Non ho un genere preferito, non ho un autore preferito, anche se per Grossman e Gibran ho un debole più che per altri, talvolta seguo i suggerimenti di altre persone, altre volte mi intestardisco con qualche libro al contrario di altri che lasciano perdere dopo venti pagine.
Quando inizio un libro cerco una storia appassionante, personaggi che riescano a coinvolgermi, e che mi tengano incollato alle pagine, invitandomi ad andare alla successiva, ma anche emozioni che risveglino i miei sentimenti, la mia sensibilità, la mia anima. I libri come cibo per l’anima, come spesso viene detto.
Mi piace leggere come un autore riesce a farmi vedere ciò che scrive, come riesce a trasmettere l’emozione di un suo personaggio tanto da farmi immedesimare in lui, mi piace quando un autore riesce a farmi vedere che la camicia di una sua eroina è gialla oppure quando mi fa capire che due personaggi stanno in silenzio oppure quando mi fa sentire il profumo di un fiore, senza che lo scriva.
Cerco un libro che abbia un’anima. Cerco un arricchimento interiore. Vlad ha detto che legge per essere migliore. In un certo senso è così, perché la lettura, anche se non sempre, apre nuove visioni sulla realtà, facendola osservare da un altro punto di vista, diverso e diversamente profondo. E questo non può che arricchire il bagaglio di una persona.Collegando, invece, la lettura alla mia passione per lo scrivere, allora cerco anche tanti insegnamenti e tanti insegnanti, dal più bravo al meno bravo, dal più noto al meno noto, dai quali apprendere qualcosa in modo che un giorno, chissà quando, possa io essere in grado di trasmettere qualcosa ad un ipotetico lettore.
Quando inizio un libro cerco una storia appassionante, personaggi che riescano a coinvolgermi, e che mi tengano incollato alle pagine, invitandomi ad andare alla successiva, ma anche emozioni che risveglino i miei sentimenti, la mia sensibilità, la mia anima. I libri come cibo per l’anima, come spesso viene detto.
Mi piace leggere come un autore riesce a farmi vedere ciò che scrive, come riesce a trasmettere l’emozione di un suo personaggio tanto da farmi immedesimare in lui, mi piace quando un autore riesce a farmi vedere che la camicia di una sua eroina è gialla oppure quando mi fa capire che due personaggi stanno in silenzio oppure quando mi fa sentire il profumo di un fiore, senza che lo scriva.
Cerco un libro che abbia un’anima. Cerco un arricchimento interiore. Vlad ha detto che legge per essere migliore. In un certo senso è così, perché la lettura, anche se non sempre, apre nuove visioni sulla realtà, facendola osservare da un altro punto di vista, diverso e diversamente profondo. E questo non può che arricchire il bagaglio di una persona.Collegando, invece, la lettura alla mia passione per lo scrivere, allora cerco anche tanti insegnamenti e tanti insegnanti, dal più bravo al meno bravo, dal più noto al meno noto, dai quali apprendere qualcosa in modo che un giorno, chissà quando, possa io essere in grado di trasmettere qualcosa ad un ipotetico lettore.
23 commenti:
Io sto imparando che non devo ascoltare nessuno quando scelgo un libro, ma solamente il mio istinto. Quando a provo a leggere un autore che non mi 'ispira', solo perché me lo hanno consigliato gli amici, REGOLARMENTE non riesco ad andare avanti, mi pianto, ci perdo un sacco di tempo e infine mi arrabbio perché è stato uno sforzo inutile.
Mi è capitato spesso... devo andare a naso a pelle e a simpatia, insomma.
Da un libro chiedo di farmi volare, di farmi piangere e ridere, di appassionarmi e di lasciarmi qualcosa.
L'unico caso in cui mi sono 'applicata' a forza, nonostante una partenza lenta e noiosa, ormai lo sapete tutti... è stato Grossman con 'qualcuno con cui correre' e piano piano mi sono trovata coinvolta come non avrei mai creduto.
Però però però... gli altri di Grossman non riesco a leggerli.
Ho finito, legandomi alla sedia come Vittoria Alfieri, 'Che tu sia per me il coltello'.
Ora, il tormentone Mazzantini... che ieri ha vinto (ma toh) il Campiello. Le mie amiche me ne raccontano meraviglie, io la detesto.
Che fo???
Per la bib la devo comprare, visto il riconoscimento che ha ottenuto ma non so se la leggerò.
Ho comprato invece, in primavera, Andrea Vitali 'Almeno il cappello' (finalista Campiello), a istinto, simpatia e su conferma del mio Tutor, il Direttore di Feltrinelli-Parma. L'ho preso finalmente in mano ieri sera: mi piace da besccctia. Vi saprò dire.
Scusate se scrivo in modo sincopato, ho la Dida che deve preparare un pacchettino, tira accidenti, mi fa tremila domande al nanosecondo e mi interrompe in continuazione....
Mi è piaciuto molto il messaggio di Ben nel descrivere ciò che gli fa amare un libro.
Denso di emozioni. Congratulazioni
Ben!
Ines
Grazie Ines.
Anche questo, per chi scrive, è uno stimolo importante.
Continua a seguirci.
Vi seguo , cari amici, vi seguo.
Un salutone a tutti voi, un abbraccio speciale a Pia e alla sua famiglia.
