magico Borodin. E' per il motivo che dici tu che durante la prossima lezione farò vedere ai miei studenti ?Blade Runner' e vorrei sempre fare lezione con un sottofondo musicale.
La fantasia priva della ragione produce impossibili mostri: assieme a lei è madre delle arti e origine di meraviglie. » I Capricci di Goya. visti al Prado, ne ho 3 riproduzioni in casa. è il Goya che preferisco. insieme a Bosch e Bruegel è nella mia top ten di pittori.
in effetti non sembravi COSI' vecchio.... meteo: umido-azzurrin-nuvole sparse. chissà dov'è finito Duccio, secondo me è già li' che corre verso il Poetto. be', buongiorno e buon lavoro: sigh!
dillo a me, che di mostri ne immagino a bizzeffe e poi scopro che esistono! e cmq, tutti, credo, abbiamo dei mostri dentro, per questo inorridiamo davanti a certi fatti, è come se avessimo paura di guardare ben bene nelle nostre oscurità. e la parola 'mostro', all'origine, ha un significato ampio, buono e cattivo insieme. è ciò che desta una meraviglia attonita, che attira e respinge. ora basta, devo da lavorà.
Ah, ecco la soluzione, finalmente! Li ho visti anch'io al Prado, di cui ho potuto visitare solo poche sale, ma ignoravo tutto il resto. Santo blog, quanti stimoli interessanti da approfondire. Grazie e buona giornata a tutti.
Noi abbiamo avuto la fortuna di vedere quella collezione a venti chilometri da qui... alla Fondazione Magnani Rocca. Devo dire, a onor del vero, che né a me né ai vladapini è piaciuta...
e devo dire che avevo letto la frase, ma non ricordavo fosse di Goya... pensavo fosse una citazione.
Xeniuccia, sei grande. Buona giornata a tutti. le prime bozze sono pronteeeeeeeee.
lasciamolo dire ai Vladapini che Goya a loro non è piaciuto... Xenia, con 'ovviamente non è vero' intendevo che ne ho 15 non 10: sono tutte tauromachie. In effetti dalla mia foto (che ho scattato la settimana scorsa) non sembrerebbe siano passati tanti anni da quando l'autore mi ha regalato le incisioni le incisioni all'acquaforte... Non è vero che l'ho scattata la settimana scorsa. E' gia passato qualche anno da quando ho fatto il patto con satanasso; il problema è che la foto resta uguale...
Fra le tante tasse che Vespasiano impose per risanare le finanze dell'impero, ci fu persino quella sulla piscia. Nella maggior parte dei caseggiati dell' URBS non esistevano latrine. Ce n'erano 144 pubbliche e altre gestite da privati. Questi ultimi vendevano le urine,da cui si ricavava l'ammoniaca, ai conciatori di pelli e pagavano un'imposta simile all'IVA, 'centesima venalium'. Vespasiano, rimproverato dal figlio Tito per quel genere di rendita, gli mise sotto il naso il denaro riscosso dal pagamento domandandogli se aveva cattivo odore e poichè Tito diceva di NO, soggiunse "Eppure vengono dall'urina ! " PECUNIA NON OLET :- ) (CORSERA PAG. 40 EVENTI. Vespasiano. Il divo venuto dal basso ).
non abbiamo capito cosa c'azzecchi la (nota...) questione del modo di dire 'pecunia non olet' con questo post... E poi c'è sempre la solita questione della firma...
cave canem.. ma anche carpe diem e perchè no?, sursum corda, do ut des.. sai com'è, una volta che si inizia co ste frasi, ti piglia la libidine saccendi, tipo virus. ( no, non esiste la libidine saccendi, ma fa tanto 'non so di che parlo, ma lo dico bene') ti ho risposto Vlad?, a volte i Vespasiani sono OKKUPATI.
non è un problema di nick. Se l'autore dell'intervento ha deciso di chiamarsi Vespasiano, sono fatti suoi (saranno i lettori a stabilire se intenderlo nel senso dell'imperatore o della latrina...). Lo scopriremo se in eventuali futuri interventi, in cui non ci saranno riferimenti diretti tra il nick e il contenuto, il soprannome dell'autore rimarrà lo stesso. Il problema è il senso di un commento, incentrato sulla questione del denaro che npon fa schifo a nessuno, ad un post su Borodin e il valore della musica classica, scritto ormai 8 post e due giorni fa...
