Grazie a Catia per lo spunto. L'argomento è sicuramente forte, e non è uno dei temi che ci piace trattare sul nostro blog, ma trattandosi di cosa avvenuta nel nostro mondo, che avrebbe potuto perfino coinvolgere qualcuno di noi, una nostra amica, parente, compagna, moglie, mi pare giusto che si rifletta per bene su quel che accade quando i valori si capovolgono, quando la colpa ricade non su chi commette il reato ma su chi lo subisce, quasi ci si dovesse rassegnare a vivere da comprimari, da marionette nelle mani altrui, per subirne i capricci e le ire.
Si resta di sasso davanti a queste motivazioni: un essere spregevole viene salvato dall'ergastolo facendo ricadere sulla sua vittima, preda del suo raptus sessuale, la colpa del suo accanimento omicida. Se la donna fosse stata consenziente, se fosse stata più remissiva, se fosse stata più disposta a farsi violentare da questo ubriacone venuto al mondo per un errore dei suoi genitori, probabilmente sarebbe uscita viva dall'episodio criminoso: violentata, picchiata ma non randellata con un bastone.
Si resta di sasso davanti a queste motivazioni: un essere spregevole viene salvato dall'ergastolo facendo ricadere sulla sua vittima, preda del suo raptus sessuale, la colpa del suo accanimento omicida. Se la donna fosse stata consenziente, se fosse stata più remissiva, se fosse stata più disposta a farsi violentare da questo ubriacone venuto al mondo per un errore dei suoi genitori, probabilmente sarebbe uscita viva dall'episodio criminoso: violentata, picchiata ma non randellata con un bastone.
E' una buona occasione per tutti i violentatori maniaci e alcolizzati che vivono nelle baracche delle nostre periferie: si possono togliere lo sfizio con la certezza di avere davanti pochi anni di carcere, se riusciranno a far restare vive le proprie vittime. Magari qualcuno sarà disposto a mettere a disposizione altrui la propria moglie per confermare le tesi della sentenza. Poi il colpevole potrà sempre fare appello ai principi della costituzione, quelli della rieducazione carceraria, cercando comprensione in qualche anima bella...
Che schifo, altro che riforma della magistratura: qui ci vorrebbe una rifoma dei magistrati.
9 commenti:
Povera donna... una prece natalizia postuma.
Grazie Mik, davvero. A questa donna è stata negata la dignità, anche postuma. Un pensiero a lei in questo giorno.
Bianca tanti auguri anche a te da parte mia.
che schifo di sentenza.
qui in città c'è freddo, umido e nebbia. a casa nostra sembrava primavera.
Auguri a tutti (sto ancora ridendo per la battuta di Ben sull'olanda)
Io non sono per la pena di morte. Ma in casi come questo faccio fatica anche a credere nel recupero e mi da fastidio pensare che pago le tasse anche per sostenere una istituzione come quella del carcere in cui finisce gente (bestie) come Mailat, che se non esistesse (smettesse di esistere...) farebbe un grosso servizio alla società, in tutti i sensi.
Sono d'accordo sul fatto che si meritava l'ergastolo, ma non sulla coerenza giuridica della sentenza, che c'è ed è solida. E' giusto che i giudici distinguano le circostanze dall'intenzione, per quanto sia brutto, perché il responsabile del fatto va punito solo nella misura in cui costui ha contribuito a compierlo. E la resistenza della vittima, oggettivamente, è stato un fattore determinante. Personalmente, mi pare innegabile.
Quindi se domani un pazzo mi vuole violentare, farò bene ad assecondarlo, perchè il mio rifiuto potrebbe indurlo a compiere un gesto estremo nei miei confronti... Alla fine dovrò pure ricordarmi di ringraziarlo: così mostrerò agli eventuali giudici che mi ha lasciato cosciente.
Tristissima vicenda... ricambio gli auguri a tutti voi e a te Catia.
purtroppo ha ragione marco, ragazzi.
il magistrato si è limitato ad applicare la legge, anche se il risultato ci risulta surreale.
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