lunedì 29 settembre 2008

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INCIPIT REX, SCRITTO DA API:

"Egregio Signore Iddio,
mi perdoni quest'ultima lettera. So di non doverLe scrivere più. Ho finalmente capito la lezione: la Sua risposta è il silenzio.

Ma non essendo un pensatore sono arrivato con molto ritardo a questa grave scoperta, che rende ancor più difficili le nostre preghiere. Mi ritengo un uomo come tanti, un piccolo eroe negativo e se oso rivolgermi a Lei è solo per dirle che il mondo d'oggi mi risulta ormai francamente insopportabile.

Non riesco a farmi una ragione del cambiamento rivoltante che sta subendo questa nostra società malata. Non riuscirò mai ad accettare pedissequamente l'ostentazione delle cose inutili - la 'Roba' di verghiana memoria -, la mancanza di interesse per gli altri, la cancellazione dei valori con i quali i miei genitori mi hanno cresciuto: la lealtà, l'onestà, la pietas per il prossimo, lo spirito di sacrificio.

Caro Signore Iddio, io sono un peccatore. Questo non è un segreto, lo so io e lo sa Lei.

Ma il mio è stato un peccato di superbia e ne sto da tempo pagando il prezzo con questa solitudine che tanto ho anelato e ora mi dilania il cuore e mi sbriciola l'anima.

So che non devo più rivolgerLe le mie preghiere perché rimarranno inascoltate e disattese, ma allo stesso tempo mi trovo a chiederLe aiuto.

La malattia che si è annidata in questa mente un tempo fervida e lucida mi obbliga a compiere gesti inconsulti, di cui mi dimentico appena compiuti e che, quando mi vengono ricordati, mi fanno profondamente vergognare di me stesso. Sono ridotto solo a un contenitore, sono l'involucro di questo grumo di follia che mi porterà lentamente a cedere a un abbrutimento che proprio io disprezzavo tanto.

Io, sdegnoso e supponente da giovane, mi sono trasformato in un vecchio che combatte, senza altra arma che la parola, contro la propria demenza."

Visto. si stampi . Allegriaaaaaaaaaaa

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo svolgimento è ottimo soprattutto perché sei andata avanti sullo stesso tono in maniera credibile.

Però "pedissequamente" è una roba che nemmeno il Piperno delle "peggiori intenzioni"...

E' na parola tropp raffinat

rexin

api ha detto...

Eh va beh.

Sciala Sciala Petruzz ca ti so' fritt n'ov.

Anonimo ha detto...

ottimo, quasi non si avverte il passaggio dall'originale, complimenti per il ritmo

E a proposito di incipit: in italia meno, ma se ti fai un giro sui principali siti francesi, quasi tutti gli editori mettono il primo capitolo on line...

In fondo questo è il sito di THT, no?

oh, è solo un'ideuzza. se buona o cattiva giudicatelo voi

rex

Catia ha detto...

Azzo Pia è talmente scritto bene che sembra quasi non l'abbia scritto tu, ah ah ah, dai scherzo.
Però l'infuso al tarassaco tagliato con l'oppio ti ha fatto bene, Baudelaire in gonnella della pianura padana. Quando sei così seria e mistica mi fai paura.
Dieci e lode. E chi si loda si imbroda, boh mi pare.
Notte...

Vlad ha detto...

se ci metto tutto il primo capitolo, è già finito il libro, rex. è un libro bonsai...


api spiritosa from vlad's account.

BUONANOTTE A TUTTI

Anonimo ha detto...

pietas è un termine pagano e rimanda alla devozione per gli Dei, quella cristiana si chiama pietà, evitando il termine latino per non confondere le cose.

M.

api ha detto...

grazie per la precisazione... chi sei?
a domani.

Vlad ha detto...

Al posto di - la 'roba' di verghiana memoria - (che ha un lieve sapore saggistico) avrei scritto: - la 'Roba', come direbbe Verga -.
Comunque questa cosuccia conta poco.
Ammazza! BRAVISSIMA PIA! Ma allora non scrivi solo gialli?
Lo sapevo, lo sapevo... Eh si; sei grande.

Io un'idea sull'identità di M. ce l'avrei...

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