giovedì 29 gennaio 2009

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Pepsi: e sai cosa bevi




NEW DELHI - La Pepsi Co, la casa produttrice della nota bibita gassata, è stata condannata da un tribunale per consumatori indiano a pagare circa 450 euro ad un uomo che aveva trovato un preservativo in una bottiglia della bibita.
Una notizia che piacerà a Xenia, perchè folle ma che potrebbe capitare a uno di noi: un'afosa giornata estiva, la sete che ci prende alla gola, un baretto proprio lì all'angolo che vende bibite gassate ma soprattutto fresche. Cominciamo a bere, ah, che sollievo!, poi all'improvviso il dramma: ci sentiamo male, ma perchè, cosa c'è che non va, cosa c'è nella bottiglia... La bottiglia dalla quale l'uomo ha appena bevuto presenta dei residui, è sporca, ma nell'altra addirittura c'è un intero preservativo.
La Pepsi ha risarcito l'uomo con circa 450 euro: l'azienda si è pero difesa affermando ancora una volta il proprio impegno nella lotta alle malattie sessualmente trasmissibili.
Accade in India, dove le multinazionali delle bibite gassate sono spesso nell'occhio del ciclone, anche per aver usato acqua inquinata per confezionare le proprie bevande: ma non si pensava che l'inquinamento potesse spingersi fino a questo punto...

20 commenti:

Anonimo ha detto...

si potrebbero fare un sacco di battutacce, ma questo è un plop politically correct..
fra Pepsy e Coca non so chi sia peggio. una cosa è sicura, sono bevande che creano dipendenza. non ho ancora misurato il pH della Pepsi, ma quello della Coca è 2, acido, molto vicino allo zero quindi, bello corrosivo. è vero che, come in tutte le cose basterebbe limitarsi, ma vallo a dire ai nanetti e nani-teen!
w il chinotto, anche se.. oddio.. burp, non troppo, per favore, sennò mi si cariano i denti del giudizzzzzio.
ciauz

Anonimo ha detto...

bando ai diritti umani e bando alla sana alimentazione.

CHINOTTO FOREEEEVER!

Micheluzzo ha detto...

Abbiamo aperto il fronte del chinotto...

Anonimo ha detto...

il chinotto è chiaro segnale della superiorità morale e biologica e umana del consumatore medesimo.

chinotto uber alles!

Vlad ha detto...

Noi da ragazzi ci si dava appuntamento tra amici per andare a prendere un 'chinato' da 'Ercole'.
Si trattava di una bella bevuta alla fontana della piazza, dietro i Portici del Grano del Palazzo comunale: 'Ercole' è il bronzeo gigante, avvinghiato da secoli ad Anteo nella lotta, che sovrasta la fontata di pietra sulla quale ci si arrampicava per poi 'chinarsi' a bere una bella sorsata d'acqua...
Altro che dipendenza da bibita! La nostra dipendenza era dalle ragazze che subito dopo tentavamo di agganciare per le vie del centro...

Micheluzzo ha detto...

Mitico Vlad! Nel "chinato" della tua giovinezza c'è tutto il profumo di quell'Italia degli anni 30 che adesso sembra così lontana...

Vlad ha detto...

Anno '30. Bravo Mik, questo ti conferma che sono un RAZIONALISTA... mica un cazzone postmoderno da quattro soldi.

Anonimo ha detto...

E la spuma, dove la mettiamo? qualcuno mi sa dire con cosa si produce'va) la spuma?
Poi, a proposito di Coca Cola, lo sapete che in India gli agricoltori usano la bevanda di Atlanta per trattare le piante da frutto? Costa meno degli insetticidi e contro gli afidi sembra che funzioni benissimo.

Ben ha detto...

sostenitore del chinotto. Mik, dalle tue parti è molto coltivata la pianta del chinotto. Credo che Massimo possa confermare. Vlad, noi si beveva l'"amano averne", quando, usciti dal campino dopo una partitina di calcio, ci si portava di corsa alla prima fontana e si beveva facendo scorrere l'acqua sulla mano. E poiché non ci bastava, tanto eravamo assetati, "averne" di quell'acqua!

Vlad ha detto...

Ottimo Ben! Allora sei anche tu un RAZIONALISTA!...

Micheluzzo ha detto...

Evviva l'acqua di fonte! Ben, per il chinotto mi informo, onestamente non saprei. Evviva le bibite autoctone!

api ha detto...

io ero una fan della pepsi: mi piaceva sgazata e temperatura ambiente, con schifo dei miei nipoti, indenditori di Coca da bere in bottiglia o lattina e ghiacciata.

