sabato 18 settembre 2010

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Palcoscenità / 2

 
 
EVOLUZIONE
Atto unico
 
Villette a schiera sulla tangenziale vicino la rotatoria con la statua di Antonio Sangallo il Giovane: una uscita porta al nuovo ipermercato dove i prezzi sono convenienti tutto l'anno, la seconda uscita conduce al centro, la terza uscita verso i paesi limitrofi, e la quarta è fatta così male che porta direttamente al nuovo ospedale, visto il numero di incidenti che accadono. E' ora di pranzo, e dalle case affacciate sulla strada esplodono tintinii di bicchieri, di piatti, di affilatissimi coltelli in porcellana intervallati dagli scrosci quasi sordi dei cucchiai di legno che mescolano odorose zuppe e sobbollenti pastasciutte. Qualche camionista di passaggio lancia occhiate furtive alle massaie che seminude preparano impasti per pizze e focacce per la sera, annotando mentalmente l'ora e il giorno dell'incontro che annoterà scrupolosamente sul diario che sta compilando su consiglio del suo medico curante.
Nel giardino di una di queste villette migliaia di formiche trasportano frammenti di cibo verso il loro rifugio ascoltando la musica di David Sylvian. Nella casa di fronte, appena rimessa a nuovo, due gorilla, un Maschio e una Femmina, stendono dei panni freschi di lavatrice al sole, approfittando della giornata insolitamente calda. E' una coppia moderna, lui aiuta lei nei lavori di casa e condividono parecchi momenti della loro vita: sono legatissimi, specialmente da quando lei ha scoperto di essere incinta.

Gm - Cosa hai preparato per pranzo?
Gf - Banane aglio olio e peperoncino, poi banane con purè di banane e sformato di banane.
Gm - Uhm, delizioso, ho già l'acquolina in bocca...
Gf - A proposito, ho trovato un numero di cellulare nei pantaloni.
Gm - Ehm... sì?
Gf - Chi è Cita?
Gm - Ah! Cita, sì! Un'estetista...
Gf - Da quando frequenti le estetiste?
Gm - Da quando ho deciso di depilarmi!
Gf - Capisco! Allora non mi ami più così pelosa?
Gm - Cosa c'entri tu, adesso?
Gf - Già, io sono buona solo per spulciarti!
Gm - Chiederò a Cita di farlo al posto tuo.
Gf - Quando vuoi sai essere crudele.
Gm - Sì: sono cresciuto nella foresta.
Gf - E io al circo Togni: per quanto tempo ancora mi rinfaccerai le mie origini???

Il maschio torna dentro casa e si butta sul divano. Accende la tv con stizza, poi si batte il petto e lancia urla incomprensibili. Lei resta sul balcone a stendere i panni, una lacrima le riga il pelo del viso: le mani le tremano, un calzino vola giù in mezzo all'erba, attaccato a una molletta.
Una formica muore schiacciata, senza neanche il tempo di imprecare.

4 commenti:

xenia ha detto...

grazie Gorillik! a parte le troppe 'annotazioni' è perfetto.
girerollo immidiatly.
tzia

maria ha detto...

Povera formica, vittima inconsapevole di una squallida lite pelosa.

Ben ha detto...

Questa è sfortuna nera!

api ha detto...

che meraviglia.
uh, mi ricorda l'estate appena finita... Gorillik che, seminudo, preparava amorevolmente deliziosi manicaretti per il suo branco,osservato da una fila di camionisti che, aggrappati alle sbarre del cancello, gli lanciavano occhiate bollenti.
(sospiro)

p.s.: per quanto riguarda la formica: lo dicevo, io, che Sylvian porta sfiga.

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