Mi piacerebbe condividere con voi alcune mie meditazioni casalinghe su temi filosofici, ma così, un po' alla buona...
Secondo me, vedete, non è sufficiente aver letto il Tractatus di Wittgenstein per essere in grado di parlare della visione etica di questo filosofo austriaco, anche se è vero che, come affermerà lui stesso più tardi, “il senso del libro è un senso etico”.
Ma per chi, come me, si avvicina a una lettura intensa e interrogativa del Tractatus, non è proprio semplice cercare di comprendere questo senso etico.
Preferisco pensare al Wittgenstein delle Ricerche filosofiche, a una filosofia collegata alle inquietudini profonde e al lavoro del filosofo “rivolto a portare pace ai pensieri” .
Ed è così che riesco a leggere, in questa ricerca inquietante, la tensione interrogativa del filosofo nella sua maturità.
E' anche vero che, se emerge questo senso, un motivo dovrà pur esserci....e allora, nella mia novella ma piena passione filosofica, sto cercando di seguirne le tracce... ma che fatica!
31 commenti:
Sono pienamente (e stranamente) d'accordo con te.
Mi congratulo con te per il tuo tentativo di comprensione di un'opera affascinante come il Tractatus Logico-Philosophicus, poco conosciuta fuori dall'ambito strettamente filosofico.
auguri per l'impresa! io ho dato un esame sul Nostro e l'unica cosa che ho capito è : "di ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere"
ciao, marina
ma è stata una cosa strana.
non ricordo chi ne parlò - forse su Leggere e scrivere o su Letteratitudine boh - e mi venne voglia di iniziare a leggere Wittgenstein (l'ho scritto giusto?)
grazie marina... sì, è dura, ma dopo avere letto 'La scala di Shepard' di Luciano Rossi non ho più paura di nulla.
Il libro più vicino alla filosofia che ho letto é stato Il mondo di Sofia, il che é tutto dire, quindi, parafrasando la citazione di marina dico "di cio' di cui non si sa, si deve tacere", e taccio.
Come diceva il Nostro, "i limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo" (più o meno). Ma anche che "il mondo è tutto ciò che accade".
IO SONO LA FILOSOFIA...
E chi l'ha detto che le affermazioni riportate siano "alla buona"? Mi pare che ci siano buone ragioni per ritere che le meditazioni siano effettivamente tali. Apprezzo anche il fatto che lei non abbia citato la tanto abusata "di ciò di cui non si può parlare, si deve tacere"...
Complimenti per la tensione teoretica!
Una domanda: ma lei è veramente una casalinga?
Margot, la ringrazio per l'intervento!
non sono né una filosofa né una letterata... ma sono molto curiosa.
Insomma, una volta tanto che scrivo UNA cosa intelligente non mi si fila nessuno?
Non partecipate al dibattito.
E che sarà mai, la filosofia...
se ci è riuscito mik, a capirla, ci riusciremo anche noi, no?
scusate, ma che differenza c'è tra noi 'amanti del sapere' e i filosofi?
e dài.
Soltanto curiosa? è proprio sulla buona strada. Adesso dobbiamo soltanto aspettare che lei sperimenti che significa provare "meraviglia" per poter frequentare sempre più i sentieri del pensiero filosofico
Cara Margot, Api non è semplicemente una casalinga, è una casalinga sposata da vent'anni col sottoscritto... Scherzo.
In realtà la mia signora, per cui il lavoro domestico è una necessità (pur svolto sovente con passione) è una persona convinta, come me, che ogni santo giorno che ci viene offerto sia un'occasione imperdibile per alimentare la fame di conoscenza di chi 'pensa'.
E di questa 'occasione' noi si cerca quotidianamente (altro mestiere durissimo e appagante) di fare partecipi i nostri figlioli (per ora con successo, pare).
La Casa (cioè il luogo della famiglia) diventa così il meraviglioso laboratorio in cui si studia e si sperimenta, cioè si fa ricerca.
E non è poco, se penso a quanto succede diffusamente intorno a noi (le garantisco che anche l'Ordine professionale a cui sono iscritto, non è così affollato di gente che 'pensa'...).
Spero che continueremo ad avere il piacere di leggerla.
Insomma.
avrei voluto parlare della 'meraviglia' e del mio primo incontro con la filosofia (con un libro di alberto moravia, è così) ma qui, a parte Margot e il socio Mik, nessuno mi prende sul serio. Che delusione.
uffa.
tra un po' chiamo la portinaia dell'Eleganza del Riccio'.
E' la dimostrazione che quando si parla di argomenti alti o difficili i nostri amici commentatori si sciolgono come neve al sole, preferendo commentare le canzoni come fossimo a Discoring o le tue fotografie come fossimo su Novella 2000.
è la dimostrazione che quando uno ha lavorato tutto il giorno non riesce a mettere insieme due neuroni due per lavorare sull'editing del libro, figurarsi intavolare una discussione filosofica!
troppo difficile da capire, darling?
E' la dimostrazione che abbiamo il pubblico che ci meritiamo...
Mi fa piacere, caro Vlad, che lei utilizzi il termine Casa in maiuscolo, sottolineando in tal modo la valenza fenomenologica che il termine possiede.
Mi dispiace, Api, non posso conversare di filosofia, non la conosco. Partecipai, qualche mese fa, ad una presentazione di un libro di una mia conterranea, professoressa di filosofia all'università di Venezia, la quale ci parlò delle Ninfe e della loro evoluzione, se così si può dire, fino ai giorni di oggi.
Beh, sono d'accordo con Xenia.
Di Filosofia non credo di sapere niente.
A maggior ragione non penso di potermici dedicare alla fine di una snervante giornata di lavoro. Ma forse il mio è solo un alibi perché non saprei da che parte cominciare.
