martedì 16 dicembre 2008

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Per Paolo Pablo, per me un fratello.


Per Elena, perché ora possa ricominciare a volare.

Funeral Blues - W.H. Auden

"Stop all the clocks, cut off the telephone,
Prevent the dog from barking with a juicy bone,
Silence the pianos and with muffled drum
Bring out the coffin, let the mourners come.

Let aeroplanes circle moaning overhead
Scribbling on the sky the message He is Dead.
Put crepe bows round the white necks of the public doves,
Let the traffic policemen wear black cotton gloves.

He was my North, my South, my East and West,
My working week and my Sunday rest,
My noon, my midnight, my talk, my song;
I thought that love would last forever: I was wrong.

The stars are not wanted now; put out every one,
Pack up the moon and dismantle the sun,
Pour away the ocean and sweep up the woods;
For nothing now can ever come to any good."


Fermate tutti gli orologi, staccate la cornetta,
date al cane un osso succulento prima che si metta
ad abbaiare, zittite i pianoforti e al cupo segnale
del tamburo portate fuori il feretro, parta il funerale.
Alti gli aeroplani s’avvitino con voce di sconforto
scarabocchiando in cielo la notizia: E’ Morto.
Mettete un nastro nero al collo bianco d’ogni piccione,
fate indossare ai vigili guanti neri di cotone.
Era il mio nord, il mio sud, il mio ovest, il mio est,
la mia settimana di lavoro e il mio giorno di festa,
il mio meriggio, la mia notte, la mia parola, il mio canto.
Sbagliai a pensare eterno quest’amore – ora so quanto.
Le stelle non servono più: spegnetele una a una;
smontate il sole e imballate la luna;
strappate le selve e scolate tutto il mare.
Nessun piacere potrà mai tornare.

4 commenti:

api ha detto...

Questa poesia, lo sapete, me l'ha fatta conoscere Maria.

Anonimo ha detto...

Grazie ... il mondo intero sa che mia madre è partita...l'ho gridato a tutti ... sono , forse troppo emotivo...ma chi se ne frega... sono confuso e allo stesso tempo nelle mani di voi bella gente che mi ha viziato con parole bellissime... Grazie, perchè basta poco per dare sollievo ad un cuore impazzito...
Vi penso e vi amo!
PPP 2008

Vlad ha detto...

Se viene la sera
compagno non avrai,
da solo farai la tua strada...
E allora la prima sarà la faina,
verrà per portarti paura.
Se non la fuggirai,
sorella ti sarà,
è lei che davvero conosce
l'ordine segreto che il fiume conduce,
per il tuo passo il sentiero sicuro.
Se viene la sera
compagno non avrai,
da solo farai la tua strada...
Sarà solo allora che da te verrà il lupo,
verrà per portarti paura.
Se non lo fuggirai
fratello ti sarà,
è lui che davvero conosce
il passo segreto che il monte ferisce,
per il tuo capo il riparo sicuro.
Seguendo la via
che va verso il lago,
tu troverai la sorgente,
ritroverai la collina dei giochi,
e là tu deponi il tuo cuore.

E' sempre troppo presto. Ti abbraccio Pablo

Ben ha detto...

Caro Paolo,
le persone non sono fatte per stare sole, ed è proprio in questi momenti che le vorremmo accanto a noi per dare sfogo alle nostre emozioni e cercare un sollievo ad un dolore di cui ci renderemo ben conto solo successivamente.
Io ti sono vicino a modo mio, con la parte finale di una poesia che dedicai a mia madre.
E' poco, lo so, ma accettala ugualmente.
...
E con il ricordo
di quell’ultimo sorriso
io ora prego:
vola mamma, vai!
Ti accolga il Paradiso.

Un abbraccio

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