Stamane ho letto con interesse le parole del pittore spagnolo Francisco Goya
El sueño de la razón produce monstruos,
( su acquaforte e acquatinta realizzata nel 1797 - foglio n° 43 - di una serie di 80 incisioni chiamata Los caprichos (I capricci) pubblicata nel 1799).
Qualcuno di voi le ha ‘postate’ qui ed io, rileggendo le mie datatissime parole sul Corriere di oggi, per associazioni celebri, ho avuto vanità e leggiadria d’affiancarlo. Scusate se ho osato.
Saper "leggere" oltre un nick e accettare con leggerezza che qualcuno a volte possa desiderare di intervenire senza palesarsi: anche questo forse si chiede ad un blog democratico. Sono stati accolti in passato commenti molto bassi, senza che nessuno abbia battuto ciglio. Questo è scritto con eleganza e simpatia e con il gusto di "giocare" riprendendo, fra l'altro, il riferimento di una notizia che oggi è passata anche dai telegiornali. Fra l'altro...stile inconfondibile, no?
@ Api: tu cambi idea su parecchie cose. Prima eri ben lieta di ospitare un anonimo che ci prendeva tutti per i fondelli (pesantemente) perchè ti pareva arguto, adesso pretendi che si firmino.
... pericoli del virtuale. La mia non era una critica. Era un semplice e sereno commento, forse frainteso; che nessuno si offenda. Ora devo scappare per accompagnare Lorenzo a scuola e farmi 200 chilometri per andare a fare lezione a Vicenza. Stasera riprenderò l'argomento per chiarire. Buona giornata a tutti, anche a Vespasiano.
Ma Mik: io ho detto appunto che a me non dà per niente fastidio che le persone entrino con un nick! Mi scoccia l'anonimo perché se tutti firmassero anonimo diventeremmo scemi a cercare di capire di chi si tratta!
e come ho detto a Vlad, il problema del blog (di tutti i blog) è che i commentatori non possono aprire nuove discussioni se non sotto i post degli amminnistratori.
Come al solito la saggezza viene da chi l’ha; così come l’obbiettività nel riconoscere la modestia di certi commenti che vi rigirate ( MA TANTI SON DI GRANDE INTERESSE E SIMPATIA ! ) Mi vergogno, ad esempio, come VESPASIANO (maiuscolo), di aver letto il commento di un amministratore postato alle 0,18 del 26 marzo 2009; ad averlo scritto…mi sparerei !
Da un professionista di Storia dell’Arte, e di questa si parlava, ci si attende una maggiore sensibilità nella “lettura dell’opera”. Si pensa che in quel VESPASIANO ( scritto maiuscolo) ci si legga il segno dell’IMPERATORE; un allievo di liceo artistico o di liceo classico che vi avesse letto = latrina…lo si sarebbe bocciato. Da questa associazione di basso livello nasce “lo stupore” per aver postato sotto Borodin e per giunta in una dedica “a Maria”, che per fortuna non è stata neanche lontanamente sfiorata dall’accostamento. E’ torna a suo merito e felice percezione dell’intervento.
Chiarisco l’ultima proposizione. In stile nazionalpopolare (Lascia o Raddoppia ?): Chi ha scritto……e dove…..? ( 1 giorno di tempo per rispondere)
In stile giornalistico informativo: VESPASIANO ha detto “Pecunia non olet”. …..e li a dare l’aneddoto.
Ma cosa gli avreste fatto a quel celebre elzevirista che si firmava
Suvvia VESPASIANO, il commento delle 0,18 era solo spiritoso. Io non ci ho trovato nessuna malizia. Cari amici, vi prego, ristabiliamo la pace e la serenità. Cosa c'è di più bello?
Francamente non capisco il commento di questo signore, che viene qui a dare lezioni di bon ton e ci giudica eleganti o grevi, in base alle sue paturnie mentali... Se purtroppo è sufficientemente impedito da non capire che, quando uno degli amministratori posta un commento, è perchè vuole suscitare, in qualche maniera, una riflessione o una discussione su di esso, e non per lasciar parlare la gente di aneddoti da impero romano, farebbe bene lui a vergognarsi di non essere ancora ricorso a cure sanitarie più adeguate. Purtroppo è tipico degli psicotici non saper comprendere le metafore, che interpretano letteralmente...
Dopo altri 200 km, tornato da Vicenza, come promesso riprendo l'argomento per tentare di chiarire.
