lunedì 23 febbraio 2009

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Samantha, la gatta di Maria

Samantha la micia di Maria NON è bianca e nera.
questa è una sua foto molto recente, ripresa mentre guarda la sua padroncina che fa bungee jumping dalla parabola condominiale.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Samantha????
Ma cosa devo fare io con te?
Secondo te io potrei chiamare la mia miciottona con questo nome da Crazy Horse??
Insomma!!
Evviva la mia FEDORA (SCANDISCO: fe-do-ra)

La piccola tigrotta ringrazia per il momento di notorietà...miaoooo

Anonimo ha detto...

Già...bungee jumping...
Quando me ne è capitata l'occasione ho gentilmente declinato..
Troppa fifa!

api ha detto...

adesso basta:
il suo nome è
Samantha che balla la tarantha:

Simu venuti quai pe ‘na cantata,
pe ‘na cantata e pe ‘na sunata,
pe ‘na cantata e pe ‘na sunata!
Forza ballati!

Ballati ca teniti le scarpe nove,
le mie su becche e nà, le mie su becche e nà,
le mie su becche e nu pozzu ballare!
Girati, girati!

Santu Paulu miu de le tarante
pizzica le caruse, pizzica le caruse,
pizzica le caruse a mienzu l’anche!

Lassatila ballare la tarantata
ca porta la taranta, lu focu cu la vvampa,
ca porta la taranta intra allu pede.
Girare, ballare!

E Santu Paulu miu de li scursuni,
pizzica li carusi, pizzica li carusi
pizzica li carusi a li carzuni.

Ballati ca teniti le scarpe nove,
le mie su becche e nà, le mie su becche e nà,
le mie su becche e nu pozzu ballare!

Sta balla lu zi ‘Ntoni, lu Pascalinu,
sta bella tarantella, sta bella tarantella,
sta bella tarantella lu primu canta

Micheluzzo ha detto...

E' diventato il festival del folklore???
E comunque non ce la vedo Maria a gettarsi dalla terrazza condominiale con l'elastico: mi sembra più tipo da motocicletta che salta nel cerchio di fuoco dopo aver scavalcato quarantadue autovetture...

api ha detto...

sì, è quello che ha fatto oggi.
è in ortopedia, purina.

Anonimo ha detto...

Miiiik,
ma come hai fatto a indovinare?

Micheluzzo ha detto...

Tu piuttosto, dimmi, Maria: come diavolo fai a conoscere Vitti 'na crozza (Ho visto un teschio)?

Anonimo ha detto...

Mik, mi hai fatto cadere un mito che mi accompagna fin da bambina. ero convinta che Vitti na crozza volesse dire: Vidi una cozza. e mi pareva un'idea geniale scrivere un testo su di una cozza vista chissà dove. però ammetto che mi chiedevo perchè la cantassero sempre con quell'aria infelice.

api ha detto...

io invece pensavo fosse
vidi una figlia di maurizio crozza...

Ben ha detto...

io invece non ho capito una mazza

Ben ha detto...

Ho avuto un gatto, maschio, come samantha/fedora.
Si chiamava Golia.
Era eccezionale: la mattina entrava e saliva in camera, poi iniziava a saltare da un letto all'altro (mio e di mio fratello) per svegliarci. Vedendo la nostra non reazione, ci tirava delle piccole testate, con la colonna sonora di fusa incredibili.

Anonimo ha detto...

Caro Mik,
come faccio a conoscere Vitti 'na crozza?
Confesso che ho vissuto...ha scritto un grande Neruda.
Più modestamente, sono una curiosa della vita, della gente.
Ho conosciuto molti siciliani, due sono fra i miei amici più cari e fedeli. E, non ultima, la cara TV che una volta insegnava davvero qualcosa.

Anonimo ha detto...

Ben, la mia Fedora tutte le sere arriva sul letto con un topino (giocattolo!) o un tappo di sughero: glielo devo lanciare lontano perché lei lo possa recuperare e riportarmelo. Andrebbe avanti a oltranza. Di mattina, invece, dopo ripetuti saltelli sul letto e ispezione ravvicinata "muso a muso" si lancia dalla spalliera del letto e, con mira infallibile, atterra sulla mia schiena o (molto peggio) sulla mia povera pancia. Ha capito che con quel "delicato" tocco finale mi convincerà ad alzarmi e finalmente comincerà la giornata.
In mezzo a tutto questo non mancano, per fortuna, fusa a coccole a volontà (è ancora una cucciolina)
Non credo di dire niente di nuovo: chiunque viva, o abbia vissuto, con un gatto conosce molto bene questi "rituali"
Ciao, buonanotte a tutti!

Ben ha detto...

Maria, aspetta, un'ultima cosa.
C'è stato un periodo in cui avevamo ventidue gatti contemporaneamente. Madre e figlie avevano partorito tutte insieme, a pochi giorni l'una dall'altra, facendo un sacco di gattini.
Ovviamente non stavano in casa, ma in ampi spazi all'aperto, poichè abitavamo in campagna.
Il bello veniva quando si chiamavano per dar loro da mangiare. Allora li vedevi arrivare da tutte le parti. Sembrava di assitere ad una scena dei vecchi cartoni di Walt Disney.

Anonimo ha detto...

La carica dei 22! Chissà che belli!

P.S. Ben, guarda che il mio messaggio era di ieri sera...

Ben ha detto...

lo so, per quello ti dicevo di aspettare, in un ultimo tentativo di farti leggere il commento prima che il post andasse in panchina.

Anonimo ha detto...

Ed io, naturalmente, non avevo capito un fico secco, come al solito.
Ciao Ben! Allora, hai festeggiato ieri sera?

Ben ha detto...

no, non ho festeggiato. ho scritto un paio di post sui blog e poi tutta famiglia.

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