto...

Ciao Pia,
apprezzo il tuo fervore nel presentarci questo caso ma, perdona la franchezza, non capisco dove sta la novità e cosa ti aspetti da noi.
Di che pasta è fatto Emilio Fede lo sappiamo da un bel po', anche perché non ha nemmeno il pudore di nasconderlo.
Cosa dovremmo fare? Per quanto mi riguarda io non mi fermo nemmeno un secondo sui suoi cosidetti tg o su altre trasmissioni in cui sia presente, nemmeno come ospite.
Hai altro da suggerire?
Ciao, 'notte

api ha detto...

Il mio fervore?
Questa è una persona che lavora per una rete televisiva.

Per Fede, purtroppo: e senza raccomandazioni, da precaria.

E ora si è autosilurata con questa lettera aperta.

E questa lettera esprime tutto il disgusto di una persona che lavora lavora lavora senza buttarsi via.

E vede persone fare carriera, persone che non hanno esperienza... per usare un eufemismo.

Scusa, Maria, ma non ti saresti incazzata pure tu? Non ti capisco.

Micheluzzo ha detto...

Diciamo che è in ritardo con l'incazzatura di circa 10 anni: sapeva che lavorava per il Caimano, mica per le Paoline... quindi scandalizzarsi adesso è patetico. Se la persona fa tanto schifo perchè starci a contatto?

Ben ha detto...

Emilio ha fatto il voto d'obbedienza. Ma c'è ancora chi lo ascolta?

maria ha detto...

Cara Pia,
non discutevo l'incazzatura di questa amica. Ci mancherebbe altro.
Mettevo in discussione "la novità" e ti chiedevo cosa secondo te possiamo fare di fronte ad un tale strapotere.
Se Cinzia ha fatto questa denuncia ha sicuramente messo in conto anche la possibilità di "scoprirsi" e di mettere a rischio il suo lavoro.
Non vorrei apparirti cinica ma, precaria per precaria, preferirei lavorare alle dipendenze di qualcun altro.
Lo so e ti precedo, non è facile trovare un'occupazione ma certo di questi tempi non è nemmeno facile, nè consigliabile, lottare contro i mulini a vento.
Tutta la mia solidarietà a Cinzia.
E a te, e a lei, ripeto: secondo voi cosa si puà fare?

api ha detto...

Il condividiamo non derivava dal fatto di dovere far qualcosa noi, solamente chiedevo il permesso di postarlo nel nostro blog, visto che sui giornali credo che non uscirà.

Ho un'amica che lavora in questa azienda. Preferirebbe mangiare un escremento al giorno, piuttosto che rimanere lì, ma semplicemente non può cambiare lavoro perché non trova.

Non sempre si ha la facoltà di scegliere, ma si può sperare di ottenere avanzamenti di carriera senza cedere a compromessi.
Ma non è proprio il ministro del Governo, la signora Gelimini, che parla di fare avanzare le persone per meriti?
Emi

Micheluzzo ha detto...

Ti faccio notare che tu NON hai chiesto il permesso a nessuno, ma semplicemente hai postato la cosa sul nostro blog. E francamente sui giornali non troverebbe spazio perchè si tratta di cose dette e ridette.

Giuseppe Gatto ha detto...

grande! Gatto presente.

Vlad ha detto...

Lo stare sempre zitti, tanto non si può fare nulla ha molto il sapore rancido del disimpegno.
Come dicevano i nostri antichi predecessori, che erano saggi,
repetita iuvant...

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