Ines
Ben, la duplicazione di post dovrebbe essere vietata! non posso risponderti dappertutto... ;-)
Massimo, mi adopererò per raccogliere le firme per un referendum abrogativo. :-)
A volte pubblico lo stesso post su più fronti perché qualcuno legge il mktv, ma non i miei, mentre qualcun altro segue i miei ma non mktv.
Poi c'è chi, come te, li segue tutti. E questo fa veramente piacere.
Max, prova a fare il copia-incolla.:-))
e va bene, Pia, mi ci tiri per i capelli... ho letto Vitali, ho bevuto il mio simpatico bicchiere di acqua fresca ed era dissetante nel mentre: stop! ma quello che pretendo ( ormai) da uno scrittore, è che mi faccia tremare i polsi, mi faccia desiderare di rileggere ogni stramaledetta pagina, insomma, non correre verso la fine, ma ricominciare e ricominciare.
delle poche letture estive: Una storia semplice di Sciascia
e un Manuel Rivas che aspetto a gustare, sontuoso parmigiano DOC a fronte di tante mozzarelline.
troppo acida????
buon rientro a tuttiiiiiiii!!!!
'Una storia semplice' bellino ma molto semplice semplice... no?
caro Vlad, la 'semplicità' è frutto di una ricerca stilistica laboriosa ( dai che lo sai bene). ogni parola è pesata e finalizzata e il risultato è un piccolo 'vademecum' del tessuto mafioso che sgomenta ancora di più proprio per la naturalezza con la quale viene esemplificato.
la scena finale col 'parrino' che incrocia il testimone e impunemente lo saluta mi ha fatto davvero in@@@re nella sua mostruosa aderenza alla realtà.
ciauz con domandina: qualcuno del blop ha letto Joice Carol Oates?
mah, non so.
Io in questo periodo da un libro chiedo di divertirmi e di incuriosirmi con una scrittura non banale.
Vitali mi piace molto per questo: mi sto immaginando i personaggi uno per uno e lo faccio sorridendo: mi basta...
Cosa intendi per 'tremare i polsi', xenia?
una finestra sul mondo che si spalanca su un panorama che credevo di conoscere e invece è totalmente stravolto e mi insegna ad affilare lo sguardo e la mente. alle volte anche un solo verso di poesia fa quell'effetto, ed è dilagante e appagante.
concordo sul fatto che sia rarissimo. infatti ci sono molti, ottimi Vitali con cui di-vertirsi nell'interregno. uno dei miei diversivi preferiti è Fred Vargas o la Gimenez Bartlett.
Faletti no, proprio no, credo sia entrato in andropausa acuta!!!
ihihihihihi
hahahaha per quanto riguarda il Faletti aspetto che esca in economicaaaaaaa!!!!!!!
Hai letto Daria Bignardi?
a me è piaciuto.
E la Bossi Fedrigotti?
idem.
ne' Bignarda ne' Fedrigotta, non mi stuzzicano il velopendulo. sono tornata a caccia di tartufi speciali.
il mio, di libro, langue a pag 73, sigh e ri-sigh!
ma tanto a novembre esce l'altro, mi raccomando Api, in campana!
vuoi ride? non so ancora il titolo, l'editor -a sta ancora decidendo.
ciauz a tutti voi e al tuo zoo di Scurano
Fred Vargas, lettura interessante, poco impegnativa, ma storie ben congegnate; mi aspetta "Tutti vivi tranne i morti", ma prima devo terminare I miserabili, ...gioie e dolori! Ben, in questo libro c'é tutto quello che puo' entrare in un libro. Pia, lascia perdere Faletti.
Grazie Max,
lo terrò presente.
Il programma delle mie prossime letture dovrebbe essere:
L'alfabeto dei sogni, che probabilmente andremo a mettere in scena la prossima primavera, poi Il maestro e Margherita. Se poi riesco, ci metto in contemporanea un Gibran, da leggere e/o da rileggere.
Ma i programmi sono fatti per non essere rispettati.
'Tutti defunti tranne i morti' invece è un divertente film di Pupi Avati del '77. Da vedere.
Io non so leggere; io guardo solo le figure...
maaaa, non è stato tratto un film anche dal 'Il Maestro e Margherita'?
fra parentesi, quel libro è il mio maxxxxximoooooo. l'ho letto e riletto, adoro Bulgakov.
Ben, ti consiglio anche 'Le uova fatali' e Cuore di cane.
se ti piace il sarcasmo a filo di lama, Bulgakov è il top!
grazie Xenia per il tuo 'dai che lo sai bene'.
Sono riuscito a stimolare una tua bella e calibrata (semplice) risposta a commento del libricino di Sciascia. Brava
ora si va di sotto a vedere 'Il pianista'
...'La bellezza salverà il mondo'
Fëdor Dostoevskij
ma se non ci fosse la 'bruttezza', come riconoscere la bellezza?
Grazie Xenia,
con i tuoi suggerimenti il programma delle letture si allunga: ora sono a posto per parecchi mesi.
oooops, ho toppato il titolo del libro della Vargas, "Chi é morto alzi la mano", comincio a dare segni di stanchezza...
Il maestro e Margherita l'ho riletto in primavera, che bello!
A Vlad consiglio Storia della bruttezza, di Eco ;-)
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