Avrebbe dovuto essere una giornata festosa di sport, quella di sabato pomeriggio al Parco della Cellulosa nel quartiere Casalotti, con l'esibizione di atleti nella disciplina del tiro con l'arco e con la partecipazione aperta anche al pubblico.
Infatti, una freccia partita dalle corde tese, prima del lancio pattuito con l'istruttore, ha colpito di rimbalzo ad un occhio l'anziano signore, causandogli lo scoppio del bulbo oculare.
Lo scoppio del bulbo oculare... la scena è chiara, guardiamola insieme: la freccia parte prima del tempo, forse il nervosismo tradisce il praticante, forse un'ape che gli ronza sulla mano, il dardo sfiora la corteccia di un albero, la traiettoria è deviata,! un uomo anziano sta facendo degli esercizi per la sciatica, ha una tuta e un cappellino, e in pochi centesimi di secondo frammenti di occhio che si disperdono in un raggio di molti chilometri, l'anziano che si accascia a terra portandosi le mani al volto, il tiratore principiante (principiante a 45 anni: ma a quell'età si gioca a bocce, mica si fa pratica con il tiro con l'arco) che butta a terra l'arco e si mette le mani ai capelli, l'istruttore che grida "porca putt..." ma ormai è tardi, le gente che grida e corre, pensando a un attentato di Al Qaeda...
Non era meglio stare a casa propria o farsi invitare a pranzo da Maria e Marco?
Lo scoppio del bulbo oculare... la scena è chiara, guardiamola insieme: la freccia parte prima del tempo, forse il nervosismo tradisce il praticante, forse un'ape che gli ronza sulla mano, il dardo sfiora la corteccia di un albero, la traiettoria è deviata,! un uomo anziano sta facendo degli esercizi per la sciatica, ha una tuta e un cappellino, e in pochi centesimi di secondo frammenti di occhio che si disperdono in un raggio di molti chilometri, l'anziano che si accascia a terra portandosi le mani al volto, il tiratore principiante (principiante a 45 anni: ma a quell'età si gioca a bocce, mica si fa pratica con il tiro con l'arco) che butta a terra l'arco e si mette le mani ai capelli, l'istruttore che grida "porca putt..." ma ormai è tardi, le gente che grida e corre, pensando a un attentato di Al Qaeda...
Non era meglio stare a casa propria o farsi invitare a pranzo da Maria e Marco?
24 commenti:
Tutti a casa nostra??
No, dico, ma l'hai visto bene quanto è piccolo il nostro "buco"?
E poi, quanti "buonissimi" cannelloni avrei dovuto preparare?
Scherzi a parte, Mik, pover'uomo. E che sfortuna a passare proprio in quel momento.
E' sempre la solita questione della 'tuttologia'...
Non è questione di essere principianti: arcieri si nasce! Poi si va a scuola, e si impara la tecnica, passaggio assolutamente fondamentale.
E po si deve praticare; praticare pazientemente per affinare: è tutto molto Zen.
Resta il fatto che certe discipline non si possono praticare dappertutto, non senza avere prima adottato ogni misura per garantire la sicurezza altrui (stiamo parlando di una disciplina sportiva in cui si utilizza un'arma.
... a proposito. Secondo voi la mano che ha appena sfiorato il mio collo nella foto cosa rappresenta?
Vi do una traccia 'follow-through'...
Ciao Vlad,
oddio, ma non è una canzone?
e la mano e lo sguardo fiero cosa c'entrano?
altro indizio:
il signore che appare nella foto del post di Mik e ha appena scoccato una freccia ha sbagliato tutto...
Scusa Vlad, ma di quale foto parli?
ho digitato ancora l'indirizzo...uff
Ma è la tua stessa mano, che torna lenta all'altezza del tuo collo dopo aver scoccato la freccia che ci ha fatto vincere la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Ulan Bator del 2032.
Non ha mantenuto la promessa...
Ragazzi, ci ho provato. Pazienza.
Torno al lavoro.
Ciao a tutti!
cari badroni del plop, vi segnalo un altro blop stupendo, Spinoza, dal quale ho tratto qualche esempiuzzo che vi invio.
