'Moderare, moderare!' direbbe il barista Tom Waits in 'Rusty selvaggio'.
Non c'è nessun obbligo, non c'è nessun dovere.
Mica la gente paga le tasse per accedere al blog, mica offriamo un servizio pubblico... E il gioco non si è rotto.
Se uno ha voglia si fa una vasca in centro, se no, se ne sta a casa tranquillo a pensare ai cavoli suoi (ammesso che il tempo ce l'abbia per starsene a casa a fare i cavoli suoi...).
Del resto, prima dell'avvento dei blog, dei forum e di tutta questa comoda virtualità come si faceva? Si campava lo stesso, mi pare.
Forse, più che considerare un blog il luogo in cui si dibatte solo di temi d'attualità quotidiana (che palle però 'sta socialità comoda da bar sport, consumata attingendo dall'informazione di massa!), si può intendere questo strumento di comunicazione un'occasione per trasferire in tempo reale e a distanza qualche pensiero, qualche emozione, qualche sensazione: sapete quelle cose che fa piacere condividere con gli amici?
Anche qualche sogno, magari; recentemente, come anche in altre occasioni, ho avuto il piacere di condividere serenamente, proprio attraverso il blog, qualche sogno con Maria (Samba Pa Ti e via dicendo): abbiamo sognato in due, ma chi vuol sognare è il benvenuto. Ed è bello perché nei sogni non c'é da essere ossessionati dalle discussioni su chi ha torto o ragione, di quello che sarebbe meglio fare, di come la vede il mondo cercando di indurlo a reagire su argomenti da cui trarre perle di moralità.
Comunque, per evitare di scatenare le lamentele del pubblico, ho deciso (naturalmente senza chiedere il parere agli altri due soci) di attivare il nuovissimo servizio che consiste nel pubblicare quotidianamente un post in bianco dal titolo
'Prego, si accomodi. Dopo di lei...' seguito dalla data del giorno di pubblicazione, che garantisca a tutto il pubblico di intervenire proponendo argomenti a piacere.
Questa si che innovazione editoriale!
'Prego, si accomodi. Dopo di lei... - 7.11.09'