La prossima sarà buona e morbida e adorerà farsi il bagno con le paperelle come una bambina anziché la doccia come una che sa il fatto suo. La prossima avrà i capelli rossi e lunghi, gli occhi marroni e la pelle bianca e si vergognerà delle sue lentiggini. La prossima sarà nata povera ma cresciuta nobile e s'arrabbierà se non la accarezzo abbastanza. La prossima vivrà in una grande città del Nord, dove c'è spesso nebbia, la gente sorride perché è educata e poi non gli interessi anche se piangi. La prossima avrà anche un bel paio di tette morbide su cui addormentarsi in un letto sfatto e si vestirà spesso con delle lunghe gonne che la faranno somigliare a una puttana triste di White Chapel. La prossima fumerà troppe sigarette ma io riuscirò a farla smettere baciandola. La prossima non mi lascerà dormire la mattina perché vuole che lo facciamo ancora e allora mi farà il verso della mosca ridendo come una scema. La prossima guiderà la sua Punto cosparsa di stupidi adesivi da adolescente come se fosse un bolide incontrollabile e s'incazzerà a morte quando manderò avanti le tracce del suo cd preferito. La prossima mi guarderà da dietro lo specchietto non appena con la macchina starò lasciando il cortile della sua minuscola casa alla periferia di una città cattiva. La prossima sarà in fondo al cuore triste e infelice ma me lo nasconderà finché ce la farà per non farmi star male. La prossima uscirà nuda dalla doccia profumata come una fata del bosco e l'asciugamano arrotolato sulla testa mentre mi scoppierà a ridere in faccia perché la sto fissando. La prossima sarà gelosa quando riceverò troppe email e non mi crederà quando le dirò che sono stato a letto solo con quattro ragazze. La prossima mi presenterà ai suoi amici come un principe e mi tratterà come il suo guanciale. Poi litigheremo, ci lasceremo e io scriverò questa cosa fingendo che stia per arrivare quando già se ne è andata ed è la mia ex.
quasiscrive.blogspot.com
Visita il Rifugio di Roberto
3 anni fa
12 commenti:
Quanta tenerezza.
Mi sono commossa.
marco è bravissimo e ha un cuore grande così.
lo tiene ben nascosto, ma stavolta non c'è riuscito.
tifo per lui: in tutti i sensi.
LA PRINCIPESSA ANGELO
C’era una volta una principessa di nome ‘ Perla rara degli abissi del mare’.
Viveva tutta sola in un piccolo castello vicino al mare, scriveva poesie, raccoglieva ciottoli, conchiglie e coralli sulla spiaggia, si rotolava sull’erba folta e selvaggia che circondava il castello.
Era un castello fuori mano, lontano dalle rotte abituali dei principi azzurri, ma lei nemmeno ci pensava.
Finchè, un bel giorno, un principe azzurro che si era evidentemente perso, bussa al portone del castello, e non appena la vede, subito le dice che è bella, ma così bella che altro non può chiamarsi che Angelo.
La principessa rimane folgorata, si innamora, e piano piano la sua vita cambia, così come è cambiato il suo nome.
Lui le compra tanti pentolini d’oro, le dice: “ Sono stato fuori tutto il giorno a combattere i draghi per amor tuo, sono stanco e ho fame.”
Lei non aveva mai visto dei draghi, intorno al castello, ma gli crede perché è sotto l’incantesimo del mago Innamoro, un mago molto potente, il cui unico divertimento consiste nel colpire a casaccio la gente.
Il principe azzurro le consiglia di lasciar perdere ciottoli e conchiglie, le dice che non sta bene rotolarsi sull’erba. Piuttosto, impari a rotolarsi fra le lenzuola, così saranno più felici tutti e due.
Lui sta spesso fuori a combattere i draghi, e quando torna è stanco e dice che vuole trovare cibo pronto, lenzuola fresche e profumate e lei, allegra e spensierata.
Ogni tanto le regala un gioiellino, un elettrodomestico, mutandine di pizzo e sempre le dice: “ Perché tu sei mia, sei il mio Angelo.”
Lei si vergogna perché si sente molto sola, ma se cerca di dirglielo, lui sbadiglia e le risponde che è colpa del tempo, delle mestruazioni, del suo cervellino di femmina.
E se lei di notte piange, lui dorme sereno, e al mattino Angelo sembra proprio un rospo, allora lui la sgrida e poi, per punirla di averlo impensierito, sta fuori fino a tardi come se non dovesse ritornare mai più.
