In un commento a un post precedente avevo tirato in ballo il fanciullo che è dentro di me. Anche in un libro ho tirato in ballo il fanciullo di uno dei personaggi. Poi, una mattina di queste, facendo zapping in cerca di notizie di Viareggio, sono incappato in una trasmissione dove stavano citando la seguente frase:
"Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé".
Pablo Neruda.
Preciso!
2 commenti:
grande Neruda.
è vero, bisogna mantenersi un po' bambini, per godere appieno della vita...
a proposito del gioco, andatevi a rileggere il mio post, qui sul blog, su Baldassarre Castiglione...
Ma è mai possibile che, dopo una settimana con media lavorativa di 13-14 ore, e la conferenza ancora lì nei pensieri, io stia quia cazzeggiare (giocare...).
Va bé, finisco la sigaretta e vado dormire (e a sognare di tornare fanciullo...)
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