Premessa: stamattina avrei voluto rispondere al secondo commento di Vespasiano, quello delle 23.55, rilevando dalla pacatezza dell'intervento che potevamo intendere il riferimento in senso 'imperiale', ma non avevo tempo. Stasera, leggendo la coda del post, ho dovuto ricredermi...
1. la questione del nick è un dettaglio: se uno vuole intervenire cambiando ogni volta soprannome, forse per rendersi più misterioso, è libero di farlo, ma a casa mia chi entra si presenta; anche perché ritengo più civile, oltre che interessante, avere un rapporto più diretto e chiaro con le persone con cui tratto. Cara Maria, gli ospiti indesiderati e i relativi commenti, nel nostro blog in passato hanno fatto batter ciglio eccome, e sono stati cacciati; 2. questo non è un forum, dove chiunque entra e dice quello che vuole. Questo è un blog in cui, come rileva giustamente Mik, gli amministratori 'lanciano' temi al fine di sollecitare scambi di opinioni e discussioni, con coerenza e non a casaccio. 3. un commento che parla di cessi, piscia e vil denaro (non di imperatori, come si tenta goffamente di far credere...) ad un post incentrato sulla musica di Borodin e dedicato affettuosamente dal sottoscritto a Maria, per cui quella musica ha un valore particolare, e che poi è approdato coerentemente a Goya, mi sembra, oltre che incongruente, francamente inopportuno, inelegante e offensivo. Non solo per lo stile del blog, ma soprattutto per Maria; 4. Cara Maria, l'unico stile inconfondibile dei commenti di Vespasiano, se mi è permesso un giudizio, è quello farneticante e intricato (ai limiti della incomprensibilità), del terzo commento del 'nostro', quello delle ore 9.59 di stamattina... 5. Evito di entrare nel merito del suddetto commento sulla saggezza, la professionalità, l'arte, le bocciature, gli studenti e bla, bla (qui, ancora una volta, evidentemente è successo quello che ha già rilevato Mik a proposito del farla fuori...). Vorrei solo consigliare all'autore di tale commento di rileggersi gli interventi prima di pubblicarli. Aggiungo che se lo stile nazionalpopolare non è di suo gradimento (forse irritato dal fatto di non conoscere la risposta al quiz, che qualcun'altro ha risolto prima che lui riuscisse ad entrare in Wikipedia...) nessuno lo obbliga a partecipare e ad alzare la mano... 6. amici come prima...
Caro Vlad, riconosco le tue ragioni e ti ringrazio anche per la cura che ti sei preso di me, prima dedicandomi il bel brano di Borodin, e ora difendendo quel mio spazio di "nostalgia". Lo apprezzo davvero molto. Tuttavia mi dispiace molto per l'accaduto perché quando si prova affetto per una persona non la si vorrebbe mai vedere al centro di polemiche o discussioni. Ho tentato di fare da "mediatrice" perché ero certa, e lo sono ancora (proprio per l'affetto di cui parlavo poco fa), dell'assoluta buona fede degli interventi in discussione ma ho miseramente fallito, peggiorando ulteriormente le cose. E' già successo che dicessi a me stessa, riguardo al blog, che farei meglio a stare zitta e a non intromettermi, ma poi mi faccio prendere dal desiderio di appianare le "increspature" e i risultati sono qui da vedere. Mi scuso con tutti e vi auguro la buonanotte.
Ma no, maria, non è un problema di non intromettersi, e ci mancherebbe altro. Il problema è diverso (e cerco di capire il punto di vista del blogger che si è firmato vespasiano). A volte capita di avere voglia di postare un commento perché a noi sembra interessante e per questo lo riteniamo interessante per tutti. Se in un blog non c'è una discussione in cui inserirlo, lo si mette dove capita. Il problema non è tanto il dove il come il quando, ma il modo. Da parte mia, io non trovo così esecrabile che Vesp abbia postato il suo 'studio' sulla frase 'pecunia...' sotto Borodin!
Suvvia, dài... MaKiTeVole è il Regno dei fuori Tema (e Marrrria ne è la Regina, per non parlare di Xenia e di me, ogni tanto)! Ma il tono seccato del blogger nell'essere stato ripreso da uno degli amministratori, tra l'altro con una frase scherzosa, e la sua reazione, non è stato apprezzato nemmeno da me. E il fatto che si sia arrabbiato perché Vlad ha detto che il nick era fraintendibile... nemmeno.
