martedì 16 settembre 2008

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Lo spezzatino - Incipit di S.E. Cav. Mik Kirk

Il detective Gonzalo Alonso Gutierrez, conosciuto negli archivi della polizia argentina come Pia Fantonzon per un suo vizio notturno, amava passare i suoi pomeriggi, in attesa di lavori più impegnativi che seguire qualcuno per una faccenda di corna, ritagliando dai giornali di Buenos Aires tutti gli articoli in cui si parlava di aggressioni ai terroni. Era abbonato al Jurnal de la Manana e al Nuevo Jurnal, e un suo amico barista, che lavorava dalle parti della stazione, gli dava, con un giorno di ritardo, anche una copia di Libre, sulle cui pagine le tazze di caffè e di caffelatte lasciavano ampie tracce scure, quasi a segnalare le notizie degne di attenzione...

1 commento:

api ha detto...

Nel momento in cui lesse il trafiletto, Gutierrez sgranò gli occhi scurissimi e inspirò, oltre all'aria viziata della strada più inquinata di Buenos Aires, anche la birra che stava gustando a lunghe sorsate appoggiato al muro del bar.
Iniziò a tossire piegato in avanti e una coppia di passaggio, composta da un uomo tozzo, di brutto aspetto, molto abbronzato e villoso (Mikelinoooo) e da una donna esile, dai capelli scuri, lunghi e ricci, alta sul metro e undici (catia) si fermò con aria incuriosita di fronte a lui.
La donna sfilò con gesto sensuale gli occhiali da sole griffati e Gutierrez, nonostante la momentanea incapacità di respirare, si trovò a nuotare in un mare verde come il cristallo, proprio come quello che vedeva quando ancora abitava in Sicilia.

TOCCA A CATIA

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