domenica 23 maggio 2010

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Il giardiniere appassionato

A proposito di rose e giardini, per Maria,
da 'Il giardiniere appassionato' di Rudolf Borchardt, Gli Adelphi.

'... Certo, il fiore è stato il più antico e naturale ornamento del corpo umano, perché è la natura stessa che lo offre. Piume, conchiglie e perline tengono il passo soltanto grazie alla morta persistenza delle loro colorazioni. Ma il fiore è l'ornamento in cui i due sessi giocano la carta della seduzione e della trasfigurazione del loro reciproco desiderio: troppo presto - nel torrido clima dei Mari del Sud e della battaglia d'amore - troppo presto appassisce la corolla di fuoco che orna l'orecchio bruno, troppo presto è devastato il letto di fiori; dolorosamente l'affinamento dei costumi deve aver disciplinato i sensi fino a quando una veste a fiori, ricamati o dipinti, si è interposta come una cortina tra il desiderio e il suo oggetto, prolungando - col renderlo significante - un incanto che non può rendere eterno.'

6 commenti:

Vlad ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=3XKu-MTPlc8&feature=related

maria ha detto...

Carissimo Vlad,
sono io contenta che tu abbia risposto al mio "appello".
E grazie per il gentile ed esclusivo invito letterario e musicale (Borodin, che meraviglia!).
Me li gusterò entrambi al rientro a casa stasera perché qui l'atmosfera non permette.
Un caro abbraccio
Maria
P.S. Sono proprio contenta

maria ha detto...

Ascoltato link musical al rientro dall'ufficio. Ottima terapia rilassante.

Non conosco invece nè il libro nè l'autore che citi ma l'estratto è intenso e poetico. Lo cercherò per capire se è una lettura che può piacermi.
Ti ringrazio Vlad e se sei ancora nei paraggi...buonanotte.
Maria

Vlad ha detto...

E' un libro che ho trovato per caso in una delle incursioni da Feltrinelli (era anche in offerta...).
Mi sembrava comuneque una cosa bella da aggiungere tra i lunghi scaffali del corridoio.
Lo tengo lì sul davanzale e lo leggo a tratti, senza ansia.
Non ero più nei paraggi... buongiorno, ora

maria ha detto...

Buongiorno!
Bella l'immagine: passare davanti al davanzale, fermarsi a sfogliare un libro, raccogliere qualche frase da portare magari con sé nella giornata. Un modo per riappropriarsi di tempo e spazio nelle nostre vite scandite da impegni di minuto in minuto e dove gli spazi frequentati sono più o meno sempre gli stessi o, comunque, negli stessi contesti professionali o familiari.
Il rischio dei nostri giorni (o certezza?) è di non riuscire più a vedere niente...niente altro. E chiudersi nell'apparente tranquillità delle cose certe e acquisite.

Buon sabato Vlad, a te, a Pia e ai ragazzi.

Vlad ha detto...

grazie Mary.
Prego, accomodati al prossimo post...