BALAUSTRATA DI ARIA ALGIDA NELLA NOTTE CHE PENETRA I CUORI
MEMORIE ANTICHE SILLABATE AL RITMO DELL’INFAUSTO TEMPO
NELL’ USITATO DIVENIRE NON CURI L’OMBRA CHE PRECEDE IL PASSO
MITI VETUSTI TENTANO I TUOI ISTINTI E UCCIDI L’INNOCENTE IGNARO
VOLI E TI LIBRI NELL’AZZURRO COME AQUILA CHE AGUZZA LA PREDA
IL BECCO INSANGUINATO AFFONDA NEI ROSSI CORPI STRAZIATI E
NEI BRANDELLI DI CARNE STA IL QUOTIDIANO PASTO CHE TI NUTRE
MISERIA FAME E MORTE SEGNANO IL TUO FRETTOLOSO PASSARE E
IL TUO ESSERE IMPUDENTE INCEDE SERENO NELLA SUA GIORNATA
LA TUA OMBRA COPRE IL PASSO NELLA STRANIATA REALTA’ ATTUALE
L’IDEA TI ABBANDONA E L’ISTINTO POSSIEDE IL TUO MISERO TEMPO
POLVERE NERA SUI LIBRI SEPOLTI DA UN CONGREGA DI FALSI DEI
SIMULACRI DI CARTA NEL VENTO FORTE DELLA LIBERA COSCIENZA
Cesare Pisano
29 maggio 2009
Cosa ne dite?
Io la trovo potente, cattiva ed efficace.
3 commenti:
Sembra una canzone di Battiato...
La libera coscienza è quella del poeta, che scrive queste assurdità? No, sai, perchè io allora preferisco i simulacri di carta al brodo di parole insipide buttate qui a casaccio per épater le bourgeois...
ma è vero che sembra Battiato!!!!!
a me invece piace molto il pezzo dell'aquila.... mi ha colpito come una mazzata.
Non la capisco
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