venerdì 22 gennaio 2010

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Il processo imperfetto, Luciano Garofano, Rizzoli.


Mi è difficile spiegarvi quanto questo libro mi abbia colpito.
Forse perché il delitto di Cogne ha provocato in tutti noi un orrore profondo, forse perché conosco personalmente il generale Garofano.
Ma vale veramente la pena di leggerlo: la delicatezza, l'obiettività, il senso dell'ironia, l'affetto che lega l'autore ai suoi collaboratori intridono ogni riga del libro.
E credo che Garofano meriti che la gente sappia chi è l'onorevole avvocato Taormina, l'onesto cittadino che si è nascosto dietro all'immunità parlamentare per non essere processato per diffamazione.


"Ma avrei desiderato ugualmente che mi venisse fatta giustizia davanti a un tribunale: in fondo, in un caso come questo, l'unica forma di riparazione possibile è ottenere che la tua ragione venga messa definiitivamente nero su bianco. Ciò che fa la differenza, insomma, è poter finalmente stabilire, davanti agli occhi di tutti, la verità. Questo racconto, dedicato alle persone che hanno lavorato con me in questi anni, è stato il mio tentativo di farlo."



2 commenti:

Ben ha detto...

In quale genere si inquadra questo libro?

api ha detto...

Mah, non trovo ci sia la necessità di inquadrarlo in un genere specifico.
E' il racconto di un investigatore che vorrebbe fare chiarezza sulle sciocchezze che sono state scritte negli anni 'Taormina', non tanto per difendere se stesso, ma i suoi uomini.

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