Ehi, Mik, ora le dedico questa foto e queste due parole. Vediamo un po'...
E' la luna che chiede di restare
abbastanza a lungo da permettere
alle nuvole di farmi volare via
bene, è giunto il momento per me di andare,
non ho paura di morire
la mia voce sbiadita canta l'amore
ma lei piange per il tempo che passa e vola via
aspetta nel fuoco…
e lei piange sul mio braccio
camminando verso le luci scintillanti nel dolore
bevi un po’ di vino, dobbiamo andarcene
entrambi domani, amore mio
e la neve cade e penso
che sia giunta la mia ora
e mi ricorda il dolore che devo lasciarmi dietro
aspetto nel fuoco…
e lì sento soffocare il mio nome
è così facile sapere e dimenticare con questo bacio
non ho paura di andare, ma tutto si consuma così lentamente
Visita il Rifugio di Roberto
3 anni fa
13 commenti:
L'ho vista a Roma, ieri sera.
Non mi ha neanche salutato.
L'ho trovata diversa, fredda, distaccata.
Evidentemente avevano messo poca colla sotto la carta...
Questa Grace mi incuriosisce.
Il paesaggio è stupendo, innevato, in un mondo in bianco e nero.
Caro Ben, il paesaggio innevato è ciò che si vedeva stamattina alle otto e mezza circa da na delle finestre dello studio di casa: Grace è un mondo...
E se fosse uno stato d'animo?
può essere. Come New York...
non vi seguo
Caro Ben,
dovrei rifarmi alla conferenza che ho tenuto allo SCF09 l'estate scorsa, in cui in chiusura, facendo vedere la tomba di Jim Morrison al Père Lachaise, dichiaravo che 'La casa ideale' non esiste, perché 'La casa ideale' è uno stato dell'anima...
... ammazza Mik, mica male questa considerazione, no?...
... va bé, se vuoi chiamala 'elucubrazione'
Chiamala tu, sembra che abbia il telefono staccato...
Elucubrazione non risponde mai nemmeno a me. Ma Grace mi risponde sempre...
ah, ecco!
Comunque 'è la luna che chiede di restare...'
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