Ho usato l'imperfetto perché, dopo quezto zcup... mi fa un po' schifo, l'idea della pepsi condom.

ma era nuovo o usato.

api ha detto...

maxbury, la spuma esiste ancora, eccome.

c'è sia marrone chiara, dolciastra, che marrone scura amarognola come il chinotto e si trova all'esselunga.

Poi la trovi al bar qui sotto, in bottiglie di vetro, al cedro, al pompelmo, all'arancia rossa.
io amo quella al cedro, che ha un colore davvero bizzarro.

api ha detto...

Chinotto:
i Vladapini lo ADORANO.

Anonimo ha detto...

chinotto, si abbina bene a un burraco con gli amici in un dopocena rilassato e voglioso di sparare ca@@@te.
maaaa, la spuma è quella cosa appunto spumosa fatta con latte di mandorle, opalescente? o mi confondo con l'orzata? bleaHHH!!!

Anonimo ha detto...

Si Ben, il chinotto é una specie di agrume coltivato nel sud (proviene dalla Cina, da qui il nome, credo).

Da Wikipedia:

"È abbastanza interessante la storia di questa bevanda. Si presentò sul mercato nei primi anni sessanta quando i produttori italiani la commercializzarono assieme all'aranciata quasi come un simbolo del miracolo economico che permetteva anche ai meno abbienti qualcosa di più che pura acqua sul tavolo. Divenne una bevanda molto popolare, ma ben presto si scontrò con una bibita dal gusto molto simile che iniziava a penetrare anche in Europa, la Coca Cola, ed ovviamente il colosso economico ebbe la meglio. Il chinotto praticamente sparì dalla circolazione e le coltivazioni dei suoi alberi si indirizzarono alla produzione di piante ornamentali. A distanza di qualche decennio, negli anni novanta, si diffuse tra i giovani uno spirito antiamericano e l'avversione per gli USA si concretizzò nel boicottaggio della Coca Cola a favore del riscoperto chinotto. Ecco che la bibita tornò di moda. La cosa ebbe buon seguito, tanto che la Sanpellegrino iniziò a produrre quest'antica bevanda, e recentemente pure la stessa Coca Cola ha messo sul mercato una sua versione del chinotto."

Sempre da Wikipedia:

"Chinotto (slang), termine allusivo per indicare la pratica della fellatio"

Capisco, adesso, certe preferenze..., eh ,eh...

Anonimo ha detto...

famme capì: Ben Mik Vlad Marco, tutti fan del chinotto.. secondo teee?!
emmelaridooo

Ben ha detto...

Ma che ingenuo che sono: e io che mi riferivo solo al Citrus myrtifolia!

Micheluzzo ha detto...

Non sapevo questa accezione del termine chinotto... grazie Max per la tua cultura nordeuropea.

api ha detto...

Anche questa è buffa.

Mamma 81.enne toglie paghetta al figlio 61.enne


La parola fine è scritta alle notti brave di quel figlio adorato. Una storia raccontata dal quotidiano "La Sicilia". Protagonista un'anziana madre di 81 anni, stanca del fatto che il figlio di 61 facesse baldoria.


Così la donna ha chiuso i rubinetti, togliendo la paghetta al "pargolo" e le chiavi di casa. Non solo. L'anziana si è rivolta alla polizia di Caltagirone per cercare di "convincere quel testone" di suo figlio a "comportarsi bene con la sua mamma". Un agente del commissariato ha fatto da paciere. Prima ha ascoltato le lagne di mamma e figlio, poi a provato a far riscoppiare l'armonia tra i due. "Mio figlio non mi rispetta - si è sfogata la donna con la polizia, dopo avere lasciato il figlio fuori di casa - non mi dice dove va la sera, e torna tardi a casa. Per punirlo sono stata costretta a togliergli le chiavi di casa e lasciarlo fuori, dopo che aveva fatto ancora una volta le ore piccole. Non è mai contento dei cibi che gli preparo ed ha sempre un motivo per lamentarsi. Così non si può andare avanti". Ha replicato lui: "La colpa non è mia - è stata la replica del figlio della donna - è lei che si ostina a trattarmi male: mi dà una paghetta settimanale troppo modesta, e a me che sono disoccupato quei soldi non bastano. E, poi, cucina veramente male". Per ora, che si sappia, madre e figlio sono tornati a casa insieme, e lui ha riavuto chiavi e paghetta. (FONTE: L'Unione Sarda, 2007)

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