martedì 2 giugno 2009

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Robot amici dell'uomo?

Caspita!
Per un attimo mi sono impaurito leggendo un titolo del Corriere online:
"Robot, i migliori amici dell'uomo"
Ho pensato: siamo proprio alla frutta!
Incuriosito, ho cliccato per aprire l'articolo, nel quale invece si parlava di automi capaci di lavorare accanto all'uomo.
Insomma, più che amici... colleghi!
Il titolo era fuorviante per attirare l'attenzione del lettore e chi l'ha scritto c'è riuscito in pieno. Chissà se un giorno, visto come vanno le cose, con macchine sempre più sofisticate, arriveremo a dire a un robot: "A che ora ci ritroviamo per andare al cinema?"
Vi immaginate quel momento?




14 commenti:

api ha detto...

non riesco a immaginarlo... già l'anno scorso ero rimasta basita dal robot donna giapponese.

però un robotino mi farebbe comodo per stirare, cucinare, fare le pulizie.

a Vald farebbe comodo per tagliare l'erba del prato.

mmmmh, sarebbe una bella idea, tutto sommato.

Ben ha detto...

quello per tagliare l'erba esiste già e l'ho visto all'opera. E' geniale e ho avuto modo di... scriverne.

Vlad ha detto...

l'ho visto anch'io in un giardino in Svizzera. Ma costa un miliardo di euro e poi il giardino era... svizzero.

Ben ha detto...

vlad, costa molto meno. Un amico mio lo usa nel giardino della seconda casa di famiglia (contento per chi ne ha due), così quando si reca lì, ad esempio per il week end, trova il prato sempre in... forma.
Segue un percorso delimitato da un filo posto appena sotto terra e, quando la batteria sta per scaricarsi, torna alla sua casa per ricaricarsi. Poi parte di nuovo, e via, e via. Quando sbatte contro un ostacolo, riparte casualmente verso una diversa direzione.

Però, si tratta sempre di robot lavoratori, e non di amici come invece faceva pensare il titolo del pezzo.

maria ha detto...

Ciao a tutti!
Non ho commenti sul robot, anche se un aiutino casalingo farebbe gran comodo...
Volevo solo mandarvi un saluto, di ritorno da una settimana abbondante di vacanza molto riposante.
Mi ci voleva, dopo un periodo non proprio facile.
Benritrovati a tutti!

Ben ha detto...

Bentornata Maria!

Unknown ha detto...

Scusate l'offtopic per Api: il mio blog è oramai abbandonato quindi se vuoi puoi togliere il link; il concorso arezzoscrive è finito, ergo idem.

Grazie, ciao.

Vlad ha detto...

Costa sempre qualche migliaio di euro.
E, a parte la complicazione dell'interramento del filo, non credo funzioni su terreni scoscesi.
E poi dobbiamo confessare che a volte tagliare l'erba del prato è anche rilassante, non sempre, ma a volte lo è... Soprattutto se il giardino non è quello della seconda casa, ma quella in cui vivi tutti i giorni, e il verde che ti circonda diventa uno dei tuoi paesaggi quotidiani, e l'averne cura è parte sostanziale del rito dell'abitare quel luogo.

Ben ha detto...

giusto!

api ha detto...

grazie, Giulio.
Mi dispiace per il tuo blog: immagino sia stata una decisione sofferta.
Per ora toglieremo il link, se poi cambierai idea ce lo comunicherai, d'accordo?
(Non che noi siamo frequentatissimi, nevvero... però mi piace l'idea di continuare senza frenesia, senza l'obbligo di postare qualcosa per forza, condividendo emozioni e pensieri quando si riesce a trovare il tempo).
In bocca al lupo (e tieni d'occhio Alessandra Di Gregorio, è un caterpillar che scrive da Dio!!!!)

Ben ha detto...

Giulio, ti capisco.
A volte ci sentiamo come la particella di sodio, quella che urla nell'acqua "C'è nessunoooo?".
Così, come lei, anche noi ci ritroviamo a urlare nel web la stessa domanda, senza ottenere risposta. E allora pensi che è meglio chiudere.
Io lo feci col Rifugio, ma non ho resistito; mi sentivo in debito con lui e con le persone che saltuariamente si fermavano lì; poche, da contare sulle dita di una mano.
Ma ce da tener conto che ce ne sono altre che non vediamo perchè entrano, leggono, e ripartono, senza lasciare traccia.
Io mi accorsi di questo quando, dopo aver chiuso, qualcuno mi domandò: perchè hai spento una luce?
Poco dopo riaprii i battenti, con un'idea leggermente diversa, senza l'assillo di dover intervenire per forza, come dice anche Api, all'insegna del "lo faccio quando sento di farlo".
A tutto c'è un limite, l'importante è cercare di non strafare, forzare la mano, altrimenti diventerebbe un impegno che andrebbe a sommarsi agli altri che la vita, quella reale, ci propone ogni giorno.
Ciao Giulio, continua a far capolino quando vuoi.

Anonimo ha detto...

sì, è molto brava la A. De Greg. Mi ha linkato anche lei.


giulio

Anonimo ha detto...

(la strozzo con le mie mani se continua così. son fidanzato da due mesi e non voglio rotture. ti autorizzo, se c'è occasione, a comunicarglielo).

e scusami l'intrusione.

giulio

Anonimo ha detto...

@Api

Non devi fare niente. E scusami ma non posso accettare la tua "amicizia" su fb perché hai in lista anche lei, e non voglio saperne più niente. Tanto io e te restiamo in contatto egualmente.

A presto,

giulio