sabato 7 novembre 2009

18

Prego, si accomodi. Dopo di lei...

'Moderare, moderare!' direbbe il barista Tom Waits in 'Rusty selvaggio'.
Non c'è nessun obbligo, non c'è nessun dovere.
Mica la gente paga le tasse per accedere al blog, mica offriamo un servizio pubblico... E il gioco non si è rotto.
Se uno ha voglia si fa una vasca in centro, se no, se ne sta a casa tranquillo a pensare ai cavoli suoi (ammesso che il tempo ce l'abbia per starsene a casa a fare i cavoli suoi...).
Del resto, prima dell'avvento dei blog, dei forum e di tutta questa comoda virtualità come si faceva? Si campava lo stesso, mi pare.
Forse, più che considerare un blog il luogo in cui si dibatte solo di temi d'attualità quotidiana (che palle però 'sta socialità comoda da bar sport, consumata attingendo dall'informazione di massa!), si può intendere questo strumento di comunicazione un'occasione per trasferire in tempo reale e a distanza qualche pensiero, qualche emozione, qualche sensazione: sapete quelle cose che fa piacere condividere con gli amici?
Anche qualche sogno, magari; recentemente, come anche in altre occasioni, ho avuto il piacere di condividere serenamente, proprio attraverso il blog, qualche sogno con Maria (Samba Pa Ti e via dicendo): abbiamo sognato in due, ma chi vuol sognare è il benvenuto. Ed è bello perché nei sogni non c'é da essere ossessionati dalle discussioni su chi ha torto o ragione, di quello che sarebbe meglio fare, di come la vede il mondo cercando di indurlo a reagire su argomenti da cui trarre perle di moralità.
Comunque, per evitare di scatenare le lamentele del pubblico, ho deciso (naturalmente senza chiedere il parere agli altri due soci) di attivare il nuovissimo servizio che consiste nel pubblicare quotidianamente un post in bianco dal titolo 'Prego, si accomodi. Dopo di lei...' seguito dalla data del giorno di pubblicazione, che garantisca a tutto il pubblico di intervenire proponendo argomenti a piacere.
Questa si che innovazione editoriale!
'Prego, si accomodi. Dopo di lei... - 7.11.09'

18 commenti:

maria ha detto...

Caro Vlad,
Nell'ambiente di lavoro che frequento ho poche occasioni di trovarmi in sintonia culturale e tantomeno emotiva. Ecco perché ho sempre accolto con piacere i tuoi stimoli musicali, cinematografici e letterari(ed altro ancora).
E' proprio come quando, parlando con una persona che non si conosce ancora bene, si scoprono affinità e ci si compiace della scoperta. Usi la parola Sogno che trovo perfetta per definire quei brevi istanti che ci siamo concessi, insieme agli altri, nel blog, di condividere il gusto per una canzone, per un pezzo classico o ricordando un film o una lettura.
Il mio approccio a questo blog è sempre stato questo: momenti di evasione, a volte di riflessione seria, a volte di giocoso divertimento. Condivido la tua linea e mi piace anche l'idea che hai appena lanciato di lasciare a chi entra la possibilità di portare un argomento.

Consentimi di rivolgermi da qui anche a Mik al quale sono molto affezionata e che ho conosciuto proprio grazie al vostro blog.
Caro Mik, il tuo blog è un'altra cosa. Lo leggo quando posso, lo trovo stimolante e interessante e sai bene che spesso vi ho trovato notizie che mi erano sfuggite sui giornali, proprio perché tu vai a scovare di frequente anche quelle meno urlate dai media tradizionali.
Questo non significa che non ci sia spazio nella rete per altri "momenti".
Se il virtuale simula in qualche modo il reale, allora dobbiamo riconoscere che nel reale c'è il momento per informarsi, per protestare, per criticare. Ma ci sono anche i momenti per svagarsi e non pensare a problemi spesso anche gravi, parlare di divertimento, di cultura. Mi piacciono molto, a questo proposito, le tue serate teatrali e i tuoi pezzi letterari.
Forse il Makitevole era nato con un obiettivo che si è trasformato nel tempo? Può succedere. Anche noi (intendo nella vita reale) facciamo progetti che poi modifichiamo in base a quello che la vita ci regala, nel bene e nel male.
Tutto questo per dire che anche io penso che non ci sia obbligo di pubblicazione se chi gestisce il blog non se la sente.
Quanto alla difficoltà di trovare il tempo, e ai tuoi dubbi, non posso parlare per Api, Ben e Vlad (anche se posso immaginare...), ma di sicuro so che a volte a me manca il tempo per fare banalissime e piccole cose. E non si tratta solo di tempo materiale ma anche di tempo interiore...
Ti assicuro che è veramente possibile non riuscire a trovarlo.
Ora chiudo, eh. Lo so, mi sono dilungata. Portate pazienza.
Un abbraccio affettuoso a tutti.
E buona serata.

Micheluzzo ha detto...

Vedo che l'avete presa male...
Cordialità.

maria ha detto...

Non parli con me, vero, Mik?

Micheluzzo ha detto...

Avrò usato dei metodi da str...., ma almeno sono riuscito a smuovere qualcosa.
E' intervenuto Vlad.
No Maria, non parlavo con te, ti ho scritto un'email.
Cordialità.

Vlad ha detto...

Non mi sembra che tu abbia 'smosso' qualcosa, Mik.
Semplicemente abbiamo chiarito punti di vista diversi.
Buona serata a tutti!

Micheluzzo ha detto...

