Cari amici, in attesa del ritorno della Presidenth, Vi invito a soffermarVi sui ricordi, sugli odori, sui sapori della vostra infanzia e gioventù. L'invito è rivolto a coloro che per vari motivi sono emigrati, come me, al nord Italia e all' estero.
A tale proposito propongo una poesia in dialetto barese del grande Alfredo Giovine, il più grande cantastorie di Bari, il più grande cultore del mio dialetto. Qui la nebbia oggi, come ieri, vela ancora di più i miei attimi di malinconia quando sento arrivare l'odore del lago che assomiglia a quello del mio mare.
Per me e per voi:
"U amore mì si Ttu
iì pèenze sèemb a Ttè
Bbare du core mì
Tu sì la zita mè.
E qquann' arrive magge
lì sènghe atturn' a mmè
Ca l'arie, mare e rrose
Addorene de Tè."
Visita il Rifugio di Roberto
3 anni fa
3 commenti:
Si sente profumo di donna in questi versi
L'amore per la propria città è pur sempre amore... Massimo
Ti abbraccio forte forte, Viceverydepress.
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