giovedì 11 aprile 2013

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SS 417



Il viaggiatore che, a bordo della sua automobile, si troverà a discendere curva dopo curva dal bel paese di Caltagirone, diretto verso gli affari che lo attendono nel ridente capoluogo etneo, non potrà fare a meno di lanciare sguardi colmi di soddisfazione agli agrumeti che affollano quel tratto della piana di Catania, e immaginare di immergere il naso in quel tripudio di foglie verdi, mentre il camion davanti arranca a quaranta chilometri orari sbuffando fumo nero come l'asfalto
E non potrà restare indifferente alla sagoma innevata del vulcano che osserva la vita procedere come tutti i santi giorni, né potranno non turbarlo i fiori rossi e quelli gialli che crescono selvatici nei campi o ai bordi della strada, dove zelanti operai in subappalto lavorano per estirpare le erbacce infestanti, mentre ragazzi africani intabarrati in pesanti giacconi affrettano il passo, in fuga dai centri di accoglienza, diretti chissà dove.
E non potrà, il viaggiatore, non chiedersi perché in un tratto di strada statale ci siano delle prostitute di colore, in un altro delle prostitute sudamericane, e in un altro ancora, ormai in prossimità di Catania, prostitute dell'est Europa, bionde e seminude, con le cosce bene in vista già arrossate dal tiepido sole di una mattinata di aprile.

domenica 10 marzo 2013

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Dichiarazione di morte presunta

Dichiaro questo blog ufficialmente morto.

venerdì 9 novembre 2012

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Sabato teatrale - ?



MUTAMENTI
Atto unico senza risciacquo


Monolocale soppalcato avvolto nell'oscurità pomeridiana dell'ora solare appena tornata in vigore: le tapparelle lasciano filtrare i fasci di luce proiettati dai fari delle astronavi che passano correndo in cielo. Un orologio ticchetta nervosamente (tic, tac, tic, taac, tic, taaac...) sulla porta d'ingresso che si affaccia su una cucina componibile, con Lavatrice inclusa, milleduecento euro pagabili a rate: il tavolo da sei persone si trasforma con un gesto in un letto da una piazza e mezza, basta avere l'avvertenza di cambiare la tovaglia con un lenzuolo; purtroppo il puzzo di frittura e scarichi otturati nella stanza è nauseante. Un papero passeggia pacato sul parquet in palissandro portando pacchi poco pesanti da una parte all'altra della cucina: appena sente dei passi sul pianerottolo, corre a nascondersi dentro un portaombrelli in finto ottone veneziano. Entra un distinto Uomo di mezza età, che accende la luce e si dirige minaccioso verso la Lavatrice, senza neanche togliere il soprabito e posare il suo ombrello.

L -  Sei rientrato prima stasera...
U - Ho incrociato il tuo amico microonde per le scale: che ci faceva lui qui?
L -  Niente, era passato a salutarmi.
U - Hai preparato la cena?
L -  No, non ho avuto tempo...
U - ... e il tempo per parlare con lui ce l'hai avuto?
L -  Cosa vuoi insinuare?
U - Sono stanco! Vado a cena da mia madre.
L -  Sono io quella stanca di farti da cameriera: lavo, asciugo, e non mi porti mai fuori.
U - Portarti fuori? Per farmi ridere dietro? Ti sei vista allo specchio?
L -  Quando mi hai sposato ero già così.
U - Sono io, a essere cambiato.

