lunedì 6 luglio 2009

25

Il palco, unica fonte di felicità

Alcune sere fa stavo mangiando un gelato in compagnia della famiglia, seduto al fresco artificiale di una gelateria. Davanti a me, in alto, un televisore sul quale scorrevano i video di Michael Jackson.
A me, come ho già avuto modo di dire, non piaceva, ma attraverso quei filmati ho cercato di capire qualcosa in più di lui. E mi sono tornate in mente le parole lette un po' ovunque in questi giorni, ma che potrebbero andare bene per molti altri artisti, siano essi geniali, eccentrici, pazzoidi, e chi più ne ha ne metta.
Spesso le origini sono modeste, se non peggio, una vita difficile alle spalle, mille difficoltà all'interno della famiglia; poi la svolta ed un successo che schiaccia, costringendo una persona a vivere costantemente nel personaggio a cui ha dato vita.
A vederlo agire sul palco tutto quello non traspariva, si vedeva solo un artista in piena azione, sorridente, felice.
Già, felice, sul palco e non nella vita. Una felicità che tanti artisti vorrebbero in eterno e alla quale non rinuncerebbero mai, tanto da desiderare, come dicono molti, di morire in scena durante lo spettacolo.
Avevo quasi terminato il gelato e un filo di tristezza si era impossessato dei miei pensieri.
Mi sembrava quasi che l'infelicità si potesse vedere e capire attraverso la felicità, che l'una e l'altra fossero in realtà unite, se non la stessa cosa.
Provai compassione per lui, che aveva ostinatamente cercato di cambiare tutto di sé e del mondo che lo circondava, per poi trovarsi, semplicemente, uguale a tutti gli altri davanti all'ultimo aspetto della vita.

25 commenti:

lo zio di Michele ha detto...

Caro Ben
per quanto ci si sforzi, e si generalizzi o ipotizzi... nessuno; dico nessuno, potrà mai entrare nei pensieri di un'altra persona.

lo zio di Michele

Micheluzzo ha detto...

Ma il gelato che gusto era?

Ben ha detto...

La questione non è entrare nei pensieri degli altri, ma cercare di capire.
Capire il perchè di determinate parole, prima ancora di giudicarle.
Capire il perchè di determinate scelte, prima di condividerle o bocciarle.
Capire qualcosa in più di una persona, anche attraverso il suo personaggio, cercare di non fermarsi alla maschera, ma andare oltre, al di là delle apparenze, come ci insegnano anche tanti autori attraverso i loro libri.
E se ci riuscissimo, il che non è detto, forse potremmo cominciare a comprendere quello che una persona sta provando. Chiamatela capacità di osservare, di ascoltare, chiamatela empatia, chiamatela come volete: secondo me è una capacità che andrebbe sviluppata e usata, ma spesso, invece, viene accantonata.

I versi di una canzone, per alleggerire un po', recitano così:
...
ho scoperto un'altro volto
la mia anima e' piu' vera
della maschera che porto
...

Il gelato in realtà era uno yougurt-gelato ai frutti di bosco, in coppetta, da un euro e cinquanta.

Micheluzzo ha detto...

Tengo a precisare che la persona di cui sopra non è mio zio: non ho zii sufficientemente informatizzati...

Massimo ha detto...

A me ha fatto un po' schifo tutto il bailamme televisivo di ieri; dirette su tutte le tv, parole, parole, parole..., e tanto, tanto, tanto business as usual sulla pelle del morto. Neanche me piaceva MJ, né come cantante e né come uomo (e gliel'ho sempre detto, anche se lui non mi poteva sentire), ma a vedere cosa hanno imbastito sopra la sua morte mi sento solidale con la sua solitudine.

Ben ha detto...

A noi risulta difficile pensare ad una funerale in quello stile, ma l'America ci ha abituato a questo tipo di cerimonie. E d'altra parte era difficile, per uno come lui, fare un funerale in sordina, privato, senza dare ai suoi fans la possibilità di un ultimo saluto. E lo hanno fatto facendo quello che MJ amava fare: con la musica e le canzoni. Insomma uno show business che dà da pensare, anche perché vai a capire chi era sincero o stava solamente recitando la parte.
Da noi penso che una cosa del genere sarebbe improponibile, e i primi a non volerla sarebbero proprio i familiari.
Il tentativo di discorso della figlia se lo potevano proprio risparmiare, poi il resto was american.

Vlad ha detto...

che si leggano Foscolo...

Ben ha detto...

