Xenia mi ha segnalato questo articolo, a dire poco inquietante.
Lo farò leggere ai miei figli. Sono sbalordita.
MILANO — Alex ha messo un chiavistello alla porta della sua stanza e per oltre sei mesi ha chiuso il mondo fuori. Andrea da nove passa le sue notti su Internet perché la vita vera, dice, è lì. Anna esce dalla camera solo di notte per assaltare il frigorifero. Luca risponde esclusivamente a chi lo chiama con il «nick» perché il suo nome gli suona vuoto come la sua esistenza. Confondono il giorno con la notte, parlano con gli sconosciuti e sono sconosciuti in casa loro. Sono le esistenze rovesciate degli "hikikomori", i giovani autoreclusi, non più solo giapponesi. [...]
http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_11/stanza_chiusi_giovani_alessandra_mangiarotti_825d70b4-f81e-11dd-9277-00144f02aabc.shtml
23 commenti:
penso che presto diventerò uno di loro
caro Marco ogni tanto leggo il tuo blog, mi piacerebbe sapere quanti anni hai, non in senso sarcastico, ho percepito un senso di straniamento che mi ha molto colpito empaticamente, ma poca ironia. mi ricordi me stessa adolescente, però. periodo orribile. se mi sono sbagliata ben venga una replica.
ciauz
marcooooooooo nooooooo.
Ma chi, Marco il citto?
Vai al post del cibo che ti suggerisco una gita all'aria aperta.
ho quasi trent'anni
'spesso il male di vivere ho incontrato...'
ti regalo la frase di un MOntale DOC.
e subito dopo, una frase letta in un libro schifido ( ma le perle alle volte si nascondono ovunque):
'L'unica mano che può davvero aiutarti è quella attaccata in fondo al tuo braccio.'
all'epoca è stata un'illuminazione.
ciauzzzz hombre
xenia, grazie, ma non ti ho chiesto aiuto né credo di averne bisogno.
avrei altro da replicarti, ma non posso farlo per educazione visto che siamo in casa di Pia.
è curioso, dev'essere questo strano media virtuale, lungi da me portarti aiuto, non ho la sindrome del Salvatore, non ti conosco, forse ho solo tirato fuori un pezzetto di me e te l'ho trasferito. tranquillo, non ci riproverò
Io ho tanto bisogno di aiuto...
aspe', vado a cercare il numero del telefono amico, mantieni la calma. anzi, mentre aspetti, potresti elargirci un giovedì sera in metrò, che ne dici?
no, scusa Mik, ma non ci hai fatto la derivazione etimologica della parola 'hikikomori', ora stai davvero sbarellando! torna ai tuoi impegni..
Beh, oggi la compagnia di musici viaggianti (per lo meno, quella che conosco io praticando le linee rossa e verde) si è arricchita del violinista cinquantenne, basso, con la pancetta e una calvizie ancora a bada, che ha strimpellato paganinianamente per un paio di fermate: all'inizio del brano ha pure detto cosa stava per suonare. Poi, più tardi, ho visto una coppia di zingari: lei suonava una diamonica, strumento a fiato (lo usavo alla scuola media per le lezioni di musica), il marito, o compagno, la fisarmonica: due bimbetti che neanche avevano 5 o 6 anni giravano tra i passeggeri con un cartoccio per raccogliere le offerte. Ieri è salito invece un signore anziano, con la barbetta bianca, i pantaloni sporchi e un giubbottino lacero, che puzzava fastidiosamente di escrementi umani. Oggi però c'era il sole, e mentre il 51 (direzione Ospedale Maggiore) si muoveva nel traffico ho notato che sulle labbra di una ragazza poco attraente dai lunghi capelli neri e lisci, c'erano dei peluzzi anch'essi neri: il suo volto pallido, illuminato dal sole filtrato dal finestrino, li faceva spiccare come piccoli aghi. Il ragazzo davanti a me leggeva un giornale free press: su una pagina si diceva che il consumo di energia è tornato ai livelli degli anni settanta, più avanti si raccoglievano le lamentele degli albergatori milanesi, con un secco meno 25%. Ho pensato: sono fortunato se posso ancora permettermi un affitto e di mettere il pranzo e la cena nello stomaco.
Però c'era freddo, tanto freddo oggi.
Beh, l'origine è recente, e si tratta di una parola fusion, formata da lingua inglese e italiano. Risale allo scorso lunedì, quando Mentana ha dato le dimissioni da Mediaset: si dice che Piersilvio (che ha studiato all'estero) lo abbia salutato così: Hi (ciao) Kiko (Chicco, il soprannome di Mentana), Mori (muori in romanesco), significando che il loro rapporto di lavoro non si era concluso tanto pacificamente.
eh.
è un mio amico.
mmmhhhh, mumble mumble, dottor Mik, maaaa non potrebbe derivare da una battuta? tipo
" Hi ki?"
e l'altro, non capendo cmq una mazza: " Comòri?"
da leggere con le 'o' sicule, ovvio.
e grazie per il tuo Momento metrò: delicious!
@ Api: e io ti voglio bene, anche se non te lo dico mai.
Esimia professoressa Xenia, prima dovrebbe spiegarmi il significato delle espressioni Hiki e Comori. Si tratta forse di grammatica klingon?
non è vero.
non litighiamo più.
l'amore non è bello se non è litigarello.
psssst, mik:
anch'io non ho capito na mazza.
secondo me è ligursardo.
gentile dott prof gran lup mann MIk de Mikketevole, lei ha indovinato! è puro linguaggio klingon. ora lo traduca come solo Lei sa fare. e sopratutto non si curi di quella noiosa discepola Apiola che ci ronza intorno:
riveritissimi etcetc
Rev. ma Madre Superiore Xenia, ho approntato testè una traduzione: non si tratta di due domande, ma di una domanda e di una esclamazione. Mi spiego: "Hiki" vuol dire "Hippie tossico che vieni qui da me mentre lavoro a chiedermi i soldi per la tua comune, perchè non te ne torni lì dove le donne indossano lunghe gonne color kaki?" e l'altro soggetto risponde "Costipato come sei dalle tue sovrastrutture borghesi non hai neanche tempo di curarti dei tuoi fratelli che lottano per un ideale superiore di civiltà, pace, amore, per un mondo libero dall'inquinamento e dai suoi assordanti rumori!"
i miei neuroni le fanno la ola, caro gran sac-cente, tradu-cente, suppost-ente, grande-mente ( o era gran-demente?)!!!!
xenia prima del granducato dell'Isola che non c'è
ma Alex, Andrea e Luca hanno dei genitori? Chi dà loro da mangiare?
E l'affitto della stanza ad Alex chi lo paga? E la bolletta ad Andrea? E quando al secondo richiamo, Luca non risponde, cìé qualcuno che gli da due schiaffi?...
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