martedì 19 maggio 2009

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Ogni tanto mi tornano in mente...

... le parole di Gibran. Le ricordo vagamente, ma sembrano scritte appositamente per alcuni fatti reali; allora non posso fare a meno di ritornare a leggerle.
Ne riporto alcune, tratte da Il Profeta.

Allora una donna disse: Parlaci della Gioia e del Dolore.
E lui rispose:
La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera,
E il pozzo da cui scaturisce il vostro riso, è stato sovente colmo di lacrime.
E come può essere altrimenti?
Quanto più a fondo vi scava il dolore, tanta più gioia potrete contenere.
La coppa che contiene il vostro vino non è forse la stessa bruciata nel forno del vasaio?
E il liuto che rasserena il vostro spirito non è forse lo stesso legno scavato dal coltello?
Quando siete felici, guardate nel fondo del vostro cuore e scoprirete che è proprio ciò che vi ha dato dolore a darvi ora gioia.
E quando siete tristi, guardate ancora nel vostro cuore e saprete di piangere per ciò che ieri è stato il vostro godimento.
Alcuni di voi dicono: "La gioia è più grande del dolore", e altri dicono: "No, è più grande il dolore".
Ma io vi dico che sono inseparabili.
Giungono insieme, e se l'una siede con voi alla vostra mensa, ricordate che l'altro è addormentato nel vostro letto.
In verità voi siete bilance che oscillano tra il dolore e la gioia.
Soltanto quando siete vuoti, siete equilibrati e saldi.
Come quando il tesoriere vi solleva per pesare oro e argento, così la vostra gioia e il vostro dolore dovranno sollevarsi oppure ricadere.

2 commenti:

api ha detto...

pensa che l'ho appena comprato, non l'ho mai letto, solo qualche stralcio.
e questo pezzo è bellissimo.
Siamo bilance che oscillano tra il dolore e la gioia.
Quanto è vero...
grazie, Ben.

Ben ha detto...

Leggilo appena puoi, poi sicuramente, di tanto in tanto, ti verrà voglia di rileggere determinati passaggi, perchè ti accorgerai di quanto siano "reali" le parole scritte.
Ogni saggio contenuto è fantastico, fonte di riflessione. Vedendo il libro sei portato a pensare: questo me lo fumo in un'ora. E invece quanto tempo ci starai sopra, a pensare, a riflettere.
Leggi il brano dei figli, o quello dei doni oppure...

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