Cinque intellettuali à la page, accusati di essere eversori dell’intelligenza legalizzata, devono sottoporsi a terapia psichiatrica a causa di una pièce: lo scrittore l’ha scritta, il regista l’ha messa in scena, l’attore l’ha interpretata e il giornalista l’ha recensita con grande entusiasmo. La dottoressa Ortensia Schiavo d’Ambra, incaricata dallo Stato, deciderà se la loro intelligenza è legale e potranno...
Consigliato a chi ha letto...: i libri di Amélie Nothomb: simile lo stile dialogico e teatrale, l'essenzialità, l'acutezza dello sguardo.
Ciò che fa la Ferruzzi, in tutti i suoi libri come in questo, è osservare e descrivere le manifestazioni dell’essere umano contemporaneo: proprio in queste lei ricerca, e trova, lo stravagante e il grottesco. Poco le importa di mostrare gli uomini come dovrebbero essere; al contrario, li raffigura con una sorta di violento umorismo quali sono in realtà, con le loro ipocrisie, le meschinità e la pochezza, lasciando al lettore la cura di trarne la morale.
Il minimo che può capitare al lettore è di riconoscere tra le “ineffabili teste d’uovo” amici e conoscenti; il peggio, è di trovarci sé stesso.
Ma non si pensi ad una lettura pesante: tutt'altro. Le pagine scorrono, ma la leggerezza qui non corrisponde a superficialità.
E un altro lettore dice un'altra cosa ancora:
Non vi lasciate fuorviare quando vi diranno che la Ferruzzi scrive come la Nothomb, che il suo Ineffabili teste d’uovo somiglia a Orwell. Io l’ho fatto e ho sbagliato, perché la Ferruzzi, pur trattando argomenti “affini”, ha uno stile tutto suo, particolare, pulito, sorprendente. Veramente notevole. Anche perché di cloni non si sente proprio il bisogno, le scritture imitative non hanno forza, cosa che invece questo romanzo ha in abbondanza. La scrittura qui è moderna, tagliente e a volte cruda, la costruzione è un continuo contrappunto di voci interiori ed esteriori, detto e pensato, che diverte mentre fustiga, parlando dell’altrove, il nostro mondo e tempo. La storia infatti è ambientata in un mondo che si intuisce contemporaneo ma dissimile, una ucronia appena accennata che fa da contorno ad un duello tra intelligenze; un mondo comunque vagamente distopico, indesiderabile ma anche piuttosto normale. La distopia però è quasi pretestuosa: è vero che nella realtà non esiste un sistema statale di repressione della cosiddetta “intelligenza eversiva”, ma è anche vero che la nostra società impone pesanti sanzioni a tutti coloro che non sono “allineati”. I personaggi sono caricaturali, tirati al massimo nei loro difetti; durante la Settimana Lavorativa si intrecciano matrone, giullari, servi, arrivisti, ognuno volto a trarre il massimo vantaggio personale dalla situazione in cui si sono forzatamente trovati. Solo la protagonista, Erma, è al di sopra, ha un obiettivo, uno solo, da cui non si lascia distogliere. In virtù di questo suo fine riesce a non farsi toccare, corrompere, lusingare, si mantiene salda e distaccata, assaporando ogni giorno il suo sforzo, spesso dal sapore amaro. fino allo scioglimento, che, personalmente, mi ha colto alla sprovvista. Mi ha ricordato l’abilità della Christie nel disseminare indizi e lasciare che il lettore si inganni da sé, giunga a conclusioni legittime ma false, colpendolo poi con la verità. Avevo colto i passaggi fondamentali della trama, ma non era in quello la sorpresa. Consigliato a tutti i lettori che, come me, amano le distopie, e le autrici innovative e schiette.
La Presidentessa Api può solamente confermare la bravura di questa autrice che sa impugnare la penna come un pugnale, ma anche toccare le corde più sensibili del lettore.
18 commenti:
Mannaggia piove….
Ma era solo una finta; ed anch’io ho fatto finta di rinunciare, per ingannare Giove.
Al clacson dell’amico sono già all’angolo di casa: Via Dante, Viale Cimitero, Viale Bonaria, IL PORTO a guardare vascelli e cielo che s’apre, Viale La Plaia, Via SanPaolo, in perfetta solitudine le macchine ancora dormono, SantaGilla, Piazza San Michele, Via Campania, Baccaredda, Mercato a correre sulla corsia delle bancarelle, oggi dormono anche quelle, Dante, Casa.
Un solo ticket, gratis.
Più tardi, la bella sorpresa.
A farci visita, in bella edizione colorata, rallegrante, le
INEFFABILI TESTE D’UOVO
di
Annalisa FERRUZZI.
Cielo che scialo !
Annalisa e Api4P grazie; è un vero piacere.
Mi smonta un po’ che tante cose (belle), che mi ero annotato, siano già state scritte ma spero che , a lettura ultimata, mi resti qualche puntino da piazzare sulle i .
