Spesso amici miei si lamentano del fatto che spariscano i video, le immagini, secondo un criterio che non riusciamo a definire (capitato anche a me, con quello del vescovo negazionista e con un altro), e ogni tanto a qualcuno viene chiuso all'improvviso l'account... e deve rifarsi TUTTI i contatti.
Se capitasse a me mi dispiacerebbe proprio tanto, ma tanto.
Mi sto creando un nido di persone con cui sono in sintonia e doverle recuperare tutte sarebbe un macello ma, tutto sommato, non me ne deriverebbero problemi enormi, cosa che è capitata a questa persona.
Nino Randisi è un giornalista. Un dirigente sindacale della sua categoria nell’isola, uno che ha preso molto sul serio il social networking come strumento di comunicazione civile:
“Mica si potrà solo scrivere, ho mangiato, ho dormito e tutte quelle altre fesserie che si leggono, no? Si potrà pur comunicare qualcosa di più serio e di più drammatico?“.
“Avevo 500 amici. Ogni giorno pubblicavo video di YouTube sui latitanti più pericolosi. Mettevo materiali che scottano, tutta documentazione seria su argomenti importanti. E mi seguivano in molti. Adesso tutto quello che ho pubblicato finora è andato perso. Ma io non mi arrendo, mi sono rifatto l’account con altri dati e ho ripreso a pubblicare. Voglio proprio vedere cosa succede adesso. Pensa un po’, hanno tolto qualche pagina su Riina, ma ne hanno lasciato altre dove si parla di mafia in tono elogiativo, e il mio spazio, che è una pagina *contro* la mafia, me lo disabilitano?“
Internet deve rimanere libera: è l'unica opportunità che è rimasta per leggere notizie che dai giornali vengono spesso ignorate (agghiacciante l'arresto di un disturbatore a una conferenza di Kerry, che gli ha posto domande davvero scomode sul fatto che sia lui che Bush siano membri della POTENTISSIMA loggia massonica Skull and Bones; il ragazzo è stato picchiato e seviziato con le scosse elettriche e nel video si vede benissimo. Sui giornali non mi risulta sia uscito. Ne stiamo parlando da Enrico Bertolino, Manager di Formazione e comico, nonché persona impegnatissima nel sociale - soprattutto in Brasile.)
http://zambardino.blogautore.repubblica.it/
3 commenti:
Ma perché non si fa un blog, invece di usare quella schifezza di fb?
E può postare tutte le cose che vuole!
perché con facebook condividi quello che hai con migliaia di persone. subito.
ma cosa ti spiego a fare.
capra.
ecco, un gruppo neonato:
Per la trasparenza nella gestione di Facebook
Troppi episodi poco chiari nella gestione di FB: foto che scompaiono, account disabilitati, funzioni bloccate, notizie di diffusione dei dati a pagamento, eccetera.
Può anche darsi che per questi episodi ci siano delle giustificazioni ragionevoli, ma nessuno le riesce mai a sapere. Non si sa bene a chi chiedere e non si ottengono risposte: la gestione di Facebook sembra il Castello di Kafka.
Gli utenti hanno il diritto a sapere: costituiamo un gruppo numeroso e cerchiamo di ottenere la trasparenza che ci è dovuta.
(L'immagine è presa dal blog di armandos42 su altervista)
L'idea di creare questo gruppo mi è nata dal "caso" intorno alla foto con la scritta sul muro "Immigrati, per favore non lasciateci soli con gli italiani". La foto era scomparsa almeno 2 volte da molte bacheche, la mia compresa, senza nessuna spiegazione.
Si era quindi sparsa la voce che ci fosse "censura" da parte di FB. Siccome io non amo le "leggende metropolitane", ho cercato di capire cosa stesse accedendo in realtà.
Visto che se il proprietario originale di una foto la cancella, questa viene giustamente tolta da tutti quelli che l'hanno condivisa, e visto che nessuno si ricordava chi era il proprietario originale, l’unico modo per essere certi di quello che stava accadendo era quello di pubblicarla io.
Adesso, la mia e quella di molti è ancora là, però mi sono arrivate molte segnalazioni di persone alle quali è scomparsa di nuovo. Anche in questo caso senza spiegazioni.
Ho scritto ripetutamente alla mail abuse+nas8vtq@facebook.com per avere spiegazioni: mi hanno risposto un paio di volte dicendomi che avrebbero preso in carica il problema, ma di fatto sino ad ora nessuno mi ha dato una risposta in merito.
Nel frattempo, altri episodi poco chiari sono stati resi noti, sicché ho pensato che fosse arrivato il momento di cercare di saperne di più.
Livia
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