A dire il vero, non ho nemmeno apprezzato tanto due parole utilizzate dai miei due soci: farneticante e psicotico. Ma insomma, su. Siamo tutti grandi abbastanza per capire l'uso corretto delle parole.
In un blog ci si deve confrontare per forza: è uno strumento che nasce proprio per quello, non dimentichiamolo.
carissima Maria, non ti devi sxcusare di nulla. I tuoi interventi sono sempre eleganti e apprezzabili. Quindi vorrei che non ti trattenessi e non ce li facessi mancare. Insisto sulla legittimità del lettore di interpretare un commento (indiscutibilmente evidente nei suoi risvolti ruvidi e nella incongruenza del tema rispetto al post in cui è stato inserito) come inopportuno, tale natura confermata dalla reazione del 'terzo' commento che, ripeto, appare farneticante e offensivo. Comprendo la frenesia di apparire a tutti i costi, ma bisogna frenare l'istintivo horror vacui che a volte fa perdere il controllo. La parola magica è SOBRIETA'. Cui associare anche un'altra parola: CHIAREZZA. Continuo comunque a chiedermi perché un frequentatore del blog che in diverse occasioni, con interventi moderati e intelligenti, si è firmato col suo vero nome, questa volta abbia adottatto un nick che rafforzasse il tema dell'intervento. Un'ultima considerazione: ieri sera parlando con Api ho scoperto l'età del suddetto frequentatore, che stimo e che ero convinto fosse nostro coetaneo. Allora mi è venuto in mente che i giorni scorsi l'ho salutato, sulla questione della 'corsa', con un 'vecchio mio', semplicemente citando il Grande Gatsby. Non c'era nel mio saluto nessun consapevole doppio senso. Se in tal modo è stato interpretato, magari alimentando un certo risentimento, me ne scuso col maratoneta; ma questo conferma la necessità della chiarezza. Saluti a tutti, anche al maratoneta
Caro Vlad, so che ti colleghi prevalentemente di sera, così ho preferito attendere per ringraziarti delle parole che mi hai rivolto oggi. Spero che il weekend porti fra tutti noi l'armonia che tanto mi piace.
Tornando alla musica, che aveva dato avvio a questo scambio, volevo dirti che il secondo brano che l'insegnante ci fece ascoltare fu "Pierino e il lupo" di Prokofiev. Chissà perché molti ricordi, forse anche importanti, si perdono ed altri, apparentemente più insignificanti, restano impressi nella nostra memoria per sempre. Forse il potere magico della musica risiede anche in questo saperli "preservare" dal tempo per restituirceli intatti quando il cuore sente la necessità di ritrovarli. Buonanotte a tutti.
a parte la lirica ( madre soprano), il mio ricordo collegato alla prima media è stato il pezzo della Tempesta di Rossini. il mio prof di disegno voleva che ci ispirassimo al brano. ero terrorizzata perchè non sapevo disegnare. lui entrava in classe e io mi mettevo a piangere. ha avuto una pazienza incredibile. grazie prof Chiesa. e mo' basta ricordi.
Ma come Xenia, 'basta ricordi'? Uno dei miei professori di 'disegno dal vero' ricordo che una delle prime cose che ci disse fu: 'ragazzi, il problema non è il non saper disegnare, l'importante è saper vedere'.
'... così continuiamo a remare, barche controcorrente, risospinti senza posa nel passato.' Questo, però, non è il mio professore di disegno, è Fitzgerald.
43 commenti:
GRAZIE...
Maria, ma a quest'ora stai ancora sveglia a chattare???
C'era in linea il pifferaio magico...
si sta svegli perché ,il sonno della ragione genera mostri'...
Indovinello:
di chi è la frase, e a proposito di cosa?
E la soluzione?
Domani mattina mi aspetto di trovarla postata.
Io non la so.
'notte a tutti,
La fantasia priva della ragione produce impossibili mostri: assieme a lei è madre delle arti e origine di meraviglie. »
I Capricci di Goya.
visti al Prado, ne ho 3 riproduzioni in casa. è il Goya che preferisco.
insieme a Bosch e Bruegel è nella mia top ten di pittori.
Brava Xenia!
p.s.
io ne ho 10 originali (tutti un ìprimo stato'; me li ha regalati l'autore.
Ovviamente non è vero...
