Cari tutti,
vi sottopongo un motivo di meditazione.
Riporto qui il
'mio stato' che ho inserito in Facebook il 27 dicembre scorso:
'Paolo è ora fan di Paolo Simonetti...'
Andrea Villani ha commentato così:
'ciao paolo, riflettevo su ciò che hai scritto... credo davvero che facebook concluderà il proprio corso quando ognuno avrà la propria pagina fan e tutti si saranno iscritti a tutte le pagine fan di tutti gkli altri. questa era la perplessità, e resistenza, che ebbi all'inizio quando un gruppo di miei "sostenitori" mi "regalarono" la pagina. un abbraccio, andrea'e io ho risposto:
'sono contento che tu abbia capito il senso del 'mio stato'. Augurissimi e cerchiamo di vedereci...'
L'unico che ha partecipato a quello 'stato' è stato l'arguto e sensibile amico Andrea. Mi sembra significativo...
Vediamo un po'...
18 commenti:
io pensavo fosse uno scherzo.
ma dopo che un tale enrico ferri, massone, presentato da un amico, mi ha chiesto l'amicizia - concessa -
dopo avere letto in bacheca tutte le pip@@ massoniche, dopo aver visto che costui si è autocreato un fan club...
l'ho cancellato.
e lo stesso ha fatto il mio amico, che non aveva capito, prima, l'idiozia della persona.
in compenso, sto conoscendo editori, autori, persone speciali.
per dire.
ho messo in contatto un'astrofica con due amici nello stesso campo. Gli amici quasi Nobel...
che bellooooooooooo.
ah, vlad.
se tu avessi davvero creato un
'paolo simonetti fan's club'
l'ultima a iscrivermi sarei stata io.
anche perché sarei scappata a gambe levate.
Non farei mai parte di un club che mi annoverasse tra i suoi soci...
La battuta non è mia.
un'astrofica?... Cos'è una gnocca stellare?
Ma veniamo alle cose serie.
Io intendevo proprio quello che ha colto Andrea Villani. Cioè che si arriverà ad essere fan di tutto e di tutti, fino ad arrivare a se stessi e chiudere il cerchio. E si arriverà ad una sedimentazione tale di scritture 'virtuali' e superficiali da venire schiacciate, pur nella loro inconsistenza e nella totale mancanza di spessore e di peso, sia concettuale che fisica..., dalla loro stessa inconsistenza.
Lo so che il concetto è ostico, ma ci ho provato...
Uhm, l'insostenibile pesantezza dell'inconsistere... E hai ragione: i social network, i blog, la rete sono formidabili palcoscenici a uso e consumo degli utenti internettiani, in cui parlare di sè, degli altri, mostrare le proprie foto, le proprie ricette, le proprie conquiste. Il privato diventa pubblico, e se tutto diventa pubblico, il suo opposto sparisce. Una volta svanita la divisione, per pensare di darmi al pubblico mi basterà rivolgermi al mio privato: e far scattare il corto circuito autoreferenziale.
astrifichissimo!...
l'unica pirla che non è iscritta a facebook sono io!
Io trovo facebook molto pratico per rintracciare le persone, purchè siano iscritte. Per scrivere, presentare, ecc. mi trovo meglio con i blog tradizionali. L'importante, secondo me, è riuscire a non prendersi troppo sul serio.
In qualità di Ministro alla Cultura e all'Istruzione predestinato, ringrazio tutti gli intervenuti per l'apporto dato al tema.
Devo però rilevare che lo spunto da me offero sottendeva significati di carattere più escatologico: da dove veniamo, dove andiamo, ecc? O meglio: DOVE ANDREMO A FINIRE???
In qualità di Ministro alla Cultura e all'Istruzione predestinato, ringrazio tutti gli intervenuti per l'apporto dato al tema.
Devo però rilevare che lo spunto da me offero sottendeva significati di carattere più escatologico: da dove veniamo, dove andiamo, ecc? O meglio: DOVE ANDREMO A FINIRE???
senti Ministro se tu continui a romepere l'escatole so io dove vai a finire tu... scherzo Principe della Cultura, attendo un tuo trattato sulla condizione della letteratura italiana dal dopoguerra ad oggi! E non sto scherzando Vlad, tira fuori i ball...
Catia, naturalmente ho sbagliato la collocazione del post, solita distrazione. qui c'è il sole, freschino e qualche nuvola artisticamente adagiata ( che non provi a sputacchiarci addosso di nuovo!)
sono contenta del Mik redivivo in versione filosofica. nonchè Vlad, contorto q.b.
e infine: è sabato, che bello che bello che bello!
ariciauzzzzzzzzz
Penso che facebook vada bene così com'é... Ho rintracciato tantissimi amici che credevo ESTINTI, Ho incontrato un club di poeti ...tipo quelli dei primi del novecento della fumosa Parigi, ho trovato gente superficialissima (che se vera superficiale è uno spasso) e trovato forse il mio editore...cosa si vuole di più...Chiaro che i miei SUPER AMICI si contano sulle dita di una mano. Il resto; una bella e simpatica cornice. Poi nell'ottimismo navigo, c'è sempre qualche candidato a qualcosa di veramente forte (nuova vera amicizia)...se non si sonda ...non si sa! Evviva la tecnologia. Evviva i vecchi tempi. Evviva tutti e due.
Baci PPP
VIVA ZAPATA!
p.s.
per non andare troppo fuori tema (rischio la poltrona...) e per chi richiedesse collegamenti con la letteratura, la sceneggiatura e di John Steinbeck...
fb è la costruzione di una "identità liquida" (vedi Z. Bauman) labile ed evanescente, che sostituisce la vecchia identità che fin dalla nascita ci caratterizzava - l'operaio, il borghese ecc.- ora c'è la totale libertà di scegliere ciò che si è, ma anche una grande insicurezza...
ciao marina t.
però, prima o poi, la vera identità, tra le righe o esplicitamente, trapela inesorabilmente...
Guarda il mio caso: si capisce perfettamente che IO SONO LA CASA!!!
Si capisce perfettamente che sei uno SBORONE!
Eh si; così solida, così accogliente, così integrata nel paesaggio, basata sui fondamentali principi classici ed eterni della cchiarezza compositiva e funzionale, ma nel contempo all'avanguardia, sobria, razionale e densa di poesia.
Baci domestici...
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