martedì 12 maggio 2009

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Parliamo di cose serie: Yoani Sanchez

Vi invito a conoscere la blogger Yoani Sanchez e il suo blog Generación Y (nella versione italiana): lei è una cubana che scrive dalla sua patria per informarci un po' della vita da quelle parti e delle meraviglie del socialismo reale. Lo faccio in ritardo, colpevolmente, perchè l'ho conosciuta leggendo un suo lungo pezzo pubblicato qualche tempo fa sull'Internazionale, rivista che leggo da un paio di mesi su cui tiene una rubrichetta settimanale, e mi ha appassionato il suo racconto relativo al rapporto tra internet e un regime non propriamente liberale e democratico, come quello cubano.
Ovviamente lei scrive in spagnolo, ma grazie all'aiuto di molti amici da tutte le parti del mondo sono sempre disponibili le traduzioni, anche in italiano.

8 commenti:

xenia ha detto...

molto interessante.

maria ha detto...

Mi sono guardata il video sul divieto di utilizzo della postazione internet in un albergo, esteso solo ai Cubani.
Un altro mondo, in effetti.
La libertà di stampa, pensiero, comunicazione dovrebbe essere sacra ovunque: non limitiamoci a tenercela stretta. Difendiamola, per conservarla noi e per estenderla agli altri.

Micheluzzo ha detto...

Viva Cuba Libre!

maria ha detto...

Sì, il cocktail.

maria ha detto...

Fuori tema, scusate ma non so dove postare.
Avete sentito cosa è successo a Urbino? Un turista è morto mentre faceva la fila a palazzo ducale per la mostra di Raffaello.
Solo così è un evento triste ineluttabile.
Ma cosa dire di quei turisti in fila con lui che lo hanno fotografato mentre si attendeva l'arrivo dell'ambulanza?
Forse non ci sono parole. O forse sì, ma temo sarebbero sprecate.

Micheluzzo ha detto...

La notizia fa il paio con quella del tale di Sanremo che era riverso sul pianerottolo in una pozza di sangue e i condomini non l'hanno toccato perchè pensavano che fosse ubriaco...

Micheluzzo ha detto...

Qualche tempo fa annegò uno a mare e la gente continuò lo stesso a fare il bagno mentre il morto giaceva sulla sabbia coperto da un telo bianco...

maria ha detto...

Già, ricordo.
Sensibilità, rispetto: parole desuete?
Credono di vivere tutti in un gigantesco "Grande fratello"?

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