mercoledì 4 marzo 2009

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Mutuo gaio

MILANO - Coppie di fatto, comprese quelle omosessuali, considerate come coppie coniugate. Succede nella banca tedesca specializzata Bhw Bausparkasse che proporrà anche in Italia il mutuo agevolato per gay, lesbiche e coppie omosessuali.
Viviamo in un paese strano: una minoranza di persone può usufruire di mutui a tasso agevolato solo in base ai propri orientamenti sessuali (e alla propria busta paga, ovviamente), potendo scegliere di acquistare la casa in cui vivere: e chi non lo farebbe, a quelle condizioni che la banca peraltro offre già a forze dell'ordine, dipendenti di ministeri e giornalisti (si badi bene, tutte professioni stabili nel tempo e in alcuni casi ben retribuite, che certamente devono dare pochi problemi di insolvenza)?
Un lavoratore precario eterosessuale con contratto cocopro rinnovabile di anno in anno o in mobiltà o in cassa integrazione può invece vivere in affitto.
A quando il primo mutuo agevolato per collezionisti di francobolli o per domatori di leoni?

7 commenti:

api ha detto...

sì vabbè.
alle provocazioni come questa non risposto, o meglio, sì che rispondo.

prova a chiedere allo ior se interviene per concedere mutui a tassi agevolati per cattolici praticanti.

Micheluzzo ha detto...

Lo Ior amministra il patrimonio religioso, mica è una banca, ignorante! Ti risulta che Goldman Sachs conceda dei mutui agevolati ai finanzieri di religione ebraica?

api ha detto...

ho detto INTERVIENE (con le banche di proprietà del Vaticcano, ovviamente).

caprone.

Anonimo ha detto...

Il vero problema è un altro: come fa la banca a stabilire che la coppia sia effettivamente gay?
Io e un mio amco anni fa andavamo all'IKEA e ci fingevamo coppia gay che sceglieva l'arredamento di casa. E così scandalizzavamo molte famigliole.
Nessuno ci ha mai concesso un mutuo.
Ma ripeto: come fa la banca a verificare?
PE

Micheluzzo ha detto...

Basta un'autocertificazione: il sottoscritto dichiara di apprezzare gli uomini e di avere ribrezzo per le donne.
No, credo che basti presentare qualcosa che attesti che si vive sotto lo stesso tetto...

api ha detto...

buona domanda, PE.

Telecamere in camera da letto, forse.

Anonimo ha detto...

Uhm.
Non sono convinto che sia sufficiente vivere sotto lo stesso tetto per essere dichiarati gay.
E tra le lenzuola si può benissimo fingere.
Avanzo l'ipotesi che sia solo una trovata pubblicitaria, e che poi il mutuo lo diano a chi fornisce le solite garanzie, gay o non gay.
PE

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