mercoledì 3 febbraio 2010

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Cinzia Lacalamita e Fabio Amanti a Rai Uno (seconda parte)

1 commento:

api ha detto...

da Facebook, stamattina:
Daniele – Storia di un bambino che spera (Aliberti Editore) è un libro che ha venduto molto, molto di più di quanto fosse previsto, tanto è vero che è stato ristampato due volte. A tre mesi dalla sua uscita però, come per tutte le cose, sta subendo uno stop: cosa normale e prevedibile. Ma è qui che entrate in gioco tutti voi. Questa pagina viene spesso utilizzata per parlare del piccolo Danielino: sono la prima a farlo e la prima ad esserne felice, tuttavia, per questo motivo, molti dei nuovi iscritti non hanno capito che questa è la pagina promozionale di un libro… prova ne è che in tanti mi scrivono per chiedere cosa possono fare nel concreto per il bimbo. Ho bisogno di voi affinché vi adoperiate con il passaparola. Ho bisogno di voi per vendere ancora. Chi mi conosce sa bene che non faccio giri di parole. Se anche il libro non vendesse più una sola copia, io la mia “bella figura da autrice” l’ho comunque già fatta. Il libro è stato proposto da giornali e Tv e, di conseguenza, il Fondo Daniele Amanti ha raggiunto la cifra della quale abbisognava , motivo per cui potrei tranquillamente passare oltre e fare altro. Avendo, inoltre, ceduto i diritti d’autore in toto e non guadagnando quindi un solo euro dalle vendite, potrei proprio chiudere baracca e burattini. Ma non sono fatta così e i grandi obiettivi raggiunti non mi bastano. Daniele grazie all’impegno di tutti noi ha una speranza, ma la strada per sconfiggere la Distrofia Muscolare di Duchenne è ancora lunga e in salita. Il libro è un mezzo concreto per non smettere di sensibilizzare e per mantenere i riflettori puntati su una delle tante malattie rare che affliggono i nostri figli.
Mi è stato proposto, al fine di dare la massima visibilità al mio lavoro, di spendere duemila euro per un ufficio stampa che mi procuri ospitate televisive. Duemila euro… tanto per essere schietti non sono disposta a sborsare nemmeno due euro! Perché? Semplice: non voglio comprarmi uno spazio. Voglio guadagnarmelo. Che piaccia o meno, sono convinta che gli spazi promozionali vadano meritati, sono convinta che le apparizioni fini a se stesse non valgano un tubo… danno cinque minuti di gloria all’autore e nulla più. Credo che le malattie rare meritino un’attenzione sincera e non creata ad arte da un ufficio stampa con le contro palle. E poi, se un libro fa schifo… lo si può anche promuovere, ma di certo non diventa valido dopo esser finito nei salotti televisivi. Perché ho bisogno di voi? Perché dei 19.000 iscritti presenti almeno la metà ha letto il testo. Voi lo avete letto, commentato e apprezzato. Vi chiedo il passaparola. Vi chiedo di regalarlo. Vi chiedo, se avete amici giornalisti, di raccontar loro le vostre emozioni: non più esclusivamente per Daniele, ma per tutti i bambini affetti da Distrofia Muscolare di Duchenne. Se il libro finirà nel dimenticatoio su questi bambini calerà una piccola ombra. Aliberti Editore attualmente ha in magazzino ancora 4000 copie del testo. Se resteranno invendute sarà un vero e proprio peccato. Se, invece, le vendite ricominceranno a decollare, se ancora accendendo la Tv o sfogliando le pagine di un giornale troveremo “il piedino blu”, allora la speranza continuerà a tener testa all’indifferenza.
Grazie a tutti per quanto potrete fare.

Cinzia Lacalamita