Lei ne è atterrita, così lo accontenta come può: finge di aver smesso di scrivere, non va più alla spiaggia.
Almeno, finchè lui è nel castello.
E piano piano, lei si sente vera solo quando lui non c’è. Lei parla con le nuvole e con il vento, con le onde del mare, e urla, piange, ride. Sempre da sola.
Finchè, un bel giorno, il mago Innamoro si prende l’influenza e si dimentica di Angelo.
Quella sera, il principe torna al castello e lei lo guarda con occhi increduli, scopre che è ingrassato, che ha perso i capelli, che quando mangia rutta e la notte scoreggia persino.
Così, la mattina dopo gli prepara una grande valigia con i vari abiti bianchi e azzurri
perfettamente stirati, e lo sbatte fuori dal castello.
Poi va a raccogliere ciottoli, conchiglie, coralli e sulla spiaggia informa il vento e le onde che lei si chiama ‘Perla rara degli abissi del mare’.
E ancora, si rotola nell’erba alta e ne aspira l’odore come se stesse per morire dalla gioia.
E da quel giorno in avanti, non appena intravede un baluginìo di cavallo bianco all’orizzonte, corre a sprangare il portone del suo castello.
sai com'è.. the dark side of the moon
ma insomma xenia!
mi sembra la trasposizione della Canzone di Marinella...
"Questa di Marinella è la storia vera, lavava i piatti da mattina a sera... e un uomo che la vide così brava... pensò di farne a vita la sua schiava..."
Cara Xenia,
grazie per la tua generosità.
Ce ne vuole molta per raccontare la propria "favola".
Che è poi quella di troppe donne...
Con la storia dell' Angelo, quante musate si prendono dalla vita.
Purtroppo non tutte riescono a ritrovare intatti i loro sogni e a ricordarsi che una volta si chiamavano "Perla rara degli abissi del mare"
Un bacio!
cara Aps, la prossima volta ti posto la favola della bambina di dentro, mi piacciono le tue sinossi da presa per fulo.
quanto a Marria, comincio a pensare che ci siamo già conosciute in un altro tempo in un altrove fumigante, lei era la parte migliore di me, io la strega. e ogni tanto ci scambiavamo i vestiti da brave sorelle.
besote
Chissà...forse è vero.
E perchè mai la parte migliore?
Ti vedi così "strega cattiva", tu?
Quando si arriva a scambiarsi i vestiti, significa che si amano le stesse cose...
Bacio!
P.S. E, dimmi, dove li tieni i ciotoli? Me ne "racconti" uno?
buttati. i ciottoli di fiume, tanto tempo fa. ma qualche splendida pietra, granito o basalto, la mia terra, è sparsa in casa.
ciau
In un posto neanche tanto lontano vive un principe; non è azzurro, ma è un principe di quelli veri, di quelli che non ce ne sono più tanti in giro...
Combatte tutti i giorni i draghi veri, e vince sempre perché sa che a casa c'è la sua principessa che lo aspetta, e ci sono anche i principini che lo amano, e per loro deve vincere. E in questo amore lui trova la forza e il coraggio per non mollare.
Non porta a casa gioiellini ed elettrodomestici; ma nel suo castello cerca di portare in ogni momento la ricchezza più grande che possiede: il proprio amore e la propria sensibilità.
E si fida. Anche perché sa che la sua principessa non desidera gioielli luccicanti: ora lo sa.
a ciascuno i suoi draghi ma anche le spade che si scelgono per combattere.
tenero Vlad, parlare e scrivere d'amore è la cosa più difficile in assoluto. qualcosa come infilare la mano sotto il gonnellino degli angeli...
Dal mio InternetPoint al volo ciao a voi!
Vlad, Xenia, Maria, Mik... con Pia ci siamo scritte su Facebook.
Maria ti leggo sempre volentierissimo anche in ricordo delle tue belle parole per e-mail.
Ora mi avvio al bus, buona domenica e alla prossima!
Bianca
(la momentaneamente senza rete della blogosfera).
Biancaaaaaaaa,
mi sono distratta un attimo e ho perso il tuo saluto in diretta.
La casa nuova in quel di Amsterdam sarà anche bella ma ti tiene troppo lontana da noi.
E mica si fa così...
Tooooorna, toooorna, toooooornaaaaaaa
Posta un commento