... ma siamo così sicuri che i 'mostri' siano solo frutto della fantasia e 'impossibili'?
in effetti non sembravi COSI' vecchio....
meteo: umido-azzurrin-nuvole sparse.
chissà dov'è finito Duccio, secondo me è già li' che corre verso il Poetto.
be', buongiorno e buon lavoro: sigh!
dillo a me, che di mostri ne immagino a bizzeffe e poi scopro che esistono! e cmq, tutti, credo, abbiamo dei mostri dentro, per questo inorridiamo davanti a certi fatti, è come se avessimo paura di guardare ben bene nelle nostre oscurità. e la parola 'mostro', all'origine, ha un significato ampio, buono e cattivo insieme. è ciò che desta una meraviglia attonita, che attira e respinge.
ora basta, devo da lavorà.
Ah, ecco la soluzione, finalmente!
Li ho visti anch'io al Prado, di cui ho potuto visitare solo poche sale, ma ignoravo tutto il resto.
Santo blog, quanti stimoli interessanti da approfondire.
Grazie e buona giornata a tutti.
Noi abbiamo avuto la fortuna di vedere quella collezione a venti chilometri da qui... alla Fondazione Magnani Rocca.
Devo dire, a onor del vero, che né a me né ai vladapini è piaciuta...
e devo dire che avevo letto la frase, ma non ricordavo fosse di Goya... pensavo fosse una citazione.
Xeniuccia, sei grande.
Buona giornata a tutti.
le prime bozze sono pronteeeeeeeee.
lasciamolo dire ai Vladapini che Goya a loro non è piaciuto...
Xenia, con 'ovviamente non è vero' intendevo che ne ho 15 non 10: sono tutte tauromachie.
In effetti dalla mia foto (che ho scattato la settimana scorsa) non sembrerebbe siano passati tanti anni da quando l'autore mi ha regalato le incisioni le incisioni all'acquaforte...
Non è vero che l'ho scattata la settimana scorsa. E' gia passato qualche anno da quando ho fatto il patto con satanasso; il problema è che la foto resta uguale...
ma sono stai i vladapini a dirlo...
l'unica stampa che era loro piaciuta era quella.... lo sai, no?
Ah, Vlad, ti ricordi di passare da Feltrinello ViaRep per ritirare i due libri per la BimbaBIb, per ffavore?
grazie grazie grazie
"Pecunia non olet"...
ed inventò l'I.V.A. sull'urina !
Fra le tante tasse che Vespasiano impose per risanare le finanze dell'impero, ci fu persino quella sulla piscia.
Nella maggior parte dei caseggiati dell' URBS non esistevano latrine. Ce n'erano 144 pubbliche e altre gestite da privati.
Questi ultimi vendevano le urine,da cui si ricavava l'ammoniaca, ai conciatori di pelli e pagavano un'imposta simile all'IVA, 'centesima venalium'.
Vespasiano, rimproverato dal figlio Tito per quel genere di rendita, gli mise sotto il naso il denaro riscosso dal pagamento domandandogli se aveva cattivo odore e poichè Tito diceva di NO, soggiunse "Eppure vengono dall'urina ! "
PECUNIA NON OLET :- )
(CORSERA PAG. 40 EVENTI. Vespasiano. Il divo venuto dal basso ).
Molto interessante.
Non ho mai saputo a cosa si riferisse, di preciso, quella frase...
non abbiamo capito cosa c'azzecchi la (nota...) questione del modo di dire 'pecunia non olet' con questo post...
E poi c'è sempre la solita questione della firma...
ma sei ancora in studioooooooo
cave canem.. ma anche carpe diem e perchè no?, sursum corda, do ut des..
sai com'è, una volta che si inizia co ste frasi, ti piglia la libidine saccendi, tipo virus.
( no, non esiste la libidine saccendi, ma fa tanto 'non so di che parlo, ma lo dico bene')
ti ho risposto Vlad?, a volte i Vespasiani sono OKKUPATI.
Ma a me non dispiace che entrino persone con i nick, scusate.
se uno entra da noi si trova Vlad api xenia...
a patto che non siano isterici o maleducati, che c'è di male?
ed è stato carino a non postarlo sotto il fiore, dài.
non è un problema di nick.
Se l'autore dell'intervento ha deciso di chiamarsi Vespasiano, sono fatti suoi (saranno i lettori a stabilire se intenderlo nel senso dell'imperatore o della latrina...).
Lo scopriremo se in eventuali futuri interventi, in cui non ci saranno riferimenti diretti tra il nick e il contenuto, il soprannome dell'autore rimarrà lo stesso.
