lunedì 26 gennaio 2009

3

Le parole delle cose

Negli Emirati Arabi è successa una cosa strana: in un paese in cui non è raro che le temperature superino i 50 gradi, in questi giorni è nevicato. La cosa che colpisce però non è il fenomeno in sé: una cosa naturale, del resto, può capitare, poi in tempi strani come questi siamo abituati a tutto, o quasi. Stupisce invece che nel dialetto locale non esista un corrispettivo per l'oggetto 'neve'. Dunque queste persone si trovano a contemplare un fenomeno per loro insolito senza sapere come chiamarlo, dato che non fa parte della loro esperienza presente o passata. Mi ricorda quanto scriveva Umberto Eco in "Kant e l'ornitorinco", allorchè gli spagnoli si presentarono alla corte del re Moctezuma. Il re e i suoi uomini non avevano mai visto cavalli perchè in America non erano assolutamente presenti, e quando si trovarono davanti quelle bizzare creature, per giunta bardate da guerra, con pesanti e lucide armature paracolpi, trovarono difficile descrivere a loro stessi, ma anche ai posteri, ciò a cui si trovavano davanti. Questo perchè l'animale aveva quattro zampe, una coda, ma non riuscivano a catalogarlo nella loro enciclopedia: e ai più apparve un essere mitologico.

Al giorno d'oggi è invece frequente il fenomeno inverso: possedere le parole ma non conoscere , con la propria esperienza, le cose. Che è quello che capita quando si parla dell'atomo, del dna, del vuoto: tutte cose di cui parliamo serenamente, che hanno magari un influsso e un effetto sulla nostra vita, ma che i nostri sensi sono impossibilitati a ritrovare e a riconoscere.

3 commenti:

api ha detto...

Splendido post, Mik, bravo.
Però trovo che i post siano più belli con le fotografie, non trovi?
da domani io ricomincio a metterle.

se i signori arabi hanno bisogno di definire la neve, potrebbero chiamare me, comunque.
@#£$°?^!!!!!!!
(si offendono con le bestemmie, secondo te?)

(qui altri 20 cm.)

Vlad ha detto...

Sono pienamente d'accordo con Api, barvissimo Mik (si vede che hai soggiornato da noi...).

Ma, a parte gli scherzi, la tua intelligente osservazione conferma quanto sia virtuale la realtà contemporanea.

Micheluzzo ha detto...

Ho sublimato la vostra compagnia...

Archivio blog