altre volte, quando ascolto musiche come il terzo movimento della Quinta di Sibelius, come ieri sera tardi, mi piace pensare che il compositore abbia voluto dipingere un atto d'amore, un amplesso frutto di un amore profondo, permeato dalla gioia e l'appagamento che nascono dalla speranza di essere immortali intrecciata alla rarefatta malinconia dettata dalla consapevolezza che ciò non può accadere...
... poi ascolto il quarto movimento della Quinta di Mahler e me ne convinco; o forse mi sembra solamente che non possa essere altro che così. Poi, in realtà, mi convinco del contrario...
(avrei preferito pubblicare quella diretta da Giuseppe Sinopoli, ma non l'ho trovata)
Visita il Rifugio di Roberto
3 anni fa
3 commenti:
Brani splendidi. Perfetti. Niente altro da aggiungere.
adoro il Valse Triste, l'ho scoperto a dodici anni. che dici Vlad?
Che dire, cara Xenia? Intimo ed eroico al tempo stesso; come un Martini cocktail...
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