Il problema è il senso di un commento, incentrato sulla questione del denaro che npon fa schifo a nessuno, ad un post su Borodin e il valore della musica classica, scritto ormai 8 post e due giorni fa...
Stamane ho letto con interesse le parole del pittore spagnolo Francisco Goya
El sueño de la razón produce monstruos,
( su acquaforte e acquatinta realizzata nel 1797 - foglio n° 43 - di una serie di 80 incisioni chiamata Los caprichos (I capricci) pubblicata nel 1799).
Qualcuno di voi le ha ‘postate’ qui ed io, rileggendo le mie datatissime parole sul Corriere di oggi, per associazioni celebri, ho avuto vanità e leggiadria d’affiancarlo.
Scusate se ho osato.
Si usa dire in questi casi che l'ha fatto fuori dal vaso (il commento, ovviamente).
Saper "leggere" oltre un nick e accettare con leggerezza che qualcuno a volte possa desiderare di intervenire senza palesarsi: anche questo forse si chiede ad un blog democratico.
Sono stati accolti in passato commenti molto bassi, senza che nessuno abbia battuto ciglio. Questo è scritto con eleganza e simpatia e con il gusto di "giocare" riprendendo, fra l'altro, il riferimento di una notizia che oggi è passata anche dai telegiornali.
Fra l'altro...stile inconfondibile, no?
@ Api: tu cambi idea su parecchie cose. Prima eri ben lieta di ospitare un anonimo che ci prendeva tutti per i fondelli (pesantemente) perchè ti pareva arguto, adesso pretendi che si firmino.
... pericoli del virtuale.
La mia non era una critica. Era un semplice e sereno commento, forse frainteso; che nessuno si offenda.
Ora devo scappare per accompagnare Lorenzo a scuola e farmi 200 chilometri per andare a fare lezione a Vicenza. Stasera riprenderò l'argomento per chiarire.
Buona giornata a tutti, anche a Vespasiano.
... Mik, Api non c'entra: il commento era mio.
Ma Mik: io ho detto appunto che a me non dà per niente fastidio che le persone entrino con un nick!
Mi scoccia l'anonimo perché se tutti firmassero anonimo diventeremmo scemi a cercare di capire di chi si tratta!
e come ho detto a Vlad, il problema del blog (di tutti i blog) è che i commentatori non possono aprire nuove discussioni se non sotto i post degli amminnistratori.
Come al solito la saggezza viene da chi l’ha; così come l’obbiettività nel riconoscere la modestia di certi commenti che vi rigirate ( MA TANTI SON DI GRANDE INTERESSE E SIMPATIA ! )
Mi vergogno, ad esempio, come VESPASIANO (maiuscolo), di aver letto il commento di un amministratore postato alle 0,18 del 26 marzo 2009; ad averlo scritto…mi sparerei !
Da un professionista di Storia dell’Arte, e di questa si parlava, ci si attende una maggiore sensibilità nella “lettura dell’opera”. Si pensa che in quel VESPASIANO ( scritto maiuscolo) ci si legga il segno dell’IMPERATORE; un allievo di liceo artistico o di liceo classico che vi avesse letto = latrina…lo si sarebbe bocciato. Da questa associazione di basso livello nasce “lo stupore” per aver postato sotto Borodin e per giunta in una dedica “a Maria”, che per fortuna non è stata neanche lontanamente sfiorata dall’accostamento. E’ torna a suo merito e felice percezione dell’intervento.
Chiarisco l’ultima proposizione.
In stile nazionalpopolare (Lascia o Raddoppia ?):
Chi ha scritto……e dove…..? ( 1 giorno di tempo per rispondere)
In stile giornalistico informativo:
VESPASIANO ha detto
“Pecunia non olet”.
…..e li a dare l’aneddoto.
Ma cosa gli avreste fatto a quel celebre elzevirista che si firmava
FORTEBRACCIO ?!
Suvvia VESPASIANO,
il commento delle 0,18 era solo spiritoso.
Io non ci ho trovato nessuna malizia.
Cari amici, vi prego, ristabiliamo la pace e la serenità. Cosa c'è di più bello?
Francamente preferisco rimanere fuori dalla polemiche, oggi, anche se sono perfettamente d'accordo con Maria.
Ho bisogno di energia (positiva) per la famosa estrazione di oggi pomeriggio... inviatemela, per favore!