E a uno scrittore, o a un poeta, farebbe piacere se al suo funerale venisse letto qualcosa di suo?

Vlad ha detto...

Cari amici, tra lunedì scorso e ieri mattina, ho lavorato 40 ore dormendone circa 6.
Mi piacerebbe intervenire in questo post,ma devo continuare la corsa.
A presto

Bianca ha detto...

Se scrive da cani meglio di no.

Ciao Ben!

Ben ha detto...

ciao bianca,
se scrive da cani, nessuno oserebbe proporlo

api ha detto...

Allora, dico solo una cosa: che a me dispiace vedere tutto sto baillamme per michael jackson e pensare che quando è morta miriam makeba, che aveva fatto qualcosa di più rispetto a lui non se l'è filata praticamente nessuno.
In ogni caso la spettacolarizzazione dei funerali mi dà fastidio la trovo falsa e penosa...

e... Ben, a me NON farebbe piacere che al mio funerale leggessero qualcosa di mio.... a te sì?
(a parte che non voglio il funerale ma un gran casino qui a casa mia con le mie ceneri cosparse su questi luoghi (magari non controvento, ricordatevelo, se no fate come il Grande Leboswky!!!!!!!)

Ben ha detto...

Io avevo preso spunto da Mj per tentare di allargare il discorso, non per parlare solo del suo funerale. Lo sai che io cerco di essere uno "scrutatore dell'anima" (me tapino, e ora chi vi sente!).
Per rispondere alla tua domanda, non credo che ci sia qualcosa di mio adatto per l'occasione. E poi io non sono uno scrittore: al massimo potrebbero leggere un... bilancio! :-)))
Piuttosto, visto che siamo in argomento, lo sai quale curiosità avrei per quel giorno? Vedere chi c'è.

Bianca ha detto...

Voglio un funerale sontuoso, con estratti del mio libro letti con accompagnamento di "Candle in the wind".
Però la bara d'oro...no.

Buonanotte.

Vlad ha detto...

magari cantata direttamente da Elton John...
Ciao Diana

Vlad ha detto...

Per Ben

http://www.youtube.com/watch?v=M92vvbF-Mt4

Bianca ha detto...

E perché no Vlad, nella vita bisogna osare.

E io sempre ho osato: high, higher, highest.

Solo che non sono cavoli che vado a mettere nei blog.

Vlad ha detto...

E' che c'è di meglio di Elton John per il proprio funerale...

Bianca ha detto...

Ahahah Vlad, risposta simpatica!

Pensa che per strana coincidenza Diana è nata il primo di luglio e io sto scrivendo un libro: "Born on the 1st juli", che è dedicato ad un gruppo di persone che per complicati motivi usano questa data di nascita fittizia.

Il mio funerale mi fa terrore, non riesco ad immaginarlo, voglio vivere ancora un pochettino.

Buonanotte!

PS: Ma resoconti, foto ed estratti dello SCF non si possono avere?

api ha detto...

Mah, Ben, è proprio per quello che detesto i funerali.
Ai funerali dei miei genitori le scene più patetiche e false le hanno fatte persone che in vita non li avevano mai frequentati o addirittura odiati.
Chi c'è c'è, chi non c'è non c'è perché magari non riesce ad accettare l'idea della morte o non gliene frega nulla... si rimane dentro al cuore delle persone che ti hanno conosciuto, a prescindere dalla predica del parroco e dal genere di funzione.

Si rimane (come ha spiegato in modo eccelso Simonetti) nel luogo che si è amato...

Ben ha detto...

E' proprio per quello che vorrei vedere chi viene!

Bianca ha detto...

Sai api, capisco quello che intendi ma la morte cambia tutta la prospettiva, è come un break che rimette tutto in discussione.

NB: Notevole pezzo quello di Vlad, si avvicinano tempi inquietanti e oscuri nei quali "Il grande fratello" durerà cinque mesi, dicamo che fa da contraltare.

Ciaooo,
B.

Bianca ha detto...

"DicIamo", come da consuetudine.

Vlad ha detto...

grazie mille anche a te Bianca.
Se non altro avrò invogliato qualcuno ad assaggiare il baccalà mantecato...

Bianca ha detto...

Gran bel pezzo, speriamo in altri estratti anche in video e/o foto per gli appuntamenti futuri: se gli altri sono troppo impegnati... daiiiiii, i Vladapini ce la dovrebbero fare a curare le riprese.
O forse sono troppo impegnati anche loro?

Ciao!