A me è piaciuto il pezzo di Fausto Leali. Cantava il dramma di un padre. Quello di Povia.
Il messaggio della canzone di Povia: se i tuoi si separano, diventi gay. Se invece non ti picchiano abbastanza, diventi Povia.
vale la pena di dare un'occhiata
ciauz
Certo che quando dice sfiga.... Mi vengono due riflessioni:
ma perché andare a tirare frecce in un parco dove c'é anche altra gente? Ma non poteva passare Povia al posto dell'anziano signore?
bravo Mik! Quella volta a Ulan Bator sarò molto giovane, ma già bravissimo...
Maria, che promessa?
Xenia, cosa c'entra Povia ecc. con il Follow-through, e con la nobile arte Zen dell'arcieria?...
... certo il follow.through è l'ultima fasde del tiro, ma quella più importante: è da lì che si capisce la correttezza del tiro e si comprendono gli errori commessi. Anche chiudendo gli occhi e sentendo la distribuzione della tensione nei muscoli del proprio corpo, si capisce subito le la freccia andrà a segno.
Il signore della foto del post ha scoccato la freccia ma la mano è attaccata alla mascella, rigida. Le scapole, i muscoli della schiena e delle spalle sono sicuramente bloccati e non hanno assorbito fluidamente la tensione dell'arco teso. La freccia avrà sicuramente disubbidito al pensiero dell'arciere, e sarà andata dove le pareva...
... sull'anziano, forse.
Ma la pratica con l'arco la fanno fare dove ci sono persone? O forse l'anziano, rincoglionito dall'età, ex professore di inglese, non ha visto i cartelli di pericolo, o non ha sentito le urla perché aveva l'ipod.
Massimo, se passava Povia, i vecchietti facevano: OOOOhhhhhhh!
eddai, Vlad, perdonami, non ci capisco nulla del tiro con l'arco o freccette, ho una mira da strabica, non ho mai vinto un pupazzetto alle fiere, quindi non andrei per parchi a esercitarmi, nononono.
mi chiedi che c'entra? ma CENTRA, no? o CENTRAVA, un tempo, ora no, forse no.
PS nn ho bevuto.
Vlad,
se non sbaglio "to follow through" significa anche mantenere una promessa così ho pensato che ci fosse un significato "nascosto" che volevi attribuire al gesto dell'arciere.
Invece si trattava di un concetto molto lineare.
Sai com'è, ho trascorso qualche ora con un filosofo durante il weekend...
Ciao
ma quarda che ciciaroni, oggi.
la sapete l'ultima, a proposito di arcieri?
(a parte che al Parco organizziamo corsi per bambini e adulti, tenuto da arcieri professionisti).
l'anno scorso e quest'anno sono venuti al Parco dei manager per uno di quei corsi che vanno di moda oggi per fare il tim, sviluppare il cor, fare breinstorming ecc.
beh, fanno orienteering ma soprattutto... tenetevi stretti:
tiro con l'arco bendati.
quando l'ho saputo ho riso molto...
scusate, ma maria perché digita l'indirizzo?
basta scrivere il nome.
meeeeeeri!
Perché hai riso molto? se me l'avessi detto, ti avrei detto che gli arcieri Zen tirano bendati, proprio perché il tiro con l'arco è rigore e concentrazione, e il bersaglio è fondamentalmente l'equilibrio, non un oggetto da colpire. Parlo seriamente.
Sennò per quale motivo avrei praticato tale disciplina a livello agonistico (non nei parchi in cui passeggiano i vecchietti...) tra i 16 e 26 anni?
Che poi noi della 'Riccio da Parma' si organizzassero talvolta delle giornate di allenamento in cui si staccava con una grigliata, e io iniziassi le libagioni con 7-8 salsicce una in fila all'altra, è un'altro discorso. Avevo 16 anni, ed era avanguardia...
Vlad, ogni freccia uno spiedino?
anche due...
... è proprio nella fase del 'follow-through' che si scopre se abbiamo mantenuto la promessa che ci siamo fatti all'inizio del tiro.
Questo al mattino presto, prima di essersi fatti svariate salsicce alla griglia...
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