Francamente non capisco il commento di questo signore, che viene qui a dare lezioni di bon ton e ci giudica eleganti o grevi, in base alle sue paturnie mentali... Se purtroppo è sufficientemente impedito da non capire che, quando uno degli amministratori posta un commento, è perchè vuole suscitare, in qualche maniera, una riflessione o una discussione su di esso, e non per lasciar parlare la gente di aneddoti da impero romano, farebbe bene lui a vergognarsi di non essere ancora ricorso a cure sanitarie più adeguate.
Purtroppo è tipico degli psicotici non saper comprendere le metafore, che interpretano letteralmente...
Dopo altri 200 km, tornato da Vicenza, come promesso riprendo l'argomento per tentare di chiarire.
Premessa:
stamattina avrei voluto rispondere al secondo commento di Vespasiano, quello delle 23.55, rilevando dalla pacatezza dell'intervento che potevamo intendere il riferimento in senso 'imperiale', ma non avevo tempo. Stasera, leggendo la coda del post, ho dovuto ricredermi...
1. la questione del nick è un dettaglio: se uno vuole intervenire cambiando ogni volta soprannome, forse per rendersi più misterioso, è libero di farlo, ma a casa mia chi entra si presenta; anche perché ritengo più civile, oltre che interessante, avere un rapporto più diretto e chiaro con le persone con cui tratto. Cara Maria, gli ospiti indesiderati e i relativi commenti, nel nostro blog in passato hanno fatto batter ciglio eccome, e sono stati cacciati;
2. questo non è un forum, dove chiunque entra e dice quello che vuole. Questo è un blog in cui, come rileva giustamente Mik, gli amministratori 'lanciano' temi al fine di sollecitare scambi di opinioni e discussioni, con coerenza e non a casaccio.
3. un commento che parla di cessi, piscia e vil denaro (non di imperatori, come si tenta goffamente di far credere...) ad un post incentrato sulla musica di Borodin e dedicato affettuosamente dal sottoscritto a Maria, per cui quella musica ha un valore particolare, e che poi è approdato coerentemente a Goya, mi sembra, oltre che incongruente, francamente inopportuno, inelegante e offensivo. Non solo per lo stile del blog, ma soprattutto per Maria;
4. Cara Maria, l'unico stile inconfondibile dei commenti di Vespasiano, se mi è permesso un giudizio, è quello farneticante e intricato (ai limiti della incomprensibilità), del terzo commento del 'nostro', quello delle ore 9.59 di stamattina...
5. Evito di entrare nel merito del suddetto commento sulla saggezza, la professionalità, l'arte, le bocciature, gli studenti e bla, bla (qui, ancora una volta, evidentemente è successo quello che ha già rilevato Mik a proposito del farla fuori...). Vorrei solo consigliare all'autore di tale commento di rileggersi gli interventi prima di pubblicarli. Aggiungo che se lo stile nazionalpopolare non è di suo gradimento (forse irritato dal fatto di non conoscere la risposta al quiz, che qualcun'altro ha risolto prima che lui riuscisse ad entrare in Wikipedia...) nessuno lo obbliga a partecipare e ad alzare la mano...
6. amici come prima...
Caro Vlad,
riconosco le tue ragioni e ti ringrazio anche per la cura che ti sei preso di me, prima dedicandomi il bel brano di Borodin, e ora difendendo quel mio spazio di "nostalgia".
Lo apprezzo davvero molto.
Tuttavia mi dispiace molto per l'accaduto perché quando si prova affetto per una persona non la si vorrebbe mai vedere al centro di polemiche o discussioni.
Ho tentato di fare da "mediatrice" perché ero certa, e lo sono ancora (proprio per l'affetto di cui parlavo poco fa), dell'assoluta buona fede degli interventi in discussione ma ho miseramente fallito, peggiorando ulteriormente le cose.
E' già successo che dicessi a me stessa, riguardo al blog, che farei meglio a stare zitta e a non intromettermi, ma poi mi faccio prendere dal desiderio di appianare le "increspature" e i risultati sono qui da vedere.
Mi scuso con tutti e vi auguro la buonanotte.
Ma no, maria, non è un problema di non intromettersi, e ci mancherebbe altro.
Il problema è diverso (e cerco di capire il punto di vista del blogger che si è firmato vespasiano).
A volte capita di avere voglia di postare un commento perché a noi sembra interessante e per questo lo riteniamo interessante per tutti.
