sabato 23 maggio 2009

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... dall'oratorio...

Prendo spunto da un post di Api su FB, condivido e aggiungo un mio ricordo antico:



dall'oratorio che frequentavamo da ragazzini sentivo provenire una musica meravigliosa; sono passati una infinità di anni...
Quel caldo pomeriggio entrrai nella grande chiesa vuota da una delle porte laterali, attraversando la sacrestia. Andai dietro all'altare e aspettai che la musica finisse. - Che cos'era? - Chiesi al ragazzo dalla immensa capigliatura riccia che aveva appena terminato di accarezzare la tastiera dell'organo. - La Toccata e fuga in re minore di Bach- mi rispose.
- Che bella, bellissima! La suoni un'altra volta? - Chiesi.
- Un'altra volta, ma non ora - mi disse - le cose belle, quelle veramente belle, bisogna assaporarle delicatamente, poco per volta... -
Avevo circa tredici anni allora. E non dimenticherò mai quelle parole.

14 commenti:

Micheluzzo ha detto...

Come può la mente umana giungere a tali altezze?
Quale scintilla si accende in essa?
Cosa la accende?

Vlad ha detto...

Questa è la BELLEZZA.
Non è semplice istinto, non è pura tecnica. La BELLEZZA qui è il risultato del perfetto equilibrio tra le due cose. Nulla è lasciato al caso; è la Composizione elaborata da una sensibilità particolare, in questo caso arricchita da una interpretazione eccellente.
Certo il risultato non è sempre così, naturalmente. Qui siamo di fronte al sublime.
Una cosa così, ascoltata in giovane età, ti resta impressa indelebilmente nell'anima... Una sorta di imprinting che incide il tuo patrimonio genetico, e ti 'suggerisce' la strada da percorrere...

api ha detto...

noi buddisti (io aspirante praticante) diremmo: è tutta energia che è dentro e fuori tutti noi.

l'importante è riconoscerla,assimilarla, nutrirla e convogliarla nella direzione giusta.

Ben ha detto...

hai detto niente!

api ha detto...

eh lo so... non è facile...

Bianca ha detto...

La scintilla divina Mik, posso supporre: ho qualche dubbio sull'energia, cara Pia...

Vado a casa, un saluto affettuoso dalla biblioteca,

Bianca

Vlad ha detto...

sicuramente la sensibilità creativa e il cervello pensante.

Vlad ha detto...

Vabbé, se prorpio insistete...

Scintille, energia?
...diciamo che la Bellezza misura la capacità artificiale di un'opera d'arte di mettere ordine nel cosmo quanto l'entropia misura la inevitabile tendenza al disordine di un processo di trasformazione naturale.

Vlad ha detto...

... esercitando un ruolo maieutico, l'artista, quello vero, intesse un preciso dialogo col cosmo alla ricerca della verità, cioè della bellezza. Succede, a volte, che tale processo produca esiti sublimi, come nel caso della Toccata e fuga in Re minore.

Ben ha detto...

Ecco, ora è tutto più chiaro. Stanotte potrò dormire tranquillo.

Vlad ha detto...

A me sembra abbastanza chiaro da un po'. Ed è per questo che un artista non dorme mai tranquillo...
Ed è per lo stesso motivo che in questo momento sto lavorando, tentando di dare il senso di CASA, cioè di un luogo in cui ABITARE, cioè di cui PRENDERSI CURA, ad un brutto e stupido edificio progettato da un g.......
La maieutica, appunto...

Micheluzzo ha detto...

Ci deve essere qualcosa che spieghi perché due esseri umani, uno di nome Bach e uno di nome Bossi, siano così differenti (pur avendo, in teoria, lo stesso volume di materia cerebrale).

Vlad ha detto...

... in teoria...
E poi non è questione di quantità, ma di qualità.

Micheluzzo ha detto...

Infatti: stessa quantità, differente risultato.

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