L' Uomo reprime a stento la rabbia, è un noto psichiatra e sa che non sarebbe professionale lasciarsi andare a una manifestazione di disappunto in presenza del papero, che gli fa da assistente allo studio e gli tiene la casa in ordine.
Si dirige verso la porta, la apre, e prima di uscire, spegne la luce.
Il papero fa "quack!".

lunedì 3 settembre 2012

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Ferie di settembre




Ah beh, sarei andato solo perché c'è il dottor Sallusti, ma se viene pure Silvio tanto meglio, magari porta un po' di quelle sue amiche zoccole e ci possiamo divertire tutti quanti, dopo una cena di gala, ovviamente.

mercoledì 15 agosto 2012

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Nel segno della pecora - Murakami Haruki


Senz'altro il più bello che ho letto finora di Murakami, anche se i dialoghi non sono proprio il suo pezzo forte, troppo cervellotici e poco spontanei per assomigliare a qualcosa di vissuto. Comunque la trama (un giovane pubblicitario parte alla ricerca di una pecora misteriosa che custodisce un potere soprannaturale) è costruita con la consueta abilità, e lascia scivolare senza intoppi da un piano di realtà all'altro. Compare anche qui, per la prima volta, l'Hotel Delfino, al cui interno vive il professor Pecora, che però non c'entra nulla con l'uomo pecora, depositario di alcuni segreti nel successivo Dance Dance Dance e anche qui protagonista secondario. Come di consueto nei libri di Murakami, troverete decine di sigarette fumate, lattine di birra svuotate, bicchieri di whisky scolati e tanto, tanto sesso praticato con la fidanzata di turno.

La morale di questo romanzo è: dalle pecore non si ricava solo la lana.

lunedì 6 agosto 2012

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Alla faccia del Kinder Pinguì...



E meno male che il Kinder Pinguì rinfrescava solamente! Ehi Alex, credo proprio che, oltre che di latte, ne capisci pure di qualche altra cosa...

domenica 29 luglio 2012

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Lettere al Redattore

Caro blog,
ti scrivo perché sono follemente innamorato di una sedia a dondolo stile ottocento norvegese, ma il mio amore non è purtroppo corrisposto, vuoi per problemi di comunicazione, vuoi perché quella vecchia baldracca della pendola in palissandro, giù nel salotto finto veneto imperiale, ha parlato molto male di me alla sedia a dondolo.
Come posso sperare di conquistarla e coronare finalmente il mio (nostro) sogno d'amore?
Il Vostro lettore affezionato
Vecchio Dott. Cuscino di Piume d'Oca, New Hampshire

Risponde Gorillik:
Gentile dottor Cuscino, di questi tempi è già tanto avere un lavoro o una professione, le consigliamo di provare per tanto a dedicarsi al sesso solitario.

sabato 5 maggio 2012

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Lettere al Redattore

Riceviamo e pubblichiamo:

Caro Redattore, 
sento molto la Vostra mancanza. Quando tornerete ad allietarci le giornate con le Vostre rubriche così salaci e interessanti?
Luigino F., Forlimpopoli

Risponde Gorillik: 
Gentile Luigino, a nome del comitato editoriale La ringraziamo per le parole di stima. Al momento stiamo lavorando alacremente per offrire a tutti voi lettori un prodotto editoriale al passo con le ultime tendenze. Posso solo anticipare che ospiteremo una rubrica settimanale con tutti i trucchi per vincere al Gioco dell'Oca, e che entro l'anno uscirà un volume con i commenti ai nostri post dei lettori più intelligenti (i commenti, non i lettori): al momento siamo ancora all'introduzione, curata da Umberto Eco.

sabato 16 aprile 2011

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'Il mio migliore amico'










Eccoci qua. Dopo più di due anni da 'L'uomo del treno', passando attraverso 'La ragazza sul ponte' circa un anno fa, si ritorna sul blog dei blog con lo stesso regista. Patrice Leconte, grande come sempre, ci ha regalato questa sera rinnovate emozioni sul tema della solitudine e dell'amicizia.
In sottofondo, come sempre, la musica ritmata come un treno in corsa ci rammenta che siamo in viaggio...
'Il mio migliore amico' è un'altra pellicola da sorseggiare come un calice di Valpolicella da bere in compagnia del nostro migliore amico...
Bene. Ora ci rimettiamo in viaggio. Via di nuovo; chissà per dove...