Ho scritto "smosso" perché uno degli amministratori finalmente ha deciso di pubblicare un post.
Tutto qua.
In effetti hai ragione però: qui c'è poco da smuovere.
Bisogna chiamare i vigili del fuoco e fare rimuovere le macerie.
Forse scavando, si troverà qualcosa.
Cordialità.

api ha detto...

l'ultimo post di Vlad era mio.

macerie, Mik?
Tu dici?!

api ha detto...

ah sì, scusa, dimenticavo:
Cordialità.

Micheluzzo ha detto...

Forse intendevi scrivere "commento", non "post".
Cordialità.

Vlad ha detto...

La verità è che non c'era nessun progetto all'origine del blog.
Ci si è messi in viaggio senza una meta precisa, lasciandosi trasportare dal vento.
Non riesco a vedere questo gran fallimento. E non riesco neanche ad attribuire al blog un valore così assoluto e sostanziale dal punto di vista esistenziale...
Grazie, Maria, per il tuo commento.
Ora, siccome ci sono anche tanti altri modi di consumare il tempo, noi si va a vedere 'Un uomo, una donna' di Claude Lelouch...

xenia ha detto...

no, posto, cioè commento, solo perchè voglio dire anche io:
cordialità. sa tanto di un augurio post-ruttino.

maria ha detto...

"Un uomo, una donna"...quanto è romantico quel film. E che belle atmosfere rarefatte in certe scene (penso a quelle sulla spiaggia).
E Anouk Aimée? Un volto intelligente e di una bellezza rara e raffinata.
Colonna sonora indimenticabile!
Piaciuto anche a distanza di tutti questi anni?

Ben ha detto...

Il blog si è rianimato. Mi fa piacere, come mi fa piacere che ognuno abbia tirato fuori qualcosa di suo.
Ho letto molti commenti, per rimettermi in pari. Ho letto di obblighi, ho letto di macerie, ho letto varie cose, insomma.
La mia idea l'ho già espressa e non la ripeto, ma vorrei che Mik comprendesse che a volte ci sono delle priorità. I lettori del blog entrano se e quando vogliono, partecipano se e quando vogliono. I conduttori del blog, anche loro, hanno i loro tempi. Non c'è da meravigliarsi se, un giorno o due, non viene postato niente (e già questo la dice lunga sugli obblighi) perchè manca un minuto per postare qualcosa.
Io porto il mio esempio, giusto perchè ritengo che così sia più facile capire.
Attualmente il mio tempo, per poter seguire degnamente il blog, è da scovare nella fascia oraria di questi giorni: giovedì sera, sabato sera (non sempre), domenica (non tutta).
Credo che chiunque possa capire che ci sono anche altre priorità e che possa mancare anche un minuto per postare qualcosa.

api ha detto...

Oh, Holy, ma sai che non mi è piaciuto? Lei è veramente stupenda, ma il film.... mmmh.
boh.
Ambientazioni stupende, vero.

Ma la musica....
uffffffffffffff.
sciabadabadà sciabadabadà dall'inizio alla fine.

api ha detto...

Oh, Holy, ma sai che non mi è piaciuto? Lei è veramente stupenda, ma il film.... mmmh.
boh.
Ambientazioni stupende, vero.

Ma la musica....
uffffffffffffff.
sciabadabadà sciabadabadà dall'inizio alla fine.

Ben ha detto...

ah, dimenticavo: per me sarà così, almeno fino a giugno.

maria ha detto...

Forse, cara Api, i tempi sono cambiati e ti sarà risultato troppo melenso. Non credi? Ricordo che quando lo rividi dopo molti anni anche io restai delusa ma lo attribuii al fatto che nel frattempo avevo fatto le mie esperienze che avevano cambiato anche le mie attese "romantiche".
Per me resta comunque sempre un (nostalgico)concentrato di romanticismo. Sicuramente oggi un po' ingenuo ma ieri si parlava di sogni e questo mi ha fatto sognare...
La musica è deliziosa, leggera. E poi molto originale il fatto che sottolinei tutti i momenti, da quelli più tristi a quelli più gioiosi.
Vlad, mi raccomando, al prossimo cineforum per farti perdonare da Pia per la proposta che non ha molto gradito, dovrai proporle qualcosa di splendido e indimenticabile.
Attendo curiosa.

vlad ha detto...

'...E così continuiamo a remare (sognare...), barche controcorrente, risospinti senza posa nel passato...' per dirla col vecchio Francis Scott.
Intanto questa pellicola resta per me indimenticabile. Ma non perché sia un capolavoro; bella, certo, forse meno densa rispetto a 'Gli anni in tasca' di Truffaut, o 'Aurevoir les enfants' di Malle, o ancora 'L'uomo del treno' di Leconte. Tutti film apprezzatissimi anche da Pia che non li dimenticherà. Del resto si fa fatica a trovare in una certa cinematografia francese, figlia della Nouvelle Vague, qualcosa di non apprezzabile...
Per me il film di Lelouch è indimenticabile, soprattutto la colonna sonora, per ciò che fa riemergere nella mia memoria. Avevo poco meno degli anni di Diletta, mio padre metteva spesso sul giradischi il 75 giri della colonna sonora di 'Un homme et une femme'. Quella musica si scioglieva in ogni spazio della casa e per me credo sia diventata come una sorta di informazione genetica (come, per lo stesso motivo, anche la musica di Gerswin), qualcosa che ancora oggi accomuna i miei pensieri all'amore tra mio padre e mia madre.
Tutto qui.

p.s.
Vedi, caro Mik, che il 'gioco' non si è ancora rotto, e questo anche senza la necessità di parlare di inciuci o sentenze inique...

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