Se in un blog non c'è una discussione in cui inserirlo, lo si mette dove capita.
Il problema non è tanto il dove il come il quando, ma il modo.
Da parte mia, io non trovo così esecrabile che Vesp abbia postato il suo 'studio' sulla frase 'pecunia...' sotto Borodin!
Suvvia, dài... MaKiTeVole è il Regno dei fuori Tema (e Marrrria ne è la Regina, per non parlare di Xenia e di me, ogni tanto)!
Ma il tono seccato del blogger nell'essere stato ripreso da uno degli amministratori, tra l'altro con una frase scherzosa, e la sua reazione, non è stato apprezzato nemmeno da me. E il fatto che si sia arrabbiato perché Vlad ha detto che il nick era fraintendibile... nemmeno.
A dire il vero, non ho nemmeno apprezzato tanto due parole utilizzate dai miei due soci: farneticante e psicotico.
Ma insomma, su.
Siamo tutti grandi abbastanza per capire l'uso corretto delle parole.
In un blog ci si deve confrontare per forza: è uno strumento che nasce proprio per quello, non dimentichiamolo.
carissima Maria,
non ti devi sxcusare di nulla. I tuoi interventi sono sempre eleganti e apprezzabili. Quindi vorrei che non ti trattenessi e non ce li facessi mancare.
Insisto sulla legittimità del lettore di interpretare un commento (indiscutibilmente evidente nei suoi risvolti ruvidi e nella incongruenza del tema rispetto al post in cui è stato inserito) come inopportuno, tale natura confermata dalla reazione del 'terzo' commento che, ripeto, appare farneticante e offensivo.
Comprendo la frenesia di apparire a tutti i costi, ma bisogna frenare l'istintivo horror vacui che a volte fa perdere il controllo. La parola magica è SOBRIETA'. Cui associare anche un'altra parola: CHIAREZZA.
Continuo comunque a chiedermi perché un frequentatore del blog che in diverse occasioni, con interventi moderati e intelligenti, si è firmato col suo vero nome, questa volta abbia adottatto un nick che rafforzasse il tema dell'intervento.
Un'ultima considerazione:
ieri sera parlando con Api ho scoperto l'età del suddetto frequentatore, che stimo e che ero convinto fosse nostro coetaneo. Allora mi è venuto in mente che i giorni scorsi l'ho salutato, sulla questione della 'corsa', con un 'vecchio mio', semplicemente citando il Grande Gatsby. Non c'era nel mio saluto nessun consapevole doppio senso. Se in tal modo è stato interpretato, magari alimentando un certo risentimento, me ne scuso col maratoneta; ma questo conferma la necessità della chiarezza.
Saluti a tutti, anche al maratoneta
Caro Vlad,
so che ti colleghi prevalentemente di sera, così ho preferito attendere per ringraziarti delle parole che mi hai rivolto oggi.
Spero che il weekend porti fra tutti noi l'armonia che tanto mi piace.
Tornando alla musica, che aveva dato avvio a questo scambio, volevo dirti che il secondo brano che l'insegnante ci fece ascoltare fu "Pierino e il lupo" di Prokofiev.
Chissà perché molti ricordi, forse anche importanti, si perdono ed altri, apparentemente più insignificanti, restano impressi nella nostra memoria per sempre. Forse il potere magico della musica risiede anche in questo saperli "preservare" dal tempo per restituirceli intatti quando il cuore sente la necessità di ritrovarli.
Buonanotte a tutti.
a parte la lirica ( madre soprano), il mio ricordo collegato alla prima media è stato il pezzo della Tempesta di Rossini. il mio prof di disegno voleva che ci ispirassimo al brano. ero terrorizzata perchè non sapevo disegnare. lui entrava in classe e io mi mettevo a piangere. ha avuto una pazienza incredibile. grazie prof Chiesa.
e mo' basta ricordi.
Ciao Xenia,
ancora alzata anche tu...
Il disegno? Povera me, proprio negata, posso capire cosa provavi.
Io mi ritiro.
'notte
Ma come Xenia, 'basta ricordi'?
Uno dei miei professori di 'disegno dal vero' ricordo che una delle prime cose che ci disse fu: 'ragazzi, il problema non è il non saper disegnare, l'importante è saper vedere'.
'... così continuiamo a remare, barche controcorrente, risospinti senza posa nel passato.' Questo, però, non è il mio professore di disegno, è Fitzgerald.
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