Cara Margot, mi fa molto piacere che Lei abbia notato il dettaglio del 'maiuscolo' nel mio uso del vocabolo; del resto IO SONO LA CASA...
E mi fa anche piacere che un lettore fine si accorga della differenza sottile, ma fondamentale, che risiede nei dettagli; nei quali (aveva ragione Mies van der Rohe) abita ancora Dio...
Ma per parlare di filosofia non bisogna mica parlare di cose incomprensibili o astruse! Secondo me avete una visione distorta della speculazione filosofica.
Apprezzo che Maria abbia parlato di Filosofia...
be' certo che se l'unico filosofo del blog, per dire che la filosofia è semplice, parla di speculazione filosofica...
Estica@@i...
hanno ragione quelli che la vedono come una scienza inaccessibile, nooooooooooo?
Senza sapere né Leggere né Scrivere, io mi ritengo comunque una 'amante del sapere', per cui una filosofa a tutti gli effetti..
La filospfia, ricordatevi, IMPREGNA TUTTA la nostra esistenza.
Pensate ad Aristotele, leggetevi questo suo pensiero, e ditemi se non sarà sempre - e per sempre - attuale.
"Gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della MERAVIGLIA: mentre da principio restavano meravigliati di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre maggiori: per esempio i problemi riguardanti i fenomeni della luna e quelli del sole e degli astri, o i problemi riguardanti la generazione dell’intero universo.
Ora, chi prova un senso di dubbio e di meraviglia riconosce di non sapere; ed è per questo che anche colui che ama il mito è, in certo qual modo, filosofo: il mito, infatti, è costituito da un insieme di cose che destano meraviglia. Cosicché, se gli uomini hanno filosofato per liberarsi dall’ignoranza, è evidente che ricercarono il conoscere solo al fine di 'sapere' e non per conseguire qualche utilità pratica.
E il modo stesso in cui si sono svolti i fatti lo dimostra: quando c’era già pressoché tutto ciò che necessitava alla vita ed anche all’agiatezza ed al benessere, allora si incominciò a ricercare questa forma di conoscenza.
É evidente, dunque, che noi non la ricerchiamo per nessun vantaggio che sia estraneo ad essa; e, anzi, è evidente che, come diciamo uomo libero è colui che è fine a se stesso e non è asservito ad altri, così questa sola, tra tutte le altre scienze, la diciamo libera: essa sola, infatti, è fine a se stessa."
Siamo tutte persone curiose e sensibili, non vi trovate in questo passo?
Ditemi la verità, dài, senza pensare a 'tensioni teoretiche' o a 'speculazioni filosofiche'...
p.s.: secondo me Margot è Mik sotto mentite spoglie.
Scusi Api, ma io sono io...non vede il registro linguistico diverso, la grazia femminile nella scrittura?
Mi fa piacere che consideri Aristotele accessibile. E' un pensiero che condivido. Non condivido invece chi si professa amante della filosofia e non ha mai letto un testo direttamente dall'autore.....interamente si intende. Ben altro ardore spinge una persona a leggere un autore dall'inizio delle sue opere alla sua maturità...Ma questa è un'altra storia...
ah, mi scusi, Margot,pensavo davvero che lei fosse mik
(sa, lui ha un lato squisitamente femmineo che ogni tanto non riesce a celare).
e io sono d'accordo con lei (però la devo avvisare che nei blog, solitamente, ci si dà del tu).
Le faccio un esempio pratico: frequento un forum del Corriere della Sera in cui non dico la maggior parte della gente, ma MOLTA gente si professa culturalmente elevata; questa strategia può durare poco: sul lungo termine si evince con estrema chiarezza che queste persone sono solo capre belanti in attesa di una carezza del moderatore (che gode di tutta la mia stima, ma tutta, anche perché riesce a sopportarli, pur essendosene forse accorto ben prima di me).
L'uomo deve essere dubbioso per natura: l'unica certezza che abbiamo, in effetti, è che si nasce si vive e si muore.
e su questo, a parte gli scherzi, sono perfettamente d'accordo con i filosofi.
Pensi che ora sto leggendo un saggio che trovo semplicemente GENIALE:
"La fede è una menzogna più grande dell'opinione", di Riccardo Magnani.
sottotitolo: La religione come il wannamarchismo.
so già che al mio socioMikbigottissimoessere verrà un tremlone, ma appena avrò letto questo libro, lo recensirò sul blog...
Si tenga pronta: ne uscirà un bel vespaio.
e poi, Margot, ti (scusa, con il lei non mi trovo a mio agio) dico un'altra cosa che penso da tanto tempo:
secondo me la filosofia non deve essere una posa, nè parlare con termini astrusi, nè atteggiarsi ad intellettualoidi, ma una mentalità che ti avvolge e di cui non puoi far a meno, una continua ricerca, insomma: la meraviglia di Aristotele.
E te ne dico un'altra: Leonardo Da Vinci per me è stato un filosofo!
Api,lei può pure darmi del tu, non mi offenderò,ma a me piace dare del lei, è più formale. Non conosco il forum a cui si riferisce. Pazienza sopravviverò...per il resto c'è tanta gente che cerca di essere chi non è o chi avrebbe voluto essere ma non chi potrebbe essere...ovviamente uso il condizionale.
Mik femmineo? non credo, sempre che la sua foto sia corrispondente alla realtà.
Oh! Api!? Io ho scritto le stesse cose (ricerca quotidiana del sapere, meraviglia ecc.) e tu non mi hai incluso nelle persone 'serie' che sono intervenute...
Per uqanto tiguarda la gentile Margot, non è possibile confonderla con Mik, se non altro perché il nome allude alla regina del bellissimo film interpretato dalla meravigliosa Isabelle Adjani (e di certo ha meno peli di Mik...).
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