domenica 16 agosto 2009

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Libri e film


Passato un buon ferragosto? Spero di sì.
Per chi è in vacanza, auguro un buon proseguimento. Per chi non lo è o, comunque, in questi giorni si affaccia ogni tanto sul blog, vorrei parlare dell'argomento di cui al titolo.
Molti libri hanno ispirato la produzione di film, da quelli di fantascienza a quelli di carattere storico, dai gialli ai fantasy, e così via.
Spesso la risonanza del film ha surclassato il libro, soprattutto perchè ci sono molte più persone che preferiscono la visione di un film alla lettura di un libro. Altrettanto spesso la pellicola non è stata all'altezza del libro, ma c'è anche il caso in cui il film ha aiutato a capire il testo scritto.
Insomma, qualche volta sono andati a braccetto, altre no.
Mettiamo il caso in cui entrambi siano validi: il libro dà più valore al film oppure è il film che fa conoscere di più, che fa pubblicità al libro? E quanto possono influenzarsi vicendevolmente?
Cito due libri/film giusto per fare un esempio, al di là del loro valore: guardando il film "Il dottor Zivago" mi venne voglia di leggere il libro (letto dopo vari tentativi e con grande sofferenza). Passando ad un thriller leggero, leggendo "Il socio" mi è venuta voglia di cercare il film.




10 commenti:

Vlad ha detto...

In alcuni casi l'autore del libro partecipa alla realizzazione del film, in altri se ne distacca, in altri ancora non esiste nessun rapporto tra gli autori. In ogni caso, parlo di registi autorevoli e di grande levatura, la pellicola diventa un'opera a se.
Proseguo il tuo elenco Ben (citando solo pochissime cose, naturalmente di pilastri portanti della letteratura e della cinematografia):
- 'La morte a Venezia'-'Morte a Venezia': Thomas Mann-Luchino Visconti;
- 'Il giardino dei Finzi-Contini'-'Il giardino dei Finzi-Contini': Giorgio Bassani-Vittorio de Sica;
- 'Do Androids Dream of Electric Sheep?'-'Blade Runner': Philp Dick-Ridley Scott;
- 'The Sheltering Sky'-'Il te nel deserto': Paul Bowles-Bernardo Bertolucci.
Ed è proprio di ques'ultimo che avrei voluto parlarvi in questi giorni.

Micheluzzo ha detto...

Mah, non saprei: guardando "Histoire d'O" non mi è venuta voglia di leggere il libro.

maria ha detto...

Non fatico a crederlo, caro Mik! Beh, sei proprio un signore: grazie per aver sorvolato su cosa invece...

maria ha detto...

Un film che mi è piaciuto moltissimo, al punto di indurmi a leggere il libro, di cui non avevo mai sentito parlare, è "Quel che resta del giorno" con i bravissimi Anthony Hopkins ed Emma Thompson. (visto e rivisto un sacco di volte)
Il libro, stesso titolo, è di Kazuo Ishiguro, una vera delizia e una scrittura raffinatissima.

Ben ha detto...

Io ho un debole per "Per chi suona la campana", lo sapete.
Piaciuti libro e film.

E poi ci sono quelli per i quali si scomodano addirittura in alto. Per restare su qualcosa di abbastana recente: Il codice da Vinci.
Perfino Harry Potter suscitò polemiche.

Ben ha detto...

Ecco, quasi sempre le polemiche alimentano il successo di entrambi, libro e film.

Vlad ha detto...

pensate a quando trarranno il film dal mio libro...
o il libro dal mio film?...
Ah, ah, ah!!!

Micheluzzo ha detto...

Il "Così fan tutte" di Tinto Brass non mi è sembrato molto aderente al "Così fan tutte" di Mozart.

Bì ha detto...

Grande la Claudia Koll: intelligente oltre che molto bella.
Sia allora in "CFT" sia ora in periodo mistico.

Non so se ci voglia più coraggio a girare il film del Brass o a provare ad evangelizzare the people, mission almost impossible.

Vlad ha detto...

d'accordo con Bi sulla Koll (per ovvi motivi, ma non solo per quelli...)