Continuo a restare dubbioso sulla necessità di sperimentazione sugli animali... non si riescono a trovare volontari umani??? Quanto al discorso della qualità, io la penso drasticamente: il fatto di dover dipendere da altri per sbrigare anche le più elementari funzioni esistenziali, mi fa pensare che la qualità non sia granché, al di là dei mille sofismi che possiamo fare.
Ci fu una discussione analoga sul blog ai suoi albori. Io non sarei così drastico come dici tu perchè si arriverebbe in poco tempo a quanto segue: o sani o morti. Ricordo che conclusi un mio intervento, allora, e lì si parlava di vita e non vita, facendo proprio l'esempio di Borgonovo, che aveva deciso di dare un senso la sua non vita, cercando una speranza per sé stesso e per tutti quelli che erano stati ancora più sfortunati di lui.
Qualsiasi novità per migliorare la vita di chi soffre é benvenuta. Allungare la vita di chi soffre mi sembra cinico, specialmente se la persona i questione chiede di poter morire (ma questo é un altro discorso). Un saluto a tutti da una Bruxelles soleggiata.
Salve, ragazzi. Sono d'accordo con Massimo: fare tutto il possibile per migliorare la qualità della vita delle persone malate, ma senza alcun accanimento terapeutico nella fase terminale accertata. E' vero, Ben, che può esservi una pessima qualità della vita per chi è sano come può esservi una buona qualità della vita per chi è malato. E migliorare quest'ultima deve essere il principale obiettivo della ricerca medica. Ma non parliamo dei finanziamenti pubblici a tale scopo..... Poche situazioni mi commuovono quanto una persona gravemente malata che, nonostante tutto, riesce a dare un senso alla propria condizione e a porsi come esempio ai tanti che, pur godendo di ottima salute, trovano sempre mille ragioni per avercela con il mondo intero ed essere scontenti di tutto e di tutti. Un saluto
Le cavie sono comunque ben liete di contribuire al benessere della nostra società. Ma, riguardo le buone notizie, dove sono finiti gli altri amministratori? Anche loro prestati alla scienza? E poi Maria, dispersa nel golfo di Napoli, ma la professora Xenia, dov'è, pur'ella?
Una mia carissima amica ha la sorella affetta da SLA. non conoscevo questa malattia, ma ora ne seguo il decorso tramite lei. Io spero che questo farmaco riesca a compiere un miracolo bloccando la mlattia fin dall'inizio, perché se servisse solo a prolungare le sofferenze di pazienti nelle condizioni di questa povera donna sarebbe veramente una catastrofe.
e come capita spesso, di recente, mi trovo d'accordo con il filosofo sudista...
13 commenti:
Allunga la vita: ma la qualità?
La qualità? La qualità può essere pessima anche per chi è sano.
In questo caso allora?
Ok, però mi pare solo un tentativo di allungamento della vita, più che di guarigione...
Intanto è un primo passo, e se la ricerca va avanti e dopo il rallentamento si scopre qualcos'altro...
Continuo a restare dubbioso sulla necessità di sperimentazione sugli animali... non si riescono a trovare volontari umani???
Quanto al discorso della qualità, io la penso drasticamente: il fatto di dover dipendere da altri per sbrigare anche le più elementari funzioni esistenziali, mi fa pensare che la qualità non sia granché, al di là dei mille sofismi che possiamo fare.
Ci fu una discussione analoga sul blog ai suoi albori. Io non sarei così drastico come dici tu perchè si arriverebbe in poco tempo a quanto segue: o sani o morti.
Ricordo che conclusi un mio intervento, allora, e lì si parlava di vita e non vita, facendo proprio l'esempio di Borgonovo, che aveva deciso di dare un senso la sua non vita, cercando una speranza per sé stesso e per tutti quelli che erano stati ancora più sfortunati di lui.
Ovviamente parlavo a titolo personale.
Qualsiasi novità per migliorare la vita di chi soffre é benvenuta. Allungare la vita di chi soffre mi sembra cinico, specialmente se la persona i questione chiede di poter morire (ma questo é un altro discorso).
Un saluto a tutti da una Bruxelles soleggiata.
Salve, ragazzi.
Sono d'accordo con Massimo: fare tutto il possibile per migliorare la qualità della vita delle persone malate, ma senza alcun accanimento terapeutico nella fase terminale accertata.
E' vero, Ben, che può esservi una pessima qualità della vita per chi è sano come può esservi una buona qualità della vita per chi è malato. E migliorare quest'ultima deve essere il principale obiettivo della ricerca medica.
Ma non parliamo dei finanziamenti pubblici a tale scopo.....
Poche situazioni mi commuovono quanto una persona gravemente malata che, nonostante tutto, riesce a dare un senso alla propria condizione e a porsi come esempio ai tanti che, pur godendo di ottima salute, trovano sempre mille ragioni per avercela con il mondo intero ed essere scontenti di tutto e di tutti.
Un saluto
Le cavie sono comunque ben liete di contribuire al benessere della nostra società.
Ma, riguardo le buone notizie, dove sono finiti gli altri amministratori?
Anche loro prestati alla scienza?
E poi Maria, dispersa nel golfo di Napoli, ma la professora Xenia, dov'è, pur'ella?
Una mia carissima amica ha la sorella affetta da SLA. non conoscevo questa malattia, ma ora ne seguo il decorso tramite lei.
Io spero che questo farmaco riesca a compiere un miracolo bloccando la mlattia fin dall'inizio, perché se servisse solo a prolungare le sofferenze di pazienti nelle condizioni di questa povera donna sarebbe veramente una catastrofe.
e come capita spesso, di recente, mi trovo d'accordo con il filosofo sudista...
ciao Ines!
ciao Ben!
ciao Maxburino!
Il principe Vlad ha sfidato l'alba e si è dissolto alla luce radente del mattino...
Alla prossima
api credo che lo scopo sia proprio quello, bloccarla all'inizio per arrivare poi a curarla, altrimenti che senso avrebbe?
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