Intanto mi piace riprendere questo
FERMO IMMAGINE
< Sono così stanca Leni. Credevo d’aver trovato uno scopo per vivere. Nebuloso, certo, ma era pur sempre uno scopo. Ora, vengo qui, ti parlo e il silenzio mi ferisce le orecchie. Tu sei rimasta ibernata nel lusso della gioventù, io invecchio e il carico di ricordi e finzioni diventa un blocco di cemento sulle mie spalle. A volte ti odio per questo>.
TU SEI RIMASTA IBERNATA NEL LUSSO DELLA GIOVENTU’.
Questa cosa per me nella “tenerezza e consapevolezza” di quel “ lusso della gioventù” vale per asciuttezza eleganza efficacia sintesi l’intera sceneggiatura.
A quando la rappresentazione teatrale. Perché l’hai bello e pronto per quel fine.
Ciao…., ciao, acc… il nome…
Ciao ANNALISA.
‘ Notte a tutti.
E la lettura prosegue…..
sta annalisa ferruzzi starebbe bene alla nostra RCS09, ma è lontana, mannaggia.
vabbè che tanto nessuno l'ha mai vista in faccia, potrei trovare una ghostfaccer che lo presenta al posto suo.
sarà legale?
RCS09 sembra il nome di una pillola anticoncezionale. ma nel caso specifico dovrei dire: anticoncettuale?
buongiorno gente, vi mando il Meteo: cielo celestino-primaverile con sbaffi allargati di nuvolos-cinereo. aria intiepidita, umida q.b.
domandina: e Marrria?
PS: mi avete fatto venire la tachicardia.. fa pure rima
Xenia,
tu l'hai letto questo libro?
beh, essendo un libro di un'autrice cagliaritina spero proprio che xenia l'abbia letto.
duccio è inutile che invii messaggi all'autrice: annalisa è di una timidezza e di una ritrosia monacali. non è mica 'na portinaia come me ben paoloeffe e maxbury.
non interverrà mai, sul blog.
@ Api: sei una cara-ogna!
Non raccolgo provocazioni.
Mi sono fatto da solooooooooooooooooooo.
e me la canto e mi sgolooooooo!
duccio ha detto
.....Ben ( cioè bene ),
da buon Prof di MATEMATICA,
2 + 2 = 4
Dico BEN (bene ) , annalisa, Api4P, Xenia ?
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Api4P dice / vabbè che tanto nessuno l'ha mai vista in faccia, potrei trovare una ghostfaccer che lo presenta al posto suo. /
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duccio dice / Io l’ho vista in faccia; vuoi una sua foto ...per contestualizzare Opera e Operaia ? /
…fatemi sapere.
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Marrriiia ha già contestualizzato il tutto, ma chissà cosa ne pensa ?!
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fortuna che non mi hai assoldato tra i "portieri" Api4P; faccio il battitore_libero : - )
Io giocavo centrocampista, mai stato portiere...
Io sempre portiere, da piccolo ero più ciccione di adesso e non potevo correre (anzi mi scocciavo), in compenso avevo dei riflessi da gatto e le prendevo tutte!
CaraAnnalisa
< Ora vado a cercarmi un sogno >
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dio mio come sei brava quando passi dalla sceneggiatura al romanzo.
Una marcia in più.
Emozione.
duccio
Api4P, a proposito di domande; questa mi ha perseguitato a lungo.
Stai li a spiegare, micca dalla cattedra, sul territorio: chiami in causa questo e quella, li coinvolgi, personalizzi.
Una lezione aperta, ed ora attendi domande che aiutino a chiarire gli ultimi dubbi.
Ti rallegri perché vedi che s'alza una mano,
< Prof posso andare in bagno ? >
Come fai a dirle, NO !
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Altra domanda, prima di andare....alla Citta' Mercato,
< Che ne è della HOLY ? >
anche io cerco la Holy mary.
Marria Marrria Marria Marriiiiaaaa!
ciao Duccio l'enigmista.
caro Mik, anch'io da piccola facevo il portiere, ma preferivo tirare i rigori col sinistro, come a GGiggi RRRiva.
Ai tuoi tempi Gigi Riva ancora non era nato...
ti sbagli, l'ho battezzato pirsonalmente di pirsona.
Mi piace questa Annalisa Sferruzza: "lo stile dialogico e teatrale, l'essenzialità, l'acutezza dello sguardo", come recita la sinossi che Api ha certamente copiato pari pari dal sito della casa editrice, mi ricorda un po' i miei atti unici del sabato sera... Chissà se è pure una bella donna, o se è una di quelle bruttine che, siccome gli va male con il mondo, si dedicano alla scrittura...
boh.
nessuno l'ha mai vista, credo.
io me la immagino come una via di mezzo tra la tamaro, la binetti e la bindi.
sai che c'è?
è timida da bestia, ma ha un forte sense of humour, per fortuna.
(la vuoi sapere una cosa, mik? te la dico tutta? MA VUOI CHE TE LA DICA TUTTA???????
secondo me è duccio)
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