Del lupo e della caccia.

Naturalmente salverei:
'Il lupo della steppa'
'Zanna Bianca'
e la raccolta completa delle strisce di 'Lupo Alberto'...
Wyatt Earp
Mio padre era un grande cacciatore. Era un dirigente della Federazione della Caccia e amministrava, e scriveva articoli su tale disciplina; perchè di nobile disciplina si tratta (o almeno si trattava se condotta col suo rigore e il suo senso etico).
Era una delle persone più corrette, sensibili, equilibrate e appassionate che io abbia conosciuto. Gli ultimi anni era arrivato a partire per le sue 'uscite' lasciando il fucile a casa e portando con se solo il binocolo; per osservare, capire e lasciarsi comunque trasportare, nel silenzio e al riparo dal fragore degli spari, da ciò che lo circondava. Sapeva che quello era un mondo, forse un'era, ormai alla fine; e che si stava compiendo il rito che accompagna le cose che stanno per finire per sempre. E noi, ragazzini ancora inconsapevoli, a volte lo accompagnavamo perché lui ci indicasse la strada giusta da percorrere...
Mi ricordo di una sera tardi, nel letto d'ospedale da cui non si ridestò mai più, ormai sfinito e con la mente che fuggiva a cavallo di quello spartiacque in cui si sta in un delicatissimo equilibrio, pur sapendo qual'è il versante che accoglierà la nostra discesa. Si lamentava, e con gli occhi chiusi si commuoveva al pensiero di 'quei poveri uccellini a cui si spara'. 'qual'è ormai il senso della caccia?' si chiedeva... Sono passati quasi vent'anni.

Ora spengo la sigaretta, mi asciugo le lacrime e vi auguro una calma, dolce appassionante nottata.

http://www.youtube.com/watch?v=OLIlTJtKsPQ&feature